Grazie ai fondi dello strumento LEADER, i GAL del Veneto (GAL Adige, GAL Alta Marca Trevigiana, GAL Alto Bellunese, GAL Baldo-Lessinia, GAL Delta Po, GAL Montagna Vicentina, GAL Patavino, GAL Prealpi Dolomiti, GAL Venezia Orientale) hanno finanziato ben 1.614 progetti, con un totale di aiuti concessi che sfiora i 75 milioni di euro (74.605.392). Questi, risorse sommate agli investimenti privati, hanno prodotto un impatto economico complessivo di circa 120 milioni di euro (118.480.463) a livello regionale.
Tra tutti i bandi presentati, complessivamente oltre 300, quelli che hanno riscosso maggiore interesse da parte dei beneficiari sono afferenti agli ambiti di interesse del turismo sostenibile, per un totale del 70% degli aiuti concessi, dello sviluppo e innovazione delle filiere e sistemi produttivi locali (14%) e della diversificazione economica e sociale nelle aree rurali (8%). L’importo medio per progetto è stato di circa 46.000 euro, confermando il ruolo strategico dei GAL nel sostenere lo sviluppo rurale, nel valorizzare il patrimonio locale e nel promuovere iniziative innovative per le comunità venete.
«Il modello LEADER l’anno scorso ha festeggiato i trent’anni dalla sua costituzione» le parole del Presidente del GAL Montagna Vicentina Agostino Bonomo. «In questi tre decenni i GAL, partenariati misto pubblico -privati, si sono radicati nei territori apportando un nuovo modello di sviluppo delle aree rurali che potesse, da un lato, far emergere i bisogni da soddisfare e, dall’altro, risaltare e valorizzare le loro vocazioni territoriali oscurate da condizioni di marginalità. Il Veneto, pur essendo una delle regioni dove i macro-indicatori ci collocano tra le più ricche d’Italia e d’Europa, ha delle realtà che non hanno tenuto il passo con il progresso socio economico e culturale, con una perdita di attrattività soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. Nel corso della programmazione 2014-2022, tramite i propri partenariati, i nove GAL sono riusciti a far emergere ed analizzare i punti di forza e di debolezza dei territori rappresentati e a stendere dei piani di sviluppo locale con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli stessi. I fondi assegnati sono stati impiegati per rendere maggiormente attrattive le aree rurali investendo nella qualità e competitività delle imprese attraverso anche la diversificazione economica. I numeri che abbiamo condiviso ci danno ragione sulla bontà del lavoro svolto. I GAL sono strumenti insostituibili per la loro essenza sovraterritoriale, la loro efficienza e la capacità di guardare al futuro».
«Il lavoro di squadra tra i nove GAL, anche attraverso lo strumento del Coordinamento, ha permesso di ottimizzare le risorse e rispondere in modo efficace alle esigenze delle comunità locali, creando nuove opportunità per imprese, associazioni e cittadini. Questo successo ci motiva a proseguire con impegno nel nuovo ciclo di programmazione, con l’obiettivo di rendere le aree rurali sempre più vivibili e resilienti. Per quanto riguarda il nostro GAL, avremo la responsabilità, ma anche l’onore, di essere per la prima volta vicecoordinatori regionali e di affiancare il GAL Montagna Vicentina per i prossimi anni» le parole del presidente del GAL Baldo Lessinia Ermanno Anselmi.
Un risultato che testimonia l’efficacia del modello LEADER nel supportare le realtà locali e nel rafforzare il tessuto economico e sociale delle aree rurali del Veneto.
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