L’Italia � sul podio mondiale per capacit� di calcolo con i supercomputer


L’Italia si sta rapidamente affermando come un polo di eccellenza nell’ambito dell’innovazione tecnologica, forte di una solida infrastruttura di supercalcolo e di un crescente interesse verso le frontiere del quantum computing. Un recente evento organizzato da PwC Italia presso il Cineca di Bologna, intitolato “Innovazione e Tecnologia: potenzialità e opportunità per l’ecosistema delle imprese di domani“, ha acceso i riflettori su questo dinamico scenario, evidenziando le opportunità e le sfide che attendono il tessuto imprenditoriale italiano.

Un dato significativo emerso dall’incontro è il posizionamento dell’Italia al terzo posto mondiale per capacità di calcolo, grazie alla presenza di ben 14 supercomputer che rappresentano il 7,2% della potenza globale. Questo primato infrastrutturale offre al Paese una base solida per competere a livello internazionale nel campo della ricerca e dell’innovazione. Tuttavia, il quadro presenta anche delle aree di miglioramento: sebbene il 70,2% delle PMI italiane abbia raggiunto un livello base di digitalizzazione, solo una su quattro si attesta su un livello avanzato. Questa disparità sottolinea la necessità di accelerare i percorsi di trasformazione digitale all’interno del sistema produttivo, sfruttando appieno il potenziale offerto dalle tecnologie emergenti.

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LO SCENARIO QUANTICO

Tra queste, il quantum computing riveste un ruolo di primo piano. A livello globale, dal 2012 sono stati investiti 23,8 miliardi di dollari nello sviluppo di queste tecnologie rivoluzionarie, con ulteriori 17,7 miliardi di dollari di investimenti annunciati per il prossimo decennio. L’integrazione dell’intelligenza artificiale con il quantum computing promette di amplificare la potenza trasformativa in settori chiave come la sanità, la finanza, l’energia e la sicurezza informatica.


In questo contesto, i supercalcolatori si configurano come strumenti essenziali per potenziare la ricerca e l’innovazione, aprendo nuove frontiere nella risoluzione di problemi complessi e accelerando la transizione verso un futuro tecnologicamente avanzato e competitivo. L’Italia non è rimasta a guardare questa evoluzione. Il supercomputer “Leonardo”, ospitato presso il Tecnopolo DAMA – Data Manifattura Emilia-Romagna e realizzato da Cineca in collaborazione con Atos e Nvidia, rappresenta un fiore all’occhiello della tecnologia europea.

Con una potenza di picco che lo colloca tra i primi dieci supercomputer al mondo, Leonardo funge da catalizzatore per la collaborazione tra pubblico e privato nei campi del supercalcolo, dei big data e dell’AI. Cineca, attraverso la gestione di Leonardo, supporta attivamente le imprese in progetti innovativi che spaziano dalla robotica alla farmacologia, dalla ricerca sui nuovi materiali all’intelligenza artificiale.

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ADATTARE L’INNOVAZIONE ALLE IMPRESE DEL TERRITORIO

Un’ulteriore spinta all’innovazione è rappresentata dall’iniziativa European High Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC), che ha selezionato il Tecnopolo DAMA come sede di una delle prime AI Factory europee, l’IT4LIA AI Factory. Questo progetto ambizioso, con un investimento complessivo di circa 430 milioni di euro, prevede la realizzazione di un nuovo supercomputer avanzato, erede di Leonardo e ottimizzato per l’AI. L’obiettivo è duplice: dotare l’Italia di un’infrastruttura di calcolo tra le più potenti al mondo e costruire un ecosistema AI aperto che favorisca la collaborazione tra ricerca e industria, colmando il divario tra fornitori e utilizzatori di soluzioni di intelligenza artificiale.

La necessità di una collaborazione più stretta tra il mondo della ricerca e le imprese italiane è stata sottolineata anche dalle esperienze del PwC Tech Innovation Center di Trento, un hub tecnologico progettato per accelerare la crescita delle imprese attraverso l’adozione di soluzioni avanzate di AI. Iniziative come il progetto “QML4EU – Quantum Machine Learning in Energy & Utilities”, sviluppato da PwC Italia in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Centro Nazionale per l’High Performance Computing, i Big Data e il Quantum Computing, dimostrano l’impegno concreto nel comprendere e applicare il potenziale delle tecnologie emergenti a sfide industriali reali, come l’ottimizzazione delle reti energetiche.

L’ESEMPIO EMILIANO-ROMAGNOLO

L’Emilia-Romagna, con il Tecnopolo DAMA, si configura come un modello virtuoso di come un territorio possa investire strategicamente in ricerca, tecnologia e innovazione, creando una sinergia tra eccellenze scientifiche e tessuto produttivo. La presenza di infrastrutture all’avanguardia come il supercomputer Leonardo, il centro dati del Centro europeo per le previsioni meteorologiche e il polo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, unite a una collaborazione sistemica tra grandi aziende, PMI, enti pubblici e università, dimostrano come sia possibile costruire un equilibrio dinamico tra domanda e offerta di innovazione.

Giovanni Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia, ha evidenziato come le imprese italiane stiano iniziando a riconoscere il potenziale trasformativo del quantum computing e stiano muovendo i primi passi verso investimenti in questo campo. Iniziative come quelle promosse dal Tecnopolo di Bologna rappresentano esempi concreti di come la sinergia tra ricerca e industria possa generare innovazione e crescita economica per il Paese, posizionando l’Italia come leader in Europa nell’adozione e nell’applicazione delle tecnologie innovative.



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