Il teatro Puccini © FI
Domenica 30 marzo, nella prestigiosa cornice del Teatro Puccini, si è svolta la convention nazionale di Forza Italia dal titolo “Una bussola per la competitività europea”, tappa cruciale del percorso politico in vista delle prossime elezioni regionali. Un evento dedicato a economia, riforme, industria e autonomia, che ha visto il coinvolgimento di esponenti di primo piano del partito, rappresentanti istituzionali e personalità del mondo imprenditoriale.
Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, colpito da un lutto familiare, non ha potuto partecipare di persona, ma ha voluto comunque essere presente con un videocollegamento.
Nel suo intervento ha dichiarato:
“Stiamo lavorando per un’Europa che sia casa per tutti. Serve costruire, non distruggere. Dobbiamo tutelare gli interessi di 500 milioni di cittadini europei”.
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Tra i passaggi chiave, Tajani ha toccato il tema dei dazi con gli USA:
“Le trattative si conducono a livello europeo, non nazionale. Vogliamo esplorare mercati extra-UE e raggiungere i 700 miliardi di export entro fine legislatura. La competitività non può sacrificare le imprese.”
Ha inoltre annunciato una riforma strutturale del Ministero degli Esteri, con una divisione chiara tra funzioni politiche ed economiche:
“Nessuna impresa italiana deve sentirsi sola all’estero.”
A sottolineare la caratura europea dell’iniziativa, durante la mattinata è stato trasmesso il videomessaggio istituzionale della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha elogiato il contributo di Forza Italia alla visione economica del PPE. È inoltre intervenuta in videocollegamento Maria Luis Albuquerque, Commissaria Europea ai Servizi Finanziari, che ha confermato l’importanza del documento “La bussola della Commissione Europea”, incentrato su innovazione e sicurezza economica.
Nel corso della mattinata si sono svolti due panel di approfondimento, coordinati rispettivamente dalle onorevoli azzurre Chiara Tenerini e Erica Mazzetti, deputate di Forza Italia e responsabili di dipartimenti nazionali del partito.
Tra gli interventi, quello di Simone Bettini, presidente di Rosss e vicepresidente nazionale di Federmeccanica, che ha sottolineato:
“La crescita delle imprese italiane passa dalla sburocratizzazione e da un maggiore sostegno alle imprese familiari, che rappresentano la spina dorsale dell’economia nazionale.”
Rilevante anche il contributo di Lucia Aleotti, componente del Comitato di Presidenza di Farmindustria, che ha criticato l’“Europa delle norme, delle certificazioni e dei burocrati”, ritenuta responsabile della perdita di ricerca, sviluppo e industrie nel nostro continente.
Con grande pragmatismo, Antonio d’Amato, CEO di SEDA Group, ha lanciato un forte monito:
“Non c’è più tempo. Abbiamo commesso un errore strategico pensando di poter delocalizzare il manifatturiero nei Paesi più poveri e vivere solo di servizi. Ora dobbiamo rimediare al più presto. Siamo con il cappio al collo, ma abbiamo ancora un piedino sullo sgabello prima del vuoto.”
Hanno preso la parola anche Riccardo Garosci (Confcommercio), Nico Grochi (Confesercenti) e Ferrer Vanetti (Confartigianato).
Non sono mancati i riferimenti politici più espliciti. Il capogruppo regionale Marco Stella ha lanciato un chiaro messaggio agli alleati:
“Forza Italia non accetterà imposizioni sulle candidature per le regionali. Non siamo il terzo partito della coalizione, ma il primo della responsabilità.”
La convention ha mostrato un partito unito, determinato a rafforzare il proprio peso politico all’interno della coalizione e in Europa.
“Siamo leali, ma non ci pieghiamo”, ha concluso Tajani, indicando la via della responsabilità, della competenza e del buon governo.
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