Nel panorama delle agevolazioni per il lavoro femminile, il 2025 è segnato dall’introduzione di un incentivo strategico dedicato alle aziende che scelgono di inserire donne disoccupate nel proprio organico con contratti a tempo indeterminato.
Si tratta di un’esenzione contributiva pensata per rafforzare l’inclusione lavorativa femminile e per sostenere le assunzioni a tempo indeterminato, soprattutto nel Sud Italia.
Il contributo economico, inserito nel decreto Coesione e già approvato con decreto attuativo, rappresenta un’opportunità concreta per le imprese private che vogliono investire in occupazione stabile e valorizzare le competenze femminili. A beneficiarne saranno le aziende che assumeranno donne fuori dal mondo del lavoro da almeno 24 mesi, oppure da 6 mesi se residenti nel Mezzogiorno.
Bonus donne 2025: importi e durata dell’esonero contributivo
Le imprese potranno usufruire di un’esenzione fino a 650 euro mensili per 24 mesi se l’assunzione riguarda candidate residenti nelle regioni meridionali. Nel resto del Paese, il beneficio raggiunge i 500 euro mensili, sempre per una durata di due anni. L’agevolazione si applica esclusivamente alle nuove assunzioni a tempo indeterminato e non riguarda colf, badanti o apprendisti.
Inoltre, l’esonero è cumulabile con la maxi-deduzione del 120% prevista per i nuovi contratti a tempo indeterminato, permettendo così un doppio vantaggio per le imprese virtuose che scelgono di scommettere sull’occupazione femminile.
Requisiti e modalità di accesso al bonus assunzioni donne
Per ottenere il contributo, le aziende devono rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- non aver effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti;
- garantire, attraverso le assunzioni, un incremento occupazionale effettivo. Anche i contratti part-time vengono considerati, ma in proporzione al monte ore lavorato.
Le risorse stanziate ammontano a oltre 107 milioni di euro per l’intero 2025. Le richieste di accesso al beneficio saranno gestite dall’INPS, in ordine cronologico, a partire dalla pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale. Prima si invia la domanda, maggiori sono le possibilità di accedere agli sgravi.
Obiettivo: rilanciare l’occupazione femminile
Questo nuovo incentivo, tanto atteso quanto necessario, mira a ridurre il divario occupazionale tra uomini e donne, dando priorità a chi è rimasta esclusa dal mondo del lavoro per lunghi periodi. Una misura che, se applicata con efficacia, potrebbe diventare uno strumento decisivo per promuovere l’inclusione e rilanciare l’occupazione femminile su base permanente.
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