Polizze catastrofali: imprese nel caos. Antonella Oliviero (Assoprovider): “Serve proroga immediata, non un nuovo ostacolo”


Brutta notizia per milioni di imprese italiane: è stata bocciata a sorpresa, in Commissione Attività produttive della Camera, la proposta di proroga dell’obbligo di stipulare coperture assicurative contro calamità naturali, lasciando in vigore la scadenza del 31 marzo 2025.

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Ricordiamo che la norma prevista dalla Legge di Bilancio 2024, impone alle imprese di dotarsi entro fine mese di una polizza assicurativa contro i danni da calamità naturali. In caso di mancata adesione, le aziende rischiano l’esclusione da contributi pubblici, sovvenzioni e agevolazioni, oltre a sanzioni.

«A pochi giorni dalla scadenza del 31 marzo – continua Oliviero – le imprese si trovano in una situazione di assoluta incertezza: mancano linee guida chiare, le compagnie assicurative stesse navigano nel caos normativo e, nel frattempo, milioni di aziende – in particolare le PMI comprese quelle del settore TLC – devono affrontare un adempimento complesso, costoso e, in molti casi, tecnicamente difficile da gestire in tempi così ristretti», spiega Antonella Oliviero, presidente di Assoprovider, associazione che riunisce gli operatori di prossimità.

Nel settore delle TLC la situazione è ancora più complessa: molte imprese operano su immobili in locazione o su infrastrutture condivise, rendendo estremamente difficile – se non impossibile – accertare le caratteristiche dell’edificio o concordare una copertura assicurativa coerente con le esigenze operative.

«Il risultato è un ulteriore carico burocratico e organizzativo che rischia di bloccare attività essenziali per la connettività e l’innovazione, soprattutto nelle aree meno servite. Inoltre, l’obbligo ricade principalmente sui locatari, mentre i benefici delle polizze sono spesso a favore dei proprietari, creando un ulteriore squilibrio e difficoltà applicativa», prosegue Oliviero.

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Secondo la presidente di Assoprovider il Governo deve prendere atto della realtà:

«Serve un immediato rinvio dell’obbligo e l’apertura di un tavolo di confronto con le parti interessate. Solo così questo provvedimento potrà diventare una vera opportunità per la resilienza del Paese – e non l’ennesimo freno alla competitività del nostro sistema produttivo», conclude Oliviero.

Chi è Assoprovider: Assoprovider è una Associazione Indipendente di aziende che svolgono l’attività di Internet Service Provider (ISP), o comunque una attività inerente lo sviluppo di progetti di business attraverso l’utilizzo organico della rete Internet. Nata nel Luglio 1999 si prefigge di combattere le logiche di potere e di spartizione dei grandi carriers e delle compagnie di telefonia fino a diventare l’Associazione più rappresentativa in termini numerici dei Service Provider italiani. Info: https://assoprovider.it/


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