«Sei primati in due anni per la Regione Lazio. E mi riferisco soltanto allo sviluppo economico». Si sofferma sui progetti e sui dati Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, internazionalizzazione. Argomenta Roberta Angelilli: «Intanto per la prima volta c’è un Piano industriale per il Lazio, che guarda alle esigenze sia delle grandi aziende che delle piccole e medie imprese. Per il 2025 sono stati stanziati oltre 550 milioni di euro di risorse europee del FESR per sostenere il piano industriale: 275 milioni destinati alle sovvenzioni per le imprese e 150 per l’accesso al credito, oltre al finanziamento di credito agevolato della Banca europea degli investimenti di circa 120 milioni di euro. A tale importo si aggiungono circa 16 milioni di euro del bilancio regionale per sostenere gli investimenti delle imprese della filiera automotive. In secondo luogo il Lazio è stata la prima Regione ad aver consegnato al Governo l’Accordo di sviluppo e coesione. Tanto per capirci: parliamo di 1.200.000.000 di euro di risorse. In questa intesa c’è il “pacchetto” che comprende anche il Consorzio industriale. Poi vale la pena citare gli stanziamenti per le aziende artigiane e per le imprese cooperative, anche sociali. Rispettivamente, 9 milioni e 11 milioni di euro. Il sostegno al mondo artigiano è fondamentale. Quanto alle cooperative sociali, credo che si rendano conto tutti del ruolo che hanno sia nel campo della sanità che in quello dell’assistenza sociale».
Aggiunge Angelilli: «La Regione Lazio è stata altresì la prima ad aderire al regolamento Step dell’Unione Europea. Ci sono fondi per 110 milioni di euro. Risorse stanziate per la ricerca ad alto impatto tecnologico. Peraltro anche in questo caso è presa in considerazione tutta la filiera: grandi, piccole e medie imprese. E perfino le “startup” innovative. Il regolamento Step è sfidante: ci siamo confrontati con tutte le associazioni di categoria e il “budget” messo a disposizione è finalizzato a rafforzare la competitività, l’informatizzazione, le performance innovative. Quindi la Zls, la Zona logistica semplificata, una delle misure chiave per il rilancio delle aree portuali e industriali. A proposito di questo vorrei sottolineare un aspetto. La nostra Amministrazione ha consegnato al Governo tutta la documentazione in cinque mesi e la proposta è stata approvata. La precedente Giunta in cinque anni non è riuscita ad ottenere il via libera. Ricordo a me stessa che la proposta fu giudicata irricevibile. Lo dico senza polemica, ma lo dico: cinque mesi per il sì, cinque anni per il no. Infine, l’operazione della Novo Nordisk ad Anagni: 2 miliardi e 800 posti di lavoro entro i prossimi cinque anni. Con la nomina di Francesco Rocca commissario del Piano di investimenti che rappresenta una garanzia. E c’è una novità assoluta rispetto al passato, che riguarda il metodo di lavoro: ogni provvedimento, ogni misura, ogni bando viene concertato con le associazioni datoriali e con i territori. Dunque sempre massima trasparenza, condivisione e messa a punto delle strategie».
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