Novità mini lockdown. Confesercenti: “Subito misure di sostegno”


Un mini-lockdown, scattato dalle 12,15 di venerdì e proseguito fino alle 24 dello stesso giorno. Così ha deciso la sindaca Ilaria Bugetti, in piena allerta rossa, firmando l’ordinanza di chiusura dei centri commerciali, dei negozi e delle attività produttive. Una scelta di estrema prudenza in un territorio che fa ancora i conti con l’incubo dell’alluvione del novembre 2023, dove l’acqua ha inghiottito cose e purtroppo anche vite. Un mini lockdown che Bugetti ha disposto quando l’allerta, venerdì è passata da arancione a rossa: ha scelto la massima prudenza. Scelta diversa nella vicina Firenze, ad esempio, dove l’allerta era dello stesso colore ma i negozi erano tutti apert.

L’ordinanza di ‘serrata generale’, il giorno dopo ha fatto battere i pugni a Confesercenti che chiede di “attivare immediatamente i ristori economici e/o uno sconto sulla Tari per tutte le imprese colpite dalle chiusure”. Poco più di mezza giornata di chiusura per i negozi, aggiungiamoci la serata di lavoro perso per le attività di ristorazione e i locali.

Prestito personale

Delibera veloce

 

“La chiusura forzata rappresenta un danno economico significativo per le attività commerciali già provate da un contesto difficile – dichiara Stefano Bonfanti, presidente di Confesercenti Prato – È fondamentale che il Comune e la Regione prevedano misure di sostegno concrete per compensare le perdite subite”. Confesercenti Prato sollecita in particolare “l’attivazione di ristori economici a copertura del mancato incasso delle giornate di chiusura e la riduzione della Tari per le attività che, a causa dell’ordinanza, non hanno potuto operare”. Tra le richieste sintetizzate nella nota c’è “la possibilità di accesso a eventuali fondi regionali o nazionali per le emergenze”.

Mette le mani avanti, l’associazione di categoria: “Comprendiamo la necessità di garantire la sicurezza pubblica, ma per situazioni del genere dove il contesto impone la chiusura di tutto il mondo produttivo, le imprese non possono essere lasciate sole di fronte a queste chiusure. Va previsto un meccanismo di ristoro in questi casi. Servono risposte rapide e concrete per evitare ulteriori difficoltà economiche”, conclude Bonfanti.

La richiesta dei ristori arrivata da una delle due associazioni di categoria del settore del commercio per una giornata di lavoro perso diventa alla fine la cartina di tornasole del momento di difficoltà che le imprese del terziario stanno vivendo. Non sarà certo un mini-ristoro a cambiare i conti di un’attività a fine mese. Piuttosto la richiesta va inserita nel grido d’allarme delle attività per un momento complicato. Mettiamoci pure tra i fattori anche il caro-energia, che alla fine del mese pesa sulle tasche dei commercianti (come su quelli delle famiglie). Tant’è. “Continueremo a monitorare la situazione – chiude la nota Confesercenti – e a interloquire con le istituzioni affinché vengano messe in campo misure adeguate a tutela del tessuto economico locale”.

La sindaca Bugetti già venerdì aveva spiegato la ratio che l’ha portata alla scelta di firmare l’ordinanza di chiusura: limitare gli spostamenti, ridurre ogni forma di rischio di fronte a un’allerta passata da arancione a rossa. Ieri in conferenza stampa la sindaca ha spiegato anche perché la stessa scelta non è stata presa ieri, quando ancora la Regione Toscana aveva emanato l’allerta rossa per il nostro territorio (fino alle ore 24): “Era una situazione diversa rispetto a quella di venerdì. L’allerta di oggi (ieri, ndr) è motivata dalla quantità di acqua che resta sul reticolato minore, e dal fatto che gli argini sono zuppi. Non tanto dalla quantità d’acqua prevista, dalle condizioni meteo, con possibilità di temporali autorigeneranti”.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

m. c.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta