Stelle del passato – Alcuni dei migliori talenti della Lazio


Domenica pomeriggio, la partita tra Bologna e Lazio sarà una delle più importanti della giornata di campionato. In palio c’è la possibilità di rimanere agganciati al treno della Champions League. I biancocelesti, nel corso della loro storia, hanno avuto a disposizione giocatori formidabili, alcuni sono rimasti nella storia del calcio. Ecco alcune stelle del passato che hanno vestito la maglia della Lazio.

Stelle del passato Lazio: Angelo “Tyson” Peruzzi

Nel 2000, la Lazio, fresca di scudetto, riuscì ad assicurarsi uno dei portieri italiani più forti in circolazione. Angelo Peruzzi passò ben 7 stagioni con la maglia biancoceleste, dopo una lunga e vittoriosa esperienza alla Juventus. Anche alla Lazio riuscì a togliersi diverse soddisfazioni, prima di ritirarsi.

Il portiere italiano, soprannominato Tyson per la sua stazza imponente, dava il meglio di sé nelle uscite basse. Tuttavia, parliamo di un talento in grado di esprimersi molto bene in tutti i fondamentali necessari per ricoprire quel ruolo. La sua prima partita in biancoceleste portò subito ad un trofeo: la Supercoppa Italiana vinta contro l’Inter per 4-3. Fin da subito, Peruzzi si prese le chiavi della porta laziale.

Angelo Peruzzi (© Serie A)

Dopo qualche stagione, si tolse anche la soddisfazione di vincere la Coppa Italia da protagonista, nel 2004. La sua Lazio sconfisse nel doppio scontro la Juventus. Proprio in quell’estate, a causa di una grave crisi finanziaria che colpì il club a partire dagli anni precedenti, fu il primo giocatore della rosa ad accettare una netta diminuzione dello stipendio.

Al termine della stagione 2006/2007 si ritirò dal calcio giocato. Chiuse la sua esperienza in biancoceleste dopo 226 partite, 242 gol subiti e 75 clean sheets.

Jaap Stam

Il roccioso difensore olandese giocò 3 stagioni con la maglia biancoceleste, dal 2001 al 2004. In questo periodo, dopo aver inizialmente condiviso il reparto con Alessandro Nesta, Jaap Stam divenne rapidamente il pilastro difensivo della difesa laziale. Tuttavia, il suo adattamento al calcio italiano non fu dei più semplici.

Arrivato sotto la gestione di Dino Zoff, riuscì subito a conquistarsi una maglia da titolare per le prime uscite stagionali. Tuttavia, dal punto di vista fisico, apparse in leggera difficoltà. La squalifica di 4 mesi a causa della positività al nandrolone complicò ulteriormente la situazione. Tornato per il rush finale della stagione, riprese regolarmente il suo posto e segnò anche il suo primo gol in Serie A in un pirotecnico 5-4 casalingo contro l’Hellas Verona.

Jaap Stam

Jaap Stam (© S.S. Lazio)

Giocò altre due ottime stagioni, culminate con la conquista della Coppa Italia 2003/2004 da protagonista. Al termine di quell’annata, complice la crisi finanziaria del club, venne ceduto al Milan. Nei suoi 3 anni alla Lazio disputò 94 presenze, segnando 4 gol e mettendo a referto anche 1 assist.

Pavel Nedved, la furia ceca

Uno dei principali protagonisti dei successi della Lazio tra fine anni ’90 e inizio anni 2000. Pavel Nedved, giunto nella capitale nell’estate del 1996 dallo Sparta Praga, giocò 5 stagioni con la maglia biancoceleste. La sua duttilità e la sua propensione al sacrificio furono le doti a lui maggiormente attribuite. Quelle che gli permisero di diventare un giocatore molto duttile, in grado di ricoprire ottimamente entrambe le fasce, oltre al ruolo di centrocampista offensivo.

Addirittura, grazie alla sua attitudine nel voler a tutti i costi imparare a calciare anche con il destro, diventò molto abile con entrambi i piedi. Il suo impatto con la nuova realtà fu subito positivo con 10 gol in 38 presenze complessive alla sua prima stagione italiana. Nell’annata successiva arrivò il primo trionfo in maglia biancoceleste. La squadra vinse la Coppa Italia a discapito del Milan.

Pavel Nedved

Pavel Nedved (© S.S. Lazio)

L’annata 1998/1999 vide invece la Lazio conquistare la Coppa delle Coppe vincendo 2-1 contro il Maiorca, grazie al gol decisivo dello stesso Nedved. Nel 1999/2000, invece, i trofei furono addirittura 3. La stagione cominciò con la prestigiosa vittoria in Supercoppa Uefa ai danni dei campioni d’Europa del Manchester United e si concluse con il double: scudetto e Coppa Italia. In quest’ultima, Nedved realizzò uno dei due gol con cui i biancocelesti sconfissero 2-1 l’Inter nella finale di andata.

Nel 2001, passato dalla Lazio alla Juventus, iniziò un’avventura che lo portò addirittura a vincere il Pallone d’Oro nel 2003. Chiuse la sua esperienza nella capitale con 208 presenze, 51 gol e 29 assist.

Silvio Piola, bomber iconico del passato della Lazio

Uno degli attaccanti più forti nella storia del calcio italiano ha passato una gran parte della sua carriera proprio qui. L’indimenticabile Silvio Piola giocò per la Lazio dal 1934 al 1943, affermandosi come un vero e proprio bomber da area di rigore. Durante quel periodo non vinse nessun trofeo di squadra, ma si aggiudicò per due volte il titolo di capocannoniere della Serie A.

Oltre alle sue doti di goleador, Silvio Piola rivoluzionò quella che era in quegli anni la visione dell’attaccante classico. Il suo modo di giocare, costantemente spalle alla porta, per seguire al meglio l’azione e farsi trovare pronto, divenne negli anni un’abitudine. La sua media realizzativa con la maglia biancoceleste fu molto alta. Spesso e volentieri