Promos Italia, l’Agenzia per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha condotto un’indagine su circa 50 aziende italiane operative in Russia, analizzando l’impatto del conflitto tra Russia e Ucraina. Il 31% prevede di riprendere gli scambi con la Russia con effetti positivi sui ricavi, mentre il 58% pianifica una ripresa graduale e cauta. Il 70% delle imprese ha subito una riduzione del fatturato legato alla Russia, con il 23% che ha visto una diminuzione oltre il 50%. Al contrario, mercati alternativi come l’UE (63%) e il Medio Oriente (32%) sono cresciuti. Settori favorevoli a una possibile riapertura includono le costruzioni (40%) e l’agroalimentare (17%). Tra i fattori di freno, le sanzioni internazionali (52%) e l’incertezza politica (29%) sono le principali preoccupazioni. Gli scambi tra Italia e Russia nel 2024 sono scesi a 7,8 miliardi di euro, con un calo del 65% rispetto al 2019.
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