L’associazione di categoria replica a Gasperini: “Quella di non confermare l’esenzione è una precisa scelta politica che disattende le promesse”
PONSACCO — Continua il botta e risposta tra Confcommercio e il sindaco Gabriele Gasperini. Al centro del dibattito, ancora una volta, c’è la Cosap, ovvero il canone per l’occupazione del suolo pubblico.
Nei giorni scorsi, Confcommercio aveva chiesto di prorogare l’esenzione della Cosap per il 2025 per le attività del centro storico. Il primo cittadino aveva ribattuto affermando che “la sospensione del canone di occupazione del suolo pubblico è stata valida lungo tutta la fase della pandemia” e che “l’esenzione è cessata il 31 Dicembre 2023 come da deliberazione adottata dalla precedente amministrazione. Già dal 2024 – ha scritto Gasperini- è ripartito il regolare pagamento del canone per le attività che hanno realmente occupato il suolo”.
Ora la replica di Confcommercio. “Basterebbe davvero parlare con imprenditori e attività -scrive il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli – per sapere che nel 2024 nessuna di questa ha pagato il suolo pubblico”.
“Visto il protrarsi dei tempi per i lavori in piazza della Repubblica e piazza Valli – prosegue Pieragnoli- con la precedente amministrazione avevamo concertato e ottenuto l’esenzione della tassa sul suolo pubblico per tutte le attività del centro fortemente penalizzate dall’intervento. Il tema era piuttosto quello di prevedere ulteriori contributi per le imprese danneggiate. Una misura che questa amministrazione non ha preso in considerazione, con l’aggravante di aver scelto nei fatti di reintrodurre il pagamento del suolo pubblico. Quella di non confermare l’esenzione è una precisa scelta politica che disattende le promesse fatte solo pochi mesi fa in campagna elettorale, quando Gasperini prometteva vicinanza e sostegno alle imprese”.
“Le parole di Gasperini ci lasciano sbalorditi – afferma il presidente Area Vasta Confcommercio Pisa Alessandro Simonelli – Eppure non abbiamo mancato di tributargli i giusti meriti quando hanno fatto il reale interesse di attività e operatori, come in occasione del ritorno del mercato in centro o della conferma del piano di contributo affitti. La conferma dell’esenzione della Cosap sarebbe stata un’ulteriore dimostrazione di attenzione verso chi per due anni ha dovuto sostenere spese ingenti per tenere in piedi la sua attività a fronte dei mancati incassi per i lavori, oltre che una misura legittima e di buon senso per chi ha investito e continua ad investire nel centro”.
“All’inizio del 2024 – aggiunge Simonelli – abbiamo ridiscusso questa forma di incentivo con la passata amministrazione e chiesto alla nuova di mantenere l’esenzione della Cosap perché riteniamo che il dialogo tra istituzioni sia alla base di tutto e infatti nessuno degli interessati nel centro storico ha pagato la Cosap nel 2024. Nessuno dal dopo Covid aveva mai negato questa forma di incentivo e anzi Ponsacco è stato un apripista perché molti comuni della provincia che hanno adottato tale scelta. Una vera occasione persa, ma continuiamo ad auspicare che questa amministrazione possa rivedere le proprie scelte sul tema del suolo pubblico”.
Sul tema interviene anche il centrosinistra di Ponsacco (Pd, Iv e Per Ponsacco). “Il centro storico di Ponsacco – scrivono- ha ancora bisogno di aiuti economici per ridurre ulteriormente il numero dei fondi sfitti, dimezzati negli ultimi 10 anni, e se presto aprirà anche l’ultimo locale chiuso di piazza della Repubblica è perché in questi anni è stato fatto un grande lavoro di incentivazione e di riqualificazione del patrimonio pubblico”.
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