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Terna, presentato Piano di Sviluppo 2025-2034 per la rete elettrica, €23 mld di investimenti per la transizione energetica entro il 2030. È è un passo fondamentale per consolidare il ruolo di Terna come attore centrale nella transizione energetica e nella realizzazione di un sistema elettrico sempre più sostenibile e decarbonizzato. Questo piano rappresenta un aumento del 10% rispetto al precedente, a dimostrazione dell’impegno costante dell’azienda nel rispondere alle sfide energetiche future. Gli interventi previsti sono essenziali per raggiungere gli obiettivi nazionali ed europei in tema di transizione energetica, indipendenza, resilienza ed efficienza del sistema elettrico.
Obiettivi del piano e previsioni future
Il Piano è stato progettato tenendo conto degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) 2024 e dal Documento di Descrizione degli Scenari 2024 Terna-Snam, il quale prevede un significativo aumento della capacità installata di fonti rinnovabili. Si stima che la capacità solare ed eolica aumenterà di oltre 65 GW entro il 2030 e di 94 GW entro il 2035, rispetto ai livelli attuali. Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, ha sottolineato che la pianificazione, l’ammodernamento e la digitalizzazione delle reti elettriche sono essenziali per gestire l’aumento della domanda di energia e l’integrazione delle fonti rinnovabili. L’obiettivo è garantire un sistema energetico affidabile, resiliente e sostenibile, in grado di rispondere a nuove esigenze come l’aumento delle richieste di connessione di impianti rinnovabili, sistemi di accumulo e Data Center.
Progetti strategici e interventi di infrastruttura
Il Piano di Sviluppo prevede una serie di progetti di grande rilevanza, tra cui il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link e il collegamento tra Sardegna, Corsica e Toscana, che permetteranno di rafforzare l’interconnessione tra le diverse zone di mercato e migliorare l’utilizzo delle fonti rinnovabili. L’aumento della capacità di scambio di energia tra le varie regioni e con l’estero è un altro degli obiettivi cruciali del Piano, che prevede un incremento significativo della capacità di trasporto tra le diverse aree del Paese e oltre i confini nazionali. L’obiettivo di Terna è di ridurre le emissioni di CO2, con una stima di riduzione di circa 2.000 kt/anno entro il 2030 e 12.100 kt/anno entro il 2040. Questo rappresenta un significativo miglioramento rispetto al piano precedente e dimostra l’impegno dell’azienda nel contribuire alla realizzazione degli obiettivi di sostenibilità.
Interventi chiave e potenziamento delle reti
Il Piano di Sviluppo 2025 ha una visione a lungo termine, che privilegia gli interventi con il massimo valore per il sistema. Sono stati identificati gli interventi chiave per aumentare la capacità di trasmissione, risolvere le congestioni locali e garantire la stabilità della rete. Tra i progetti principali figurano opere come l’elettrodotto Bolano-Annunziata, che aumenterà la capacità di interconnessione tra Sicilia e Calabria, e il collegamento a 380 kV Colunga-Calenzano, che migliorerà la capacità di scambio tra Nord e Centro-Nord.
Entro il 2034, sono previsti altri interventi, tra cui il Milano-Montalto, un elettrodotto in corrente continua con una capacità di 2.100 MW che collegherà Lazio e Lombardia, e la Dorsale Adriatica, che rafforzerà la capacità di scambio lungo il corridoio adriatico. Inoltre, è previsto il potenziamento delle infrastrutture intrazonali, che faciliteranno lo scambio di energia all’interno delle stesse aree di mercato.
Oltre a questi interventi infrastrutturali, Terna ha messo in campo un approccio innovativo per affrontare la crescente domanda di connessione alla rete. A seguito dell’approvazione del Decreto-legge Sicurezza Energetica, l’azienda ha adottato un nuovo processo di programmazione territoriale che garantisce efficienza nella realizzazione delle opere necessarie per integrare le nuove risorse. Questo processo include la gestione delle richieste di connessione da parte di impianti rinnovabili, Data Center e impianti di accumulo, che sono in costante aumento.
L’Italia come nodo energetico Europeo
L’Italia, grazie alla sua posizione geografica strategica, diventa un nodo centrale nel sistema elettrico europeo e mediterraneo. Il Piano di Sviluppo 2025 conferma e potenzia gli interventi di interconnessione con l’estero, che rappresentano una risorsa fondamentale per garantire sicurezza, sostenibilità ed efficienza energetica. Tra i principali progetti internazionali vi sono il Sa.Co.I.3, che potenzierà l’interconnessione tra Sardegna, Corsica e Toscana, e l’ELMED, una nuova interconnessione tra Italia e Tunisia, parte integrante del Piano Mattei per l’Africa.
Innovazione nella programmazione territoriale
Nel Piano di Sviluppo 2025 è anche inclusa la creazione di un nuovo modello di Programmazione Territoriale Efficiente, che mira a rendere più efficiente il processo di connessione alla rete, riducendo le congestioni amministrative e i costi infrastrutturali. Terna ha adottato l’approccio delle “microzone”, che consente di studiare soluzioni di connessione più mirate e flessibili, rispondendo così alle esigenze di sviluppo delle fonti rinnovabili e ottimizzando l’utilizzo delle risorse.
Infine, per rendere ancora più accessibili e fruibili le informazioni relative al Piano di Sviluppo 2025, Terna ha aggiornato la propria app, che consente agli utenti di consultare i progetti in corso e le previsioni future, esplorando le principali aree tematiche attraverso mappe interattive e contenuti multimediali.
In sintesi, il Piano di Sviluppo 2025 di Terna rappresenta un passo fondamentale per modernizzare e rendere più resiliente la rete elettrica nazionale, assicurando al contempo la realizzazione degli obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità, grazie a una pianificazione efficiente e a interventi infrastrutturali strategici.
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