Si è svolto oggi, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), un nuovo incontro sulla vertenza Diageo. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti nazionali, territoriali e le Rsu di Fai, Flai e Uila, i vertici dell’azienda e la direzione generale del Mimit.
Al tavolo anche l’advisor incaricato da Diageo di ricercare eventuali compratori interessati al sito industriale ex Cinzano di Santa Vittoria d’Alba, che la multinazionale britannica degli “spirits” intende dismettere entro giugno 2026.
Si è così fatto il punto sulle proposte non vincolanti ricevute finora, spiegando che è volontà dell’azienda dare preferenza alle manifestazioni di interesse che intendono mantenere le attività produttive e la maggior parte della forza lavoro nello stabilimento.
Le manifestazioni di interesse – si è appreso – sono ora cinque: due arrivano da aziende italiane del settore agroalimentare e le tre rimanenti da fondi d’investimento esteri, uno americano, uno tedesco e uno tedesco-olandese. In tre di questi casi è stata manifestata la volontà a mantenere la quasi totalità dell’organico.
“Valutiamo positivamente l’approfondimento odierno con l’advisor che ha offerto elementi aggiuntivi importanti rispetto allo stato di avanzamento della ricerca di acquirenti per il sito – dichiarano Fai, Flai e Uila –. Riscontriamo passi avanti verso un possibile rilancio della produzione, insieme all’obiettivo primario di salvaguardare l’occupazione. Abbiamo ribadito l’importanza delle tempistiche, dato che l’azienda ha fissato per il 9 maggio il termine per la presentazione delle offerte vincolanti. Resta cruciale proseguire il confronto con le organizzazioni territoriali rispetto al piano sociale, il cui termine per la firma scade il 24 maggio”.
Il prossimo incontro sul piano industriale è stato fissato per il prossimo 12 maggio presso il Mimit.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link