Il progetto Trevinano Ri-Wind compie un nuovo e significativo passo in avanti con la presentazione ufficiale del “Bando Imprese” e l’apertura dello sportello dedicato a cittadini, imprenditori ed enti del terzo settore. L’iniziativa si inserisce all’interno del piano di rilancio del borgo di Trevinano, finanziato dal Ministero della Cultura tramite il PNRR M1C3 – Intervento 2.1, che punta sull’attrattività dei borghi storici come motore di rigenerazione e sviluppo.
Mercoledì 26 marzo, nella cornice del Palazzo comunale di Acquapendente, si è svolto l’incontro pubblico di presentazione del bando, che prevede l’erogazione di 500 mila euro complessivi, di cui 470 mila destinati direttamente a imprese nuove o esistenti che intendano insediarsi a Trevinano, e 30 mila per l’assistenza tecnica curata da Invitalia. L’Agenzia nazionale per lo sviluppo sarà infatti partner strategico del Comune di Acquapendente, affiancandolo nell’analisi delle domande, nella concessione dei contributi e nei controlli successivi sui progetti finanziati.
Microcredito
per le aziende
La sindaca Alessandra Terrosi ha sottolineato l’importanza di questa opportunità in un periodo particolarmente difficile per l’imprenditoria, esprimendo la speranza che Trevinano Ri-Wind diventi il punto di partenza per una rinascita condivisa e partecipata del borgo.
Le domande potranno essere presentate attraverso il portale di Invitalia, nella sezione “Presenta la domanda”, a partire dalle ore 12 del 31 marzo fino alle 18 del 6 maggio, previa registrazione nell’area riservata. A supporto dei potenziali beneficiari è attivo uno sportello informativo presso il primo piano del Palazzo comunale di Acquapendente, operativo ogni mercoledì dalle 10 alle 13 su appuntamento, che fornisce consulenze personalizzate e aggiornamenti sul progetto.
Arianna Cavalli, rappresentante dell’agenzia Theorema che cura la consulenza del progetto, ha evidenziato come il bando rappresenti una concreta opportunità di rilancio, in particolare per le imprese giovanili e femminili, grazie a contributi a fondo perduto pari al 90% per iniziative che favoriscano la rigenerazione economica e sociale del territorio. Le prime richieste sono già state ricevute, segnale della forte attenzione che il progetto sta suscitando.
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