La CLAAI segnala un’importante iniziativa attiva a livello nazionale: il microcredito MCC, uno strumento finanziario pensato per sostenere l’accesso al credito da parte di professionisti e microimprese. Un’occasione utile per chi non riesce a ottenere finanziamenti tradizionali ma ha idee imprenditoriali valide o necessita di liquidità per crescere.
Il microcredito non è solo un piccolo prestito: è un pacchetto completo di servizi finanziari e accompagnamento, ideato per favorire l’inclusione economica di lavoratori autonomi e imprenditori in difficoltà. Con l’entrata in vigore delle nuove regole a gennaio 2024, le condizioni di accesso e le opportunità offerte sono diventate ancora più vantaggiose.
Chi può accedere al microcredito MCC
Il microcredito MCC è destinato a una platea ampia e diversificata di soggetti. Questa misura si rivolge in particolare a quelle realtà che non possono fornire garanzie reali e che faticano a ottenere credito presso i canali bancari tradizionali.
Possono accedere:
- Lavoratori autonomi con partita IVA
- Imprese individuali con massimo 5 dipendenti
- Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. ordinarie o semplificate, società cooperative con massimo 10 dipendenti non soci
Si tratta di un’agevolazione pensata per incentivare lo sviluppo di piccole attività produttive, artigianali, commerciali o legate ai servizi, operanti su tutto il territorio nazionale.
Le novità dal 2024: importi più alti e regole più flessibili
Dal 12 gennaio 2024 sono entrate in vigore nuove importanti disposizioni che ampliano le possibilità di accesso al microcredito. Le modifiche sono contenute nel Decreto MEF n. 211 del 20 ottobre 2023 e rendono il microcredito ancora più interessante per chi vuole avviare o rafforzare la propria attività.
Ecco i principali cambiamenti:
- L’importo massimo finanziabile sale a 75.000 euro (100.000 euro per s.r.l. ordinarie)
- Il credito frazionato non è più previsto: il finanziamento avviene in un’unica tranche
- La durata massima è stata estesa a 10 anni, comprensivi di preammortamento
- Viene eliminato il limite dei 5 anni di apertura della partita IVA
- Rimossi i vincoli relativi a ricavi, attivi patrimoniali e debiti
- Le società a responsabilità limitata diventano soggetti finanziabili
Queste novità sono state introdotte per favorire l’accesso al credito e incentivare nuove iniziative imprenditoriali anche da parte di società strutturate.
Quali spese sono finanziabili con il microcredito
Una delle caratteristiche più interessanti del microcredito MCC è la varietà delle spese ammissibili. Il prestito può essere utilizzato per diverse finalità, legate sia alla fase di avvio dell’attività che a quella di consolidamento e crescita.
Ecco alcune delle spese ammesse:
- Acquisto di beni strumentali, merci o materie prime
- Retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori
- Partecipazione a corsi di formazione aziendale
- Ripristino del capitale circolante
- Operazioni di liquidità a supporto dell’attività
Non sono invece ammesse le spese legate alla ristrutturazione del debito.
Le garanzie offerte dal Fondo per le PMI
Il microcredito MCC è garantito dal Fondo centrale di garanzia per le PMI, uno strumento gestito da Mediocredito Centrale che ha l’obiettivo di facilitare l’erogazione di prestiti anche a chi non ha garanzie reali da offrire.
Il Fondo può coprire:
- Fino all’80% del rischio di credito per importi fino a 50.000 euro
- Fino al 60% per importi superiori a 50.000 euro
In questo modo le banche e gli intermediari finanziari sono incentivati a concedere i prestiti, e le imprese possono ottenere condizioni migliori rispetto a quelle di mercato. Maggiori informazioni sul funzionamento del fondo sono disponibili sul sito ufficiale di Mediocredito Centrale.
Documentazione necessaria per richiedere il finanziamento
Per accedere al microcredito MCC è necessario presentare una documentazione completa che consenta di valutare la situazione economico-finanziaria dell’impresa richiedente. Le realtà imprenditoriali costituite da più di 18 mesi dovranno allegare:
- Documento di identità e codice fiscale del titolare o dei soci
- Certificato di attribuzione della partita IVA
- Visura camerale aggiornata (non oltre 3 mesi)
- Atto costitutivo e statuto (per le società)
- Situazione economico-patrimoniale recente
- Ultime 2 dichiarazioni dei redditi dell’impresa
- Dichiarazioni dei redditi personali
- Documenti aggiuntivi su leasing, fidi bancari, preventivi
Una corretta predisposizione della documentazione velocizza le tempistiche di valutazione e approvazione.
Esempio pratico: quanto costa un microcredito
Per dare un’idea più concreta del funzionamento del microcredito MCC, riportiamo un esempio basato su un finanziamento di 30.000 euro. Il piano di ammortamento segue il metodo francese (a rata costante).
- Importo finanziato: 30.000 euro
- Durata: 7 anni (84 rate mensili)
- Tasso fisso: 6,5%
- Rata mensile: 445,48 euro
- Totale interessi: 7.420,58 euro
- Totale da restituire: 37.420,58 euro
Grazie alla garanzia pubblica e al tasso fisso contenuto, l’impegno economico mensile risulta accessibile anche per chi ha appena avviato la propria attività.
Un’opportunità concreta per far crescere la tua impresa
Il microcredito MCC rappresenta una reale opportunità per chi desidera investire sulla propria impresa ma non ha accesso al credito bancario. Grazie alle recenti modifiche normative e alla copertura del Fondo di Garanzia, il microcredito si conferma uno strumento flessibile, sostenibile e orientato allo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano.
Per approfondire ulteriormente il tema, puoi consultare la pagina dedicata ai finanziamenti a tasso agevolato sul sito della CLAAI Caserta.
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