(UNWEB) Terni. “Per aumentare l’attrattività di Terni consentendo al contempo all’Umbria di svolgere un ruolo nella definizione delle politiche di sviluppo nazionali ed europee, vanno rafforzate le sinergie con le regioni limitrofe del Centro Italia sui versanti più caldi, come quello delle infrastrutture, ma non solo. Un punto di partenza significativo è rappresentato dalle relazioni già in atto nei sistemi locali di lavoro che, soprattutto nel Ternano, vedono l’Umbria esercitare un ruolo attrattivo verso Lazio e Toscana”.
Lo ha affermato Mirko Papa, imprenditore edile, riconfermato anche per il quadriennio 2025/2029 alla guida della rappresentanza delle imprese dell’area Terni/Narni all’interno del sistema CNA. L’occasione per parlare dell’argomento è stato il convegno “Terni, cerniera dello sviluppo nell’Italia di mezzo”, tenutosi ieri (17/04/2025, ndr) all’hotel Garden di Terni di fronte alle imprese e agli assessori allo sviluppo economico del Comune di Terni e della Regione, rispettivamente Sergio Cardinali e Francesco De Rebotti., durante il quale è stata presentata una ricerca sulla consistenza economica e sociale delle Regioni del centro Italia e sui sistemi locali di lavoro commissionata dalla CNA al centro studi Sintesi.
“La ricerca – ha evidenziato Papa – ci mostra un sistema di relazioni strutturali nei sistemi locali di lavoro che legano alcune aree dell’Umbria alle regioni limitrofe. L’area di Terni, ad esempio, è sempre più integrata con la provincia di Viterbo per le lavorazioni nel settore della meccanica pesante. Il turismo rappresenta il collante che lega l’Orvietano alla bassa Toscana e la Valnerina al Reatino. Nel Nord Est dell’Umbria, invece, si stanno strutturando relazioni stabili con la Toscana, in particolare nella produzione legata al tessile abbigliamento, mentre rapporti sempre più solidi tra Umbria, Toscana e Marche sono quelli che rimandano alla produzione di macchinari. Insomma, la fotografia dell’Umbria che emerge dalla ricerca è quella di una regione fortemente integrata per molti aspetti a quelle confinanti. Un’integrazione che va rafforzata se vogliamo svolgere un ruolo nella definizione delle politiche di sviluppo nazionali ed europee. Infatti – ha proseguito Papa – quando si definiscono misure e strumenti a sostegno dello sviluppo ricorrono puntualmente riferimenti alla necessità di colmare le numerose lacune del Sud Italia o, all’opposto, all’esigenza di rafforzare il sistema economico-produttivo delle aree del Nord-Est e del Nord-Ovest del Paese. Del Centro Italia, invece, non si parla mai, è come se non esistesse”.
“Ma, come dimostra anche la nostra ricerca – ha affermato Daniele Stellati, funzionario della CNA per il territorio di Terni, che ha illustrato i dati del report predisposto da Sintesi -, i dati aggregati riferiti alla popolazione (19,9%), al Pil (21.3%), ai consumi (21%), all’occupazione (21,3%), alle imprese (20,1 %), all’internazionalizzazione (18,4%), al turismo (24,3%) e al gettito Irpef (21,5%) delle Regioni Umbria, Marche, Lazio e Toscana, fanno di quest’area geografica un soggetto in grado di svolgere un ruolo strategico nella produzione di ricchezza”.
“L’obiettivo della ricerca – ha proseguito Mirko Papa – era proprio quello di valorizzare il ruolo che svolge il Centro Italia nella creazione di ricchezza rispetto al resto del Paese.
L’incontro al Garden ha visto anche un focus sull’economia dell’area Terni-Narni.
“Per quanto riguarda il rilancio veloce dell’economia locale – ha aggiunto il presidente territoriale della CNA – è fondamentale la sottoscrizione dell’accordo di programma con l’Ast e misure di sostegno alla crescita dimensionale delle piccole imprese. A Terni, come nel resto dell’Umbria, puntiamo sulla ricerca per sostenere la crescita delle imprese più grandi, soprattutto di quelle che realizzano un prodotto finito, ma servono misure ad hoc anche per le piccole imprese che, anche in questo territorio, svolgono un ruolo centrale nella creazione di ricchezza ed occupazione”.
Nella tavola rotonda svoltasi a chiusura dell’incontro sono intervenuti anche i due assessori allo sviluppo economico. Sergio Cardinali ha evidenziato le proposte dell’amministrazione comunale per trasformare Terni in un grande centro di ricerca internazionale e quella per riequilibrare le due provincie. L’assessore regionale Francesco De Rebotti, parlando di alta velocità, ha evidenziato la sua volontà di lavorare su Orte per i collegamenti verso sud e soprattutto su Creti per i collegamenti verso nord, mentre ha sostenuto a più riprese che Pentima, come centro di formazione e ricerca, potrebbe essere strategico per lo sviluppo del territorio.
“Partire dai sistemi locali di lavoro per parlare di integrazione interregionale rappresenta un modo diverso di approcciare il tema rispetto a quanto fatto finora – ha evidenziato Michele Carloni, presidente di CNA Umbria – perché mette in evidenza fenomeni già in atto in Umbria che stanno creando nuovi rapporti tra territori partendo dalle relazioni che nascono in funzione delle opportunità di lavoro. Siamo convinti che questi momenti di riflessione siano strategici per definire una visione comune sul futuro della nostra regione, a partire da Terni, che noi vediamo sempre più integrata con le regioni limitrofe, per poter aumentare l’attrattività del nostro territorio. Cogliamo quindi con grande favore la strada del confronto e della co-progettazione suggerita dall’assessore De Rebotti. Perciò– ha concluso Carloni – non mancheremo di organizzare a breve altri momenti come quello di oggi per arrivare a definire una visione comune per l’Umbria”.
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