Tycoon senza strategia, i mercati non si fidano


Secondo un sondaggio della Bank of America, nell’ultimo mese c’è stata una variazione di 40 punti percentuali nell’investimento azionario statunitense, che ha registrato il calo più significativo dal marzo 2020, il mese in cui è stata dichiarata emergenza pandemica mondiale. Nell’ultima settimana, sono stati ritirati più di 33 miliardi di dollari dai fondi azionari, mentre nell’eurozona le allocazioni delle azioni hanno raggiunto il livello più alto da luglio 2021. I mercati finanziari sono, prima di tutto, plurali, composti da tanti soggetti e tanti interessi che si muovono in maniera coordinata ma spontanea, a volte seguendo a volte anticipando i fenomeni economici, altre volte senza cause o conseguenze su di questi. Ragionare quindi come se il deflusso di investimenti dall’America verso altre economie sia frutto di una qualche regia o di chiare e univoche ragioni sarebbe fuorviante. Né è detto che sia un fatto strutturale, capace di mettere in difficoltà un paese che è comunque in testa alle economie del mondo. Tuttavia, non si possono non collegare questi dati con la principale variabile statunitense degli ultimi mesi: l’inizio dell’amministrazione Trump.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Bisogna intendersi in che senso le due questioni sono connesse. Il disegno MAGA si presenta in forte rottura col passato, ma sarebbe improprio attribuire la reazione dei mercati alla sostanza dei programmi del Presidente.

Dal punto di vista economico, la nuova età dell’oro annunciata dal Presidente è fatta — almeno nelle intenzioni — di deregolamentazione, tagli alla spesa pubblica e, a regime, tagli fiscali, specie per le imprese. È difficile immaginare che agli attori di mercato queste proposte non piacciano, e infatti la reazione iniziale dei mercati alla vittoria di Trump è stata euforica.

L’altra componente essenziale della Trumpeconomics è una politica protezionistica. I dazi ne sarebbero solo un elemento, mentre altri sono, sempre nei propositi, gli stimoli per riportare la produzione negli Stati Uniti. In questo, Trump può essere più scomposto nei toni e nei modi di Biden, ma dal canto suo Biden ha mantenuto molti dei dazi già imposti dalla prima amministrazione Trump e ne ha introdotti di ulteriori su prodotti cinesi. L’obbligo di vendita di TikTok a un soggetto statunitense per operare nel mercato americano, l’Inflation Reduction Act e il Chips Act sono state iniziative fortemente protezionistiche approvate sotto il precedente governo.

I motivi per cui le borse segnalano una battuta di arresto negli investimenti in USA, parallelamente a un dirottamento in Europa, potrebbero essere più profondi di una semplice risposta al programma di Trump. In altri termini, i mercati potrebbero star giudicando non tanto cosa il Presidente fa o dice di voler fare, ma come. Un come che non riguarda l’aggressività, ma la difficoltà di intuire la strategia di fondo.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Trump non si è limitato a annunciare i dazi con protervia. Li ha anche rinegoziati, modificati, posticipati, senza nasconderne un uso strumentale per fini diversi da quelli economici. La sicurezza con cui, anche trattando di guerra e pace, dichiara di essere un uomo d’affari e di agire con tale spirito mal si concilia con il suo ruolo istituzionale, che è ciò che in questo momento gli è legittimamente riconosciuto ma anche richiesto.

Gli investitori si occupano di mercati e economia, ma sono attenti alla stabilità dei sistemi su cui operano. Nel valutare rischi e opportunità, non pesano solo le variabili economiche. Più in generale, guardano alla certezza delle regole, alla prevedibilità delle decisioni, alla solidità delle istituzioni pubbliche e private.

Lo scarso rispetto mostrato da Trump per i ruoli altrui, che si tratti di omologhi vicini come nel caso del premier canadese, odi funzionari interni come i giudici, minacciati di fantasiose procedure di impeachment; la lotta alla cultura woke con armi uguali e contrarie come la proposta di sospensione dei finanziamenti alle università che permettono manifestazioni reputate dal Presidente illegali, non sono questioni secondarie, nemmeno per gli operatori di mercato.

La volubilità e l’eccentricità del tycoon disorientano chi ha risorse da investire e, almeno nell’immediato, possono motivare un freno agli investimenti. Per lo stesso motivo, vi sono segnali di un rinnovato interesse da parte dei ricercatori statunitensi a venire a lavorare in Europa.

Intanto, la Germania, prima ancora dell’Unione europea e dei suoi faticosi Consigli, ha dato un segnale molto chiaro di governo. Piaccia o no l’eliminazione del freno al debito, l’approvazione di una riforma costituzionale condivisa tra Parlamento uscente e Cancelliere entrante è un messaggio forte dentro e fuori dai mercati. Non sappiamo quali saranno gli effetti di questa riforma né cosa riuscirà davvero a fare l’Europa nei prossimi mesi. Sappiamo però che anche per i mercati c’è un limite all’imprevedibilità e all’incertezza.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito personale

Delibera veloce