Zero contributi pubblici a chi non si assicura. E danni a carico dell’azienda danneggiata. A meno di una settimana dalla scadenza per la stipula obbligatoria delle polizze catastrofali (la dead line è il 31 marzo) arrivano dall’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) chiarimenti per l’applicazione della normativa prevista dalla legge di bilancio 2024. Va ricordato, però, che proprio l’assenza di norme sul piano operativo per l’effettiva sottoscrizione delle polizze ha spinto Fratelli d’Italia (pare su input del governo) al deposito di un emendamento al decreto bollette in Commissione attività produttive della Camera; la misura è tesa a far slittare l’obbligo assicurativo dal 31 marzo al 31/10/2025. Intanto, per mettere ordine nel clima di incertezza generato dalla mancanza di decreti attuativi, come detto, è intervenuta l’Ania con alcune Faq tese a fornire chiarimenti in relazione; all’esatta definizione degli eventi catastrofali; a chi siano i soggetti obbligati; quali siano gli adempimenti a carico degli affittuari dei beni; quali i termini di sottoscrizione per le polizze in vigore, ecc. In particolare, l’Ania ha chiarito cosa intenda esattamente per eventi calamitosi assicurabili, cioè qual è la definizione esatta di alluvione, di frana, ecc. ma anche che cosa non s’intenda per alluvione, per frana, ecc. (ad es. sono fuori dal risarcimento le frane dovute ad errori di progettazione o costruzione).
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