FOCUS CINITALIA Multinazionali in Cina, due Forum per un confronto sullo sviluppo




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Il Boao Forum for Asia Annual Conference 2025 si è svolto a Boao, nella provincia di Hainan (nella foto), dal 25 al 28 marzo. Il tema dell’edizione di quest’anno, “Creare il futuro dell’Asia insieme nel mondo che cambia”, ha posto l’accento sullo sviluppo sostenibile, il dialogo e la cooperazione internazionali e l’intelligenza artificiale.

Nel corso del forum, Enrico Giovannini, ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, ha evidenziato come il mondo si trovi ad affrontare il dilemma di crescenti tensioni geopolitiche e di indebolimento del ruolo delle istituzioni multilaterali, manifestando l’urgente necessità di ricostruire percorsi di cooperazione. “Europa e Cina condividono un obiettivo comune: diventare autonome sul piano energetico. La Cina è molto avanti in questo campo, sta effettuando investimenti straordinari e possiede una capacità tecnologica molto avanzata. Ed è proprio qui che, a mio parere, Europa e Cina possono stringere accordi vantaggiosi”.

Denis Depoux, co-presidente del Roland Berger Global Management Committee, ha dichiarato: “Lo scorso anno, la capacità installata di energia rinnovabile aggiunta in Cina equivaleva alla quantità totale realizzata dalle altre regioni del mondo, e lo sviluppo verde della Cina ha conseguito risultati significativi. Ora il mondo deve orientarsi verso la sostenibilità, e la Cina ha fornito una soluzione efficiente ed economicamente vantaggiosa”.

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Al Boao Forum for Asia di quest’anno, l’intelligenza artificiale e lo sviluppo innovativo rappresentano temi principali di discussione. “La Cina è attualmente in una fase di transizione dai modelli di crescita tradizionali a nuovi paradigmi, proprio come testimonia la recente ascesa dei ‘Sei piccoli draghi del tech di Hangzhou’, un fenomeno non casuale che deve essere riconosciuto come una nuova tendenza di sviluppo”, ha dichiarato l’ex sottosegretario del Ministero italiano dello Sviluppo Economico, Michele Geraci. Ha inoltre affermato di utilizzare DeepSeek e di valutare ulteriori applicazioni, apprezzandone la natura quasi gratuita e open source, oltre alla possibilità di addestrarlo con dataset propri. “Questo è paragonabile alla rivoluzione di Internet di 25 anni fa, che ha inaugurato nuovi ambiti di sviluppo”.

Negli ultimi anni, la capacità d’innovazione della Cina è cresciuta costantemente, mentre l’integrazione tra innovazione scientifica, tecnologica e industriale si è progressivamente consolidata. Una scelta comune a molte aziende globali è stata quella di stabilire centri di ricerca e sviluppo in territorio cinese.

Dal 23 al 24 marzo si è tenuto a Beijing l’edizione 2025 dell’annuale Forum sullo Sviluppo della Cina, primo grande evento internazionale incentrato sull’economia dopo le sessioni dell’Assemblea Nazionale del Popolo e della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese di quest’anno. Il tema dell’edizione è stato “Liberare completamente lo slancio dello sviluppo e promuovere congiuntamente una crescita economica globale stabile”.

All’evento hanno partecipato 86 rappresentanti ufficiali di multinazionali provenienti da 21 paesi, tra cui 27 aziende statunitensi e 28 europee. Le imprese presenti hanno rappresentato un ampio spettro di settori, includendo realtà leader in ambiti quali finanza e assicurazioni, farmaceutica e salute, energia e risorse minerarie, nonché beni di consumo alimentare.

“In Cina, l’IA ci ha fornito numerosi scenari applicativi nel contesto produttivo, e il nostro stabilimento di Shenyang ha già implementato oltre 200 diverse applicazioni di intelligenza artificiale”, ha dichiarato Oliver Zipse, presidente di BMW Group durante il forum. “Si può affermare che la Cina rappresenta un ambiente ideale per promuovere l’innovazione tecnologica e applicare rapidamente i risultati innovativi ai prodotti”.

“Recentemente abbiamo osservato ancora una volta la straordinaria capacità innovativa delle imprese cinesi”, ha commentato Ola Källenius, presidente del Consiglio di amministrazione di Mercedes Benz Group. “Per conseguire gli obiettivi di crescita a lungo termine, dobbiamo accelerare il ritmo dell’innovazione, migliorare la flessibilità degli approvvigionamenti e della catena di fornitura, abbracciando così le opportunità offerte dalla velocità cinese”.

David A. Ricks, presidente e Ceo di Eli Lilly and Company, ha affermato: “La Cina occupa una posizione di leadership nella tecnologia robotica, e auspichiamo di realizzare laboratori automatizzati governati dall’intelligenza artificiale, in grado di eseguire esperimenti in modo autonomo senza intervento umano”.

Quest’anno, la Cina proseguirà nell’espansione dell’apertura istituzionale. Il Ministero del Commercio cinese ha recentemente pubblicato il Piano d’azione 2025 per stabilizzare gli investimenti esteri, segnale inequivocabile di un’ulteriore apertura. Il documento propone di estendere i programmi pilota per l’apertura nei settori delle telecomunicazioni, della sanità, dell’istruzione e in altri ambiti, ottimizzare i progetti dimostrativi per ampliare l’apertura del settore nazionale dei servizi e incoraggiare gli investimenti azionari stranieri in Cina.

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La Cina ha operato una sottrazione, per ridurre le restrizioni all’accesso degli investimenti esteri e un’addizione per ottimizzare l’ambiente imprenditoriale. Anche le aziende multinazionali hanno fornito la loro risposta al dibattito tra disaccoppiamento e cooperazione.

In Cina, AstraZeneca fornisce farmaci prodotti localmente a oltre 70 paesi in tutto il mondo, grazie a una solida base operativa, un team esperto di ricerca e impianti produttivi di classe mondiale. “La Cina non è solo un anello importante della catena industriale globale, ma anche un driver chiave nel processo di globalizzazione”, ha dichiarato Pascal Soriot, CEO di AstraZeneca. “La Cina si è impegnata a promuovere la globalizzazione economica inclusiva e l’espansione dell’apertura, infondendo solida fiducia nelle imprese multinazionali”. AstraZeneca ha recentemente annunciato un piano per investire 2,5 miliardi di dollari per istituire a Beijing il suo sesto centro strategico di ricerca e sviluppo globale.

Il presidente del BMW Group, Zipse, ha dichiarato: “L’economia prospera grazie all’apertura, ma rimane indietro a causa dell’isolamento. Il protezionismo non ha via d’uscita e porterà solo a una sconfitta completa. Quando la retorica del disaccoppiamento e della riduzione dei rischi è dilagante, rafforzare la cooperazione rappresenta la soluzione ottimale, piuttosto che contrastarla”.



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