Squarta (FDI): “Basta sprechi e ideologia, servono controlli seri”
«In un momento in cui l’Unione europea chiede rigore a cittadini, imprese e Stati membri, scopriamo che proprio le istituzioni UE mancano di trasparenza nella gestione dei fondi pubblici». Lo dichiara Marco Squarta, eurodeputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione CONT per il controllo dei bilanci, commentando la Relazione speciale 11/2025 della Corte dei conti europea. Il documento denuncia gravi lacune nei controlli sui 7,4 miliardi di euro destinati alle ONG tra il 2021 e il 2023.
«La fotografia che emerge è preoccupante: dietro la sigla “ONG” si celano spesso enti che nulla hanno a che vedere con il volontariato, ma perseguono fini privati o commerciali, ottenendo fondi pubblici senza verifiche sistematiche», prosegue Squarta.
La Corte rileva che il 90% degli enti finanziati non è correttamente classificato, con dati incompleti e aggiornati in ritardo. Inoltre, una ristretta élite di 30 ONG ha ricevuto oltre il 40% dei fondi UE in dieci anni. Alcune hanno persino utilizzato questi fondi per attività di lobbying politico.
«Serve un cambio di rotta – continua Squarta –. Fratelli d’Italia non starà a guardare. Vogliamo controlli ex ante rigorosi, tracciabilità dei fondi, una definizione giuridica chiara di ONG valida in tutta l’UE e l’esclusione dai finanziamenti di chi non rispetta i valori fondamentali dell’Unione».
«Per fare luce su questi meccanismi opachi – aggiunge – FDI ha chiesto una commissione d’inchiesta europea sui finanziamenti legati al Green Deal. Troppi soldi finiscono a soggetti privati senza controllo democratico, dietro la retorica della transizione ecologica».
«Non possiamo permettere che le ONG diventino un nuovo catalizzatore di sprechi – conclude Squarta –. Il Parlamento europeo ora deve pretendere rigore, trasparenza e giustizia. Noi saremo in prima linea».
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