- Il Friuli-Venezia Giulia ha pubblicato il bando 2025 che eroga nuovi contributi per progetti volti alla cooperazione internazionale per lo sviluppo delle comunità svantaggiate.
- Gli enti pubblici e privati senza scopo di lucro che intendono promuovere iniziative di cooperazione internazionale possono ottenere dei contributi a copertura di una quota percentuale del costo del progetto, ma dovranno garantire un cofinanziamento.
- I progetti messi a bando, suddivisi tra quadro e micro, avranno durata e finanziamenti diversi e potranno riguardare vari aspetti della vita sociale, economica, culturale e sanitaria dei paesi in via di sviluppo.
Per favorire la cooperazione internazionale, lo sviluppo sostenibile delle aree più svantaggiate e per incentivare la collaborazione tra enti pubblici o privati senza scopo di lucro, è stato pubblicato un nuovo bando 2025 per progetti specifici.
Il Friuli-Venezia Giulia sostiene le iniziative di cooperazione allo sviluppo in ambito sanitario, educativo, economico e sostenibile delle comunità più svantaggiate, tramite l’erogazione di contributi e finanziamenti a copertura di una parte delle spese sostenute per il progetto.
Gli ambiti di intervento, le tipologie di progetto, i paesi prioritari, la durata e gli investimenti possono variare in relazione alle diverse iniziative. La domanda di partecipazione si può inoltrare esclusivamente online tramite il portale dedicato entro e non oltre il 20 maggio 2025.
Bando cooperazione allo sviluppo 2025: come funziona
L’iniziativa si inserisce nel quadro della legge regionale n. 19 del 30 ottobre del 20001, che intende promuovere contributi e finanziamenti a copertura di progetti per la cooperazione internazionale e lo sviluppo sostenibile delle comunità più svantaggiate. Il bando 20252 pubblicato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia intende promuovere questi progetti da parte di enti senza scopo di lucro, pubblici o privati.
La regione si pone come obiettivo il finanziamento di progetti e iniziative di cooperazione internazionale, che possono riguardare una delle cinque priorità individuate dal New Consensus on Development, adottato dal Consiglio dell’Unione Europea nel maggio del 2017: persone, pianeta, prosperità, pace, partnership.
Il programma regionale per la cooperazione allo sviluppo prevede poi una serie di ambiti di intervento, nei quali i progetti possono rientrare:
- il miglioramento delle condizioni di vita nei paesi in via di sviluppo o nelle zone più svantaggiate;
- progetti di sostegno in ambito educativo, culturale, sanitario, agricolo, ambientale e sociale;
- iniziative che favoriscano lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale dei territori;
- il rafforzamento della collaborazione tra enti pubblici e privati per lo sviluppo di progetti di cooperazione internazionale.
Tipologie di interventi, durata e costi

I finanziamenti erogati andranno a coprire fino a un massimo del 60% delle spese sostenute dagli enti (che dovranno impegnarsi a garantire un cofinanziamento) per due tipologie di progetti:
- i progetti quadro, con un budget più ampio e una durata estesa;
- i progetti micro, con un finanziamento più contenuto e azioni mirate.
1. Progetti Quadro
I progetti quadro, come descritto nel programma regionale per la cooperazione allo sviluppo 2024-20283, si rivolgono a progetti portati avanti per una serie di paesi prioritari:
- Balcani occidentali (Bosnia, Serbia, Montenegro, Albania, Kosovo, Macedonia del Nord);
- paesi dell’ex URSS (Moldavia, Ucraina, Armenia);
- paesi della sponda meridionale del mediterraneo (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto);
- Argentina.
Tali progetti hanno una durata compresa tra 2 e 3 anni e possono essere finanziati con una spesa minima di 100.000 euro fino a un massimo di 150.000 euro.
2. Progetti Micro
I progetti micro, invece, riguardano iniziative da attuare in tutti gli altri paesi in via di sviluppo, con particolare attenzione alle zone nelle quali sono già consolidati partenariati da parte di soggetti regionali.
Questi progetti non possono superare la durata massima di un anno e la dimensione massima di 50.000 euro. In questo caso i contributi coprono le spese per i progetti al 60%.
