“Le aziende di Roma faticano a trovare personale”


I numeri sull’occupazione a Roma hanno raggiunto il proprio massimo storico nel 2024. Ma nel settore non mancano i problemi, dalle disparità di genere (con il 70% del totale dei contratti part-time tra le donne) alle difficoltà per le aziende a individuare il personale con le qualifiche richieste in 4 casi su 10.

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A fare il punto con RomaToday è l’assessora alla Scuola, formazione e lavoro del Comune di Roma, Claudia Pratelli. Proprio per cercare di far incontrare le aziende con chi cerca un impiego e superare il mismatch, ovvero lo squilibrio tra domanda e offerta, è stato organizzato il prossimo 10 aprile, dalle 9 alle 13, un “Job day” all’università Roma Tre in via Silvio D’Amico 77, che coinvolgerà 30 aziende in cerca di personale.

Come sarà organizzata la giornata?

“Si tratta di un evento aperto a tutta la cittadinanza, per partecipare ci si deve registrare attraverso un apposito form. Le aziende che parteciperanno sono molto eterogenee, così come le posizioni vacanti: si va dal settore turistico, in cui rientrano anche quello alberghiero e della ristorazione, al socio-sanitario. Ma ci sono anche realtà afferenti al settore del commercio e a quello delle telecomunicazioni e dell’informatica. Oltre a diverse cooperative. Tutti i partecipanti, a prescindere dall’età e dal titolo di studio, potranno portare il proprio curriculum e sostenere anche un primo colloquio”.

Poi come procederà la selezione?

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“Andrà avanti nelle modalità che saranno decise dalle singole aziende, noi comunque, come Roma Capitale, monitoreremo il processo di selezione, per capire soprattutto quanti dei colloqui che saranno sostenuti al ‘Job day’ si trasformeranno in contratti. Abbiamo deciso di organizzare questo grande evento, insieme all’università e alla Camera di Commercio di Roma perché nonostante sappiamo che l’occupazione a Roma sia al suo massimo storico, rimangono le criticità. E Roma capitale può essere un tramite affidabile per far incontrare domanda e offerta”.

Partiamo dal dato positivo, i numeri sull’occupazione.

“Nel 2024 a Roma e provincia il numero di occupati è stato di un milione 842mila, 23mila in più rispetto al 2023, e 118mila in più rispetto al 2021. Il tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni è al 65.8%, un dato più alto della media nazionale, del 62.2%, con una crescita dello 0.5% rispetto all’anno precedente. Il tasso di occupazione femminile è salito al 58.5%, mentre in Italia è al 53.3%. I disoccupati sono 115mila, 10mila in meno sul 2023. Il trend, dunque, possiamo dire che è molto positivo”. 

Rimangono però delle criticità.

“Sì c’è il problema del mismatch, con le aziende di Roma che nel 2024 hanno comunicato di aver avuto difficoltà nel reperire il personale con i requisiti necessari in oltre 4 casi su 10. Quindi nel 42% dei casi. Nel Lazio sono il 44%. Si tratta di un dato in aumento rispetto al 2023, quando la percentuale era del 37%. Segno che il lavoro da fare, da questo punto di vista, per far incontrare nel modo migliore domanda e offerta è ancora lungo. In più c’è una questione legata al lavoro femminile: a Roma, sul totale dei lavoratori part-time il 70,5% è donna. Inoltre, secondo i dati forniti da Istat e Inps, le donne, ancora oggi, percepiscono in media una retribuzione inferiore del 20% rispetto ai colleghi uomini”.

Parlando dei più giovani, nell’ottobre del 2024 è stato annunciato un “Polo pubblico” per rilanciare i centri di formazione professionale di Roma. Come sta proseguendo questo lavoro?

“Abbiamo stanziato nove milioni per avviare una riqualificazione e una ristrutturazione dei centri di formazione professionale della città. Interventi sono stati avviati al centro Nathan nel municipio IX, dove nascerà un laboratorio di alta oreficeria con la collaborazione di Bulgari. Ma anche al centro Campanella a Corviale, dove il nuovo centro di formazione professionale sarà realizzato all’interno di un polo culturale più ampio al cui interno sorgerà anche una biblioteca. Ancora: al centro Sant’Antonio, nel municipio VI, saranno costruiti nuovi spazi in cui realizzare laboratori di cucina di alto livello. Mentre vogliamo trasformare il centro Tosi, nel municipio I, in un polo formativo legato al turismo. A questi lavori se ne aggiungeranno almeno altri due nel corso di quest’anno”.

Parliamo di sicurezza sul lavoro. Nel febbraio del 2024 Roma Capitale e Inail hanno siglato l’accordo contro gli incidenti nei cantieri. Come sta proseguendo questo processo?

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“Il nostro impegno, da questo punto di vista, è massimo. Lavoriamo tanto sulla prevenzione, con giornate di formazione per prevenire il rischio di infortuni nei cantieri con Inail. In più abbiamo sottoscritto una serie di protocolli, come quello per vietare il subappalto a cascata, per aumentare la sicurezza dei lavoratori. Si tratta di un lavoro lungo e a dimostrarlo c’è il fatto che gli incidenti, purtroppo anche mortali, a Roma continuano a verificarsi. Anche uno solo è una sconfitta ed è inaccettabile. Il nostro impegno, comunque, continua: abbiamo realizzato dei manuali multilingue sulla sicurezza nei cantieri che contengono informazioni pratiche per i lavoratori e che nei prossimi giorni distribuiremo in tutti i cantieri attivi a Roma”.



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