Si è aperto lunedì 14 aprile nella Sala delle Quattro Virtù il percorso “Verso un Patto per lo Sviluppo Sostenibile”, voluto dall’amministrazione comunale di Orvieto per avviare un confronto strutturato con le forze economiche del territorio. All’incontro, oltre al sindaco Roberta Tardani e alla giunta comunale, hanno partecipato esponenti di primo piano del tessuto economico cittadino: Maurizio Bernabè (direttore generale della Cassa di Risparmio di Orvieto), Liliana Grasso (presidente della Fondazione Centro Studi “Città di Orvieto”), Michele Basili (Confindustria Umbria – sezione di Orvieto), Stefano Malentacchi (Confcommercio), Gianluca Mancinetti (Cna), Paolo Maiolini (Confagricoltura Umbria), Francesco Nardelli (Coldiretti Orvieto) e David Principali (Confartigianato).
“Quello che vogliamo costruire – ha spiegato il sindaco Tardani – è un patto operativo, un’intesa concreta tra pubblico e privato che preveda impegni reciproci. Uno strumento di programmazione che serva alla crescita del territorio e alla creazione delle migliori opportunità”. Tra gli ambiti individuati: sviluppo economico, infrastrutture, formazione e credito, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento, attrarre nuovi residenti, sostenere le imprese, creare occupazione e migliorare la qualità della vita.
“È stato un primo incontro molto positivo – ha sottolineato Tardani – da cui è emersa una condivisione unanime degli obiettivi. Questo Patto rappresenta una sfida inedita per la città: dopo cinque anni in cui abbiamo lavorato per consolidare le basi del rilancio economico e sociale, oggi vogliamo costruire una strategia condivisa che dia più forza al territorio anche nel dialogo con Regione e Governo, al di là delle differenze politiche”.
Un punto critico comune, emerso dalle associazioni di categoria, è la carenza di manodopera qualificata. “Per questo – ha aggiunto il sindaco – la formazione sarà centrale. La Summer School ITS in Agricoltura sostenibile e Smart Farming sarà un primo test per misurare l’interesse del mondo produttivo e della scuola, con l’obiettivo di attivare un corso permanente. Anche il nuovo Cda del Centro Studi lavorerà per intercettare le competenze necessarie, in sinergia con il territorio dell’Area Interna”.
Durante l’incontro si è parlato anche di infrastrutture e servizi, con ampio consenso su progetti come la Casa e Ospedale di Comunità in Piazza Duomo, la valorizzazione del Palazzo del Vino e del Palazzo del Popolo, il completamento della complanare e dei Fori di Baschi, e l’intenzione dell’amministrazione di rilevare le aree ex Crescendo a Bardano per favorire nuovi insediamenti produttivi. Rilevante anche l’intervento della Cassa di Risparmio di Orvieto, che ha confermato l’impegno a sostenere il tessuto economico locale, annunciando la possibilità di attivare strumenti finanziari ad hoc legati agli obiettivi del Patto, a partire dalla formazione, oltre ai prodotti già esistenti per incentivare la residenzialità.
“La condivisione degli strumenti per reperire nuove risorse, attraverso bandi e finanziamenti – ha concluso Tardani – sarà fondamentale. Il Patto parte da un’adesione agli obiettivi, prosegue con la raccolta delle proposte, la definizione delle azioni e dei tempi, e si tradurrà in interventi concreti. Nei prossimi giorni coinvolgeremo sindacati, associazioni e Comuni del territorio. Crediamo fortemente che solo unendo le forze, pubbliche e private, e assumendoci ognuno una parte di responsabilità, potremo costruire un modello di sviluppo solido per il futuro di Orvieto”.
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