Contributi per per la filiera fibre tessili naturali e della concia


Nuove risorse per le imprese della filiera tessile e della concia: oltre 30 milioni di euro per progetti di crescita e sostenibilità. Le domande possono essere presentate fino al 3 giugno. Ma chi può accedere al contributo? Quali investimenti sono ammessi? E quali condizioni bisogna rispettare? Scopriamo tutti i dettagli.

contributi pmi tessile modaIl Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 30,5 milioni di euro per sostenere micro, piccole e medie imprese della filiera tessile e della concia, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia di approvvigionamento di materie prime naturali.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Gli incentivi, sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, sono destinati a progetti di crescita, innovazione e sostenibilità ambientale e le domande possono essere presentate a far data dal 3 aprile 2025 e fino al 3 giugno 2025 esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile sul sito web di Invitalia, soggetto gestore della misura (Decreto direttoriale del ministero delle Imprese e del Made in Italy del 26 febbraio 2025).

Filiere Fibre tessili naturali e della concia: quadro normativo

Finalità della normativa

La misura , istituita dalla legge n. 206/2023 e attuata con il decreto interministeriale 10 dicembre 2024, è finalizzata a sostenere e promuovere, sull’intero territorio nazionale, gli investimenti, la ricerca, la sperimentazione, la certificazione e l’innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione in Italia di fibre tessili di origine naturale provenienti anche da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il riutilizzo, la biologicità e l’impatto ambientale.

I soggetti beneficiari della norma

Possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese operanti sull’intero territorio nazionale che svolgono almeno una delle attività economiche identificate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007: 13 “Industrie Tessili”;  15.11 “Preparazione e concia del cuoio”.

Requisiti per poter accedere alle domande

Le imprese richiedenti devono poter vantare i seguenti requisiti:

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

  1. essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  2. essere in stato di attività;
  3. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria;
  4. non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  5. non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  6. se società di capitali, avere depositato almeno due bilanci presso il Registro imprese della CCIAA competente;
  7. se società di persone, adottare un regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci redatti secondo i principi dell’articolo 2423 codice civile;
  8. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi.

Imprese escluse dal Contributo

Sono escluse dal poter effettuare le domande di contributo le seguenti Imprese :

  1. imprese i cui legali rappresentanti o amministratori sono stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
  2. imprese destinatarie di sanzioni interdittive di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del D.lgs. n. 231/2001 e successive modifiche e integrazioni o di altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
  3. imprese che si trovano nelle condizioni ostative previste dalla disciplina antimafia di cui al D.lgs. n. 159/2011;
  4. imprese che si trovano in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni pubbliche o comunque a ciò ostative.

 

Tipologie di investimento agevolabili

I progetti di investimento devono essere riconducibili ad una delle seguenti linee di intervento.

  • Linea A “Crescita e innovazione: la dotazione finanziaria a disposizione ammonta a 14.019.833 euro (10.014.167 euro per le micro e piccole imprese e 4.005.666 euro per le medie imprese) e i programmi di investimento devono essere finalizzati alla realizzazione di nuovi processi produttivi funzionali alla crescita della capacità produttiva o della sua efficienza anche per il tramite di attività di ricerca, sperimentazione e innovazione (i progetti devono essere realizzati nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e certificati da soggetti qualificati).
    Nota: nello specifico gli investimenti riconducibili alla linea di intervento “crescita e innovazione” devono riguardare programmi di investimento finalizzati alla realizzazione di nuovi processi produttivi funzionali alla crescita della capacità produttiva o della sua efficienza anche per il tramite di attività di ricerca, sperimentazione e innovazione.
  • Linea B “Sostenibilità ambientale: la dotazione finanziaria è di 16.022.667 euro (12.017.000 euro per le micro e piccole imprese e 4.005.667 euro per le medie imprese) e i programmi di investimento hanno la finalità di acquisire beni strumentali (materiali ed immateriali) al fine di ridurre l’impatto ambientale e la tracciabilità, di certificazioni ambientali di prodotto e di processo, unitamente all’incremento dell’utilizzo di fibre tessili di origine naturale nonché di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto delle lavorazioni.
    Nota: la seconda linea di intervento riguarda la “sostenibilità ambientale” con l’acquisizione di beni strumentali (materiali ed immateriali) che consentono la riduzione dell’impatto ambientale e la tracciabilità, di certificazioni ambientali di prodotto e di processo, unitamente all’incremento dell’utilizzo di fibre tessili di origine naturale nonché di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto delle lavorazioni.

