«Sotto 1,2 figli per ogni donna l’impatto su welfare e imprese rischia di essere irreversibile»


«Se non facciamo qualcosa per invertire la rotta, rimanendo sotto quota 1,2 figli per donna, l’impatto sul welfare e le imprese potrebbe essere irreversibile: rischiamo di entrare in un circolo vizioso tra spesa alta per gli anziani e sempre meno opportunità per i giovani». Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica e consigliere del Cnel, è tra i massimi esperti in Italia del tema natalità. La soluzione, per il docente, passa per il «puntare su misure stabili come l’Assegno unico, investire sul rafforzamento degli stipendi, ampliare le adozioni e inserire clausole familiari e di impatto generazionale nelle misure di finanza pubblica».

Dott. Rosina, domani l’Istat comunica i nuovi dati sulle nascite, cosa si aspetta?

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

«Temo che i numeri saranno in linea con il trend sempre più negativo degli ultimi anni: dal 1984 siamo sotto gli 1,5 figli per donna (l’attuale media Ue) e ora addirittura siamo arrivati a 1,2. Se scendiamo ulteriormente e non invertiamo la rotta in maniera forte, lo squilibrio tra popolazione anziana e quella in età da lavoro potrebbe essere irreversibile».

Quali effetti teme di più?

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

«Un cortocircuito per il welfare. Dobbiamo mantenere la popolazione anziana attiva, ma le spese saliranno, a partire dalle pensioni, e non avremo abbastanza giovani per pagare tasse e contributi. A quel punto rischiamo di dover fare delle scelte, magari tagliando ulteriormente su formazione, politiche abitative, servizi sociali e sostegni ai redditi, già più bassi rispetto alla media Ue. E i giovani avrebbero ancor più difficoltà a mettere su famiglia».

Denatalità, Orfeo (SIN): problema più urgente di oggi

Rischiano anche le imprese?

«Certo. Gli attuali trentenni sono un terzo in meno rispetto agli attuali cinquantenni. Ci sarà sempre più difficoltà a trovare i profili lavorativi di cui le imprese hanno bisogno, anche perché non si investe a sufficienza sulla formazione specializzata dei giovani».

Quindi quale obiettivo porci?

«Il vero problema non è la maggiore longevità della popolazione, ma il degiovanimento. Quindi non basta cambiare strada per un anno, dobbiamo aumentare il tasso di fecondità anno dopo anno nei prossimi venti, arrivando a 1,7 figli per donna».

Con quali misure?

«Innanzitutto cambiando l’approccio: servono politiche interdipendenti e integrate con un’ottica continua nel tempo. Se oggi investo sulla conciliazione vita-lavoro per i genitori, le politiche giovanili e abitative o su nuovi canali legali e controllati di immigrazione, aumento l’occupazione e la stabilità economica dei cittadini, fornendo una risposta immediata allo squilibrio demografico e una prospettiva futura per evitarne gli effetti più gravi. Ogni euro speso in tal senso è un’assicurazione sul futuro. Più nel concreto servono misure stabili come l’Assegno unico, che non cambiano in base al governo di turno. Ma vanno rafforzate in base all’aumento del costo della vita e devono essere automatiche, senza dover fare domanda. Poi va inserito il principio del quoziente familiare in maniera stabile nel Fisco e come Cnel stiamo considerando l’idea di valutare l’impatto generazionale di ogni misura economica statale».

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

E sulle adozioni?

«Sono un altro strumento utile per contrastare la denatalità, ma stanno calando, complice l’enorme burocrazia. Serve essere pragmatici: dobbiamo seguire la strada della Consulta, che ha aperto ai single. Cambiamo la legge, favorendo le adozioni di tutti i tipi di famiglia, basta che ci siano le condizioni di stabilità economica e psicologica che consentano ai figli di vivere bene e a lungo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Source link

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento