Sostegno pubblico alle imprese del manifatturiero, non a pioggia ma bensì su assett strategici fondamentali quali innovazione tecnologica, sostenibilità, efficienza energetica e rafforzamento della filiera. E’ il modello affermato da Prato con il suo distretto tessile e portato oggi all’attenzione del Ministero in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy che si è svolta a Palazzo Strozzi Sacrati di Firenze con l’evento “Identità ed innovazione del Made in Italy nel territorio: Moda e Tecnologia – la Toscana di spinta al Made in Italy per eccellenza e vocazione nel settore manifatturiero italiano”, organizzato dalla Casa del Made in Italy – Firenze anche in collaborazione con la Casa delle Tecnologie emergenti Prisma Prato. “Gli enti pubblici, di ogni livello, devono lavorare affinché le capacità, l’artigianalità e il saper fare della nostra imprenditoria non spariscano. – ha affermato la sindaca Ilaria Bugetti portando i saluti dell’amministrazione comunale – Le nostre imprese hanno dimostrato di saper essere flessibili, pronte ad adattarsi ai cambiamenti del mercato e a investire nelle sfide future a cominciare da quelle dell’Agenda 30. Le istituzioni pubbliche devono essere pronte a sostenere queste capacità. Il nostro modo di farlo, già collaudato, è insieme, gomito a gomito con le imprese. E’ così che si capisce ciò che davvero è necessario per il tessuto economico e per il suo futuro. E’ così che si aiutano le imprese sane ad andare avanti e a superare le crisi e i cambiamenti di mercato. Siamo al loro fianco nelle battaglie da fare a Bruxelles e a Roma, nelle piccole e nelle grandi cose. Noi ci siamo”.
Il primo panel è stato dedicato proprio al distretto tessile pratese. Protagonisti, insieme alla dirigente del Mimit, Carmela Smargiassi e all’assessora allo sviluppo del Comune di Prato Benedetta Squittieri, i vertici delle associazioni di categoria: Francesco Marini, presidente del Sistema Moda di Confindustria, Moreno Vignolini, presidente nazionale Cna Federmoda Toscana Centro, Enrico Fantini, presidente Conflavoro Pmi Firenze. Moderati dal caporedattore della Nazione Luigi Caroppo, gli interventi hanno permesso di disegnare la cornice dentro la quale si è mosso e si muove il distretto per vincere le sfide della sostenibilità e delle nuove tecnologie abilitanti. Un sistema che non ha preteso o aspettato aiuti a pioggia ma anzi, si è mosso in proprio per poi poter intercettare e utilizzare al meglio le risorse rese disponibili su progettazione specifiche. Emblematico in questo senso quanto messo in piedi con i dieci milioni concessi dal governo Draghi per la competitività del distretto. Soldi spesi per finanziare progetti su transizione ecologica, digitalizzazione e rafforzamento della filiera.
“Il distretto pratese sta continuando ad investire negli asset strategici per continuare ad essere il primo distretto tessile europeo e raccogliere la sfida delle nuove normative europee.- spiega l’assessora Squittieri – Il ministero deve rafforzare le misure a sostegno dei sistemi produttivi locali che stanno affrontando questa sfida, non sono solo le crisi da superare, ma gli investimenti per il futuro che contano. Ci aspettiamo che questa giornata del Made in Italy, oltre ad essere una bellissima giornata di comunicazione, sia un’occasione per il ministero per ascoltare i territori che sono i veri protagonisti del Made in Italy nel mondo”.
Il secondo panel ha affrontato il tema della formazione nel settore T&M, sottolineando il ruolo centrale delle istituzioni educative e delle nuove tecnologie per preparare le figure professionali del futuro. La discussione si è concentrata su tre pilastri: l’integrazione della tecnologia nei percorsi formativi, la preparazione di nuove generazioni di professionisti e la risposta coordinata tra istituzioni e territori. Sono intervenuti: Daniela Toccafondi, presidente Pin Polo Universitario Città di Prato, Stefano Vasile, docente Istituto Marangoni Firenze, Antonella Vitiello, direttrice Mita Academy Its Moda Scandicci e Marco Ciampalini, docente di design, Polimoda Firenze. L’evento ha messo in luce la capacità del territorio toscano di essere motore di trasformazione per il Made in Italy, grazie a un ecosistema che connette impresa, innovazione e formazione. Prato, con il modello Prisma, si conferma un laboratorio avanzato di innovazione diffusa dove la PA agisce come abilitatore di cambiamento e le filiere produttive evolvono in chiave sostenibile e digitale.
Prato ha celebrato la giornata del Made in Italy anche con una maratona radiofonica che ha visto alternarsi ai microfoni di White Radio i protagonisti del mondo manifatturiero pratese per raccontarne le radici, i cambiamenti intercorsi negli anni e le sfide future. Oltre venti gli ospiti che si sono alternati in nove ore di diretta ai microfoni della postazione allestita in Saletta Valentini nella centralissima via Ricasoli per far conoscere il nostro distretto, tra identità e innovazione.
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