Dal MIMIT 300 mln per gli investimenti in tecnologie critiche nel Mezzogiorno


Parte il 5 febbraio 2025 il nuovo Bando del MIMIT, con risorse a disposizione che ammontano a 300 milioni di euro, che supporta la realizzazione di investimenti da parte di piccole, medie e grandi imprese, nello sviluppo o fabbricazione di tecnologie critiche per realizzare le transizioni verde e digitale.

L’obiettivo della misura, il cui Soggetto Gestore è Invitalia, è salvaguardare e rafforzare le catene del valore nel settore delle tecnologie digitali e nell’innovazione delle tecnologie “deep tech”, negli ambiti individuati dal Regolamento STEP (Strategic Technologies for Europe Platform), ovvero le tecnologie strategiche per l’Europa.

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Tramite l’utilizzo di mini contratti di sviluppo, come previsto dal Decreto direttoriale del 20 dicembre 2024, ogni impresa potrà ricevere fino al 55% delle spese ammissibili.

Non c’è distinzione dimensionale per le imprese possibili beneficiarie, mentre sono richiesti specifici requisiti di partecipazione. Le proponenti dovranno infatti essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese. Potranno essere residenti in Italia o fuori, a condizione che abbiano (nel secondo caso) una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di appartenenza e soprattutto, una sede sul territorio italiano.

È richiesto, inoltre, il regime di contabilità ordinaria e l’approvazione di due bilanci, così come il pieno e libero esercizio dei propri diritti.

Dall’agevolazione sono escluse le imprese non in regola con le normative cogenti e le compagini destinatarie di specifiche sanzioni interdittive, con rappresentati e management condannati, insieme a quelle che presentano cause ostative ai sensi della disciplina antimafia.

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Il Bando chiede che, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, l’impresa non abbia spostato parte dell’unità produttiva, oggetto dell’investimento, fuori dai confini italiani e, qualora vincitrice, si dovrà impegnare a non farlo, nei due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Una parte dell’intervento (100 milioni) è destinata a sostenere la realizzazione dei piani di investimento presentati da pmi. La restante andrà sempre alle piccole e medie imprese, ma anche a quelle di grandi dimensioni.

Il Bando finanzia le spese per specifici investimenti in grado di contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’UE e che favoriscono la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema attraverso lo sviluppo o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP.

 I piani di investimento dovranno riguardare tre specifici settori:

  • le tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
  • le tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
  • le biotecnologie, compresi i medicinali definii “critici”.

Gli investimenti ammissibili non potranno essere inferiori a 5 milioni di euro, senza però superare i 20. Andranno realizzati in una sola unità produttiva, nelle regioni del Mezzogiorno. E dovranno essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Potrebbe essere concessa una proroga di ulteriori 12 mesi ed è richiesto l’incremento del numero di occupati (tra cui personale qualificato). Nei piani rientrano una serie di azioni, come la creazione di una nuova unità produttiva o l’ampliamento della capacità di produzione di una già esistente.

È anche possibile riconvertire una unità produttiva esistente, diversificando la produzione o ristrutturarla, cambiando però il processo produttivo e introducendo elementi innovativi, con notevole potenziale economico.

Saranno quindi agevolate le spese per:

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  • suolo aziendale (nel limite del 10% del totale investito);
  • opere murarie (40%);
  • macchine e impianti, beni intangibili (brevetti, know how e simili).

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto e varia in base alla dimensione aziendale e copre

  • fino al 55% delle spese ammesse, per le piccole imprese;
  • fino al 45% per le medie;
  • fino al 35% per le grandi.

Gli sportelli sono aperti dal 5 febbraio 2025 e sarà possibile presentare le domande, in modalità telematica, fino alle ore 12.00 dell’8 aprile 2025.



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