Occorre ricordare che le spese e i costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di sviluppo deve essere compreso tra un minimo di 30.000 euro ed un massimo di 200.000 euro e che i progetti devono essere realizzati entro e non oltre dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione dell’agevolazione (i beni relativi ai programmi di investimento devono essere installati presso l’unità produttiva interessata e iscritti nei libri contabili come immobilizzazioni).

Nota: sono pertanto agevolabili le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione (in base alla data delle relative fatture o di altro documento giustificativo) relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • formazione del personale dedicato all’uso dei nuovi macchinari, fino ad un massimo del 20% del bene ammesso all’agevolazione;
  • acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
  • spese per l’acquisto della certificazione di sostenibilità di prodotto o di processo, compresi gli oneri di verifica finalizzati all’acquisizione della certificazione rilasciati da organismi di conformità accreditati;
  • acquisto di nuove licenze software per la tracciabilità della filiera;
  • spese per attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, complessivamente nel limite del 30% della somma delle spese di cui alle lettere precedenti, riconducibili a:
  • spese per il personale dipendente, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • strumenti e attrezzature, nuovi di fabbrica, diversi da quelli di cui alla lettera a), nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto.

Ammontare del Contributo concesso

L’agevolazione varia a seconda dell’importo dell’investimento ovvero :

  1. investimento di importo non superiore a 100.000 euro: è riconosciuto un contributo a fondo perduto pari al 60% della spesa ammissibile;
  2. investimento di importo superiore a 100.000 euro e fino a 200.000 euro: contributo a fondo perduto nella misura del 60% per la quota di spese ammissibili fino a 100.000 euro e finanziamento a tasso zero nella misura del 80% delle spese ammissibili eccedenti il valore di 100.000 euro e fino a 200.000 euro.

Nota: il finanziamento, non assistito da forme di garanzia, ha una durata di 10 anni rimborsabile a rate semestrali posticipate con scadenza al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno. Il contributo a fondo perduto è concesso nei limiti delle risorse disponibili, pari a 19.875.833 euro e , in caso di esaurimento delle risorse, le agevolazioni saranno concesse nella sola forma di finanziamento agevolato (a cui sono destinati 10.166.667 euro).

 

Microcredito

per le aziende

 

La presentazione delle domande di accesso al contributo

Le domande di agevolazione devono essere presentate, esclusivamente tramite la procedura informatica di Invitalia a partire dalle ore 12:00 del 3 aprile 2025 e fino alle ore 12:00 del 3 giugno 2025 (necessita l’autenticazione tramite SPID, Carta nazionale dei servizi o Carta di Identità Elettronica e il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva ed iscritta alla Camera di Commercio).

Nota: è ammessa la presentazione di una sola domanda e il rappresentante legale dell’impresa proponente può delegare alla compilazione della domanda una persona fisica appositamente delegata .

A seguito dell’invio della domanda all’impresa sarà rilasciato dalla piattaforma il codice unico di progetto (CUP), che dovrà essere riportato su ciascun giustificativo di spesa connesso al programma di investimento agevolato.

L’accesso alle agevolazioni avverrà sulla base di una procedura valutativa a graduatoria che prende in considerazione vari criteri ovvero :- specifici indici economici e di bilancio dell’impresa preponente, indipendenza finanziaria dell’impresa, emissione di CO2 del nuovo investimento, incidenza indebitamento a medio e lungo termine.

In caso di parità di punteggio le agevolazioni sono concesse secondo l’ordine cronologico di presentazione mentre nel caso di risorse non sufficienti le agevolazioni sono concesse in misura proporzionale rispetto all’importo ammesso sulla base delle risorse residue.

 

Celeste e Marta Vivenzi

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Lunedì 14 Aprile 2025



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