Contributi cooperazione allo sviluppo: i beneficiari
Come indicato nel bando, i beneficiari dei finanziamenti regionali per la cooperazione allo sviluppo sostenibile sono gli enti pubblici e privati senza scopo di lucro, nei quali sono inclusi:
- gli enti locali (regioni, province, comuni, città metropolitane, ecc);
- le istituzioni pubbliche e le istituzioni sociali private;
- le università e i loro consorzi;
- le organizzazioni non governative, le organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro, le associazioni di volontariato e le fondazioni.
I soggetti interessati devono poi soddisfare altri requisiti per partecipare al bando: tra questi, la sede legale o quella operativa devono trovarsi sul territorio regionale del Friuli-Venezia Giulia. Qualora risulti solo la sede operativa sul territorio regionale, deve essere opportunamente documentata l’attività svolta sul territorio. Ogni soggetto interessato può presentare una sola domanda di accesso ai contributi.
Ambiti di intervento e finanziamenti
I progetti che gli enti pubblici o privati possono presentare per ottenere i contributi includono vari aspetti delle condizioni di vita delle comunità svantaggiate. Per esempio possono riguardare l’ambito sanitario ed essere volti al miglioramento delle condizioni sanitarie tramite la formazione di personale specializzato, il contrasto alle malattie endemiche e il libero accesso alle cure di base.
Per quanto riguarda l’ambito economico, l’educazione e la formazione, i progetti possono puntare a un miglioramento delle opportunità lavorative, all’organizzazione di corsi educativi, formativi e di crescita professionale per i soggetti svantaggiati, oppure puntare allo sviluppo di nuovi strumenti per sostenere imprese e PMI.
Per quanto riguarda l’agricoltura e la sicurezza alimentare è possibile presentare progetti e iniziative volte a un miglioramento dell’autosufficienza alimentare, tramite l’utilizzo di pratiche agricole sostenibili.
Infine, nell’ambito della sostenibilità si possono presentare iniziative e progetti per migliorare la gestione delle risorse naturali e per favorire lo sfruttamento delle energie rinnovabili per le normali esigenze quotidiane.
Bando cooperazione allo sviluppo: domanda e scadenze
I soggetti interessati ai contributi per la cooperazione allo sviluppo possono presentare la domanda online sul portale regionale4 (a cui si accede tramite SPID, CIE o CNS) fino al 20 maggio 2025 alle ore 16:00.
La procedura di presentazione della domanda prevede l’inserimento dei dati personali e di tutti i dettagli riguardanti i progetti e le iniziative di sviluppo internazionale. A tal fine, occorre allegare:
- il modello A1 per i progetti quadro oppure il modello A2 per i progetti micro;
- il piano finanziario (allegato B),
- l’eventuale lettera di adesione del partner di progetto o dei partner associati (allegato C);
- una copia dello Statuto dell’ente o dell’associazione (eccetto per gli enti pubblici).
Le graduatorie finali dei beneficiari, distinte per progetti quadro e progetti micro, verranno pubblicate sul sito web della regione Friuli-Venezia Giulia nella sezione “cooperazione allo sviluppo” entro i 180 giorni decorrenti dal termine finale per la presentazione delle domande.
Bando cooperazione allo sviluppo – Domande frequenti
Le regioni italiane possono erogare dei contributi a sostegno di progetti e iniziative volte a favorire la collaborazione tra enti pubblici o privati per il miglioramento delle condizioni economiche, sociali, culturali e sanitarie delle comunità svantaggiate.
Gli ambiti di intervento dei progetti di cooperazione internazionale possono riguardare vari aspetti della vita sociale, economica e culturale di un paese: dall’assistenza socio-sanitaria alla tutela dei diritti umani, dalla sicurezza alimentare alla formazione professionale, fino alle iniziative di sostenibilità ambientale.
I soggetti interessati possono presentare la domanda per accedere ai contributi per la cooperazione internazionale allo sviluppo entro il 20 maggio 2025 alle ore 16:00, utilizzando il portale online della regione Friuli-Venezia Giulia a cui si accede tramite SPID, CIE o CNS.
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