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È possibile vendere una casa ricevuta in donazione?
Sì, ma con alcune accortezze.
La principale difficoltà riguarda la commerciabilità dell’immobile: gli acquirenti temono che gli eredi del donatore possano impugnare l’atto e reclamare la casa, soprattutto se la donazione è avvenuta senza il loro consenso.
In generale, la vendita è più semplice se:
- Sono passati 20 anni dalla donazione, senza contestazioni.
- Tutti gli eredi legittimari rinunciano formalmente a possibili rivendicazioni.
- L’acquirente accetta il rischio, magari con una polizza assicurativa.
Se nessuna di queste condizioni è soddisfatta, la vendita può risultare più complessa, ma non impossibile.
Quali sono i rischi della vendita di un immobile donato?
Vendere una casa donata può presentare ostacoli che rallentano o bloccano la trattativa.
Il principale è la possibile impugnazione della donazione da parte degli eredi legittimari, che potrebbero contestare la vendita anche anni dopo.
Uno scenario tipico?
Un venditore trova un acquirente per la sua villa ricevuta in donazione, ma i fratelli minacciano di rivalersi sulla casa. Il compratore, temendo problemi futuri, si ritira.
Per esperienza, posso assicurarti che questi casi sono più diffusi di quanto si possa pensare.
Me lo confermano gli acquirenti che, spesso scoraggiati da trattative saltate all’ultimo momento, scelgono poi di rivolgersi a me per concludere una compravendita, senza più sorprese.
Altri rischi comuni:
- Difficoltà nel trovare acquirenti: molti evitano immobili donati per paura di contenziosi.
- Problemi con il mutuo: le banche spesso non finanziano l’acquisto di case donate.
- Tempi di vendita più lunghi: senza tutele, la trattativa può bloccarsi facilmente.
Per questo è fondamentale pianificare la vendita nel modo giusto e prevenire possibili complicazioni.
Soluzioni per vendere un immobile donato senza problemi
Un cliente, prima di rivolgersi a me, aveva già provato a vendere la casa che gli era stata donata.
Gli sembrava un’operazione semplice, ma si è trovato davanti a un muro: i fratelli non volevano firmare la rinuncia e gli acquirenti si tiravano indietro per paura di problemi legali.
Dopo mesi di trattative fallite, mi ha contattato per trovare una soluzione.
Ho mediato con i suoi fratelli. Alla fine, abbiamo ottenuto la loro firma e, grazie anche a una polizza assicurativa, nel giro di poche settimane l’immobile è stato venduto senza intoppi.
Quindi sì, vendere una casa donata è possibile, a patto di avere una strategia chiara.
Ogni situazione è diversa, ma negli anni ho imparato che le soluzioni migliori sono quelle che danno sicurezza sia al venditore che all’acquirente.
Ecco alcune opzioni efficaci:
- Rinuncia all’azione di riduzione: se ci sono eredi legittimari, possono firmare un atto notarile in cui rinunciano a future contestazioni.
- Polizza assicurativa sulla donazione: copre l’acquirente da eventuali rivendicazioni degli eredi. Alcune banche la richiedono per concedere il mutuo.
- Vendita dopo 20 anni: se dalla donazione sono trascorsi almeno 20 anni senza impugnazioni, la casa diventa liberamente commerciabile.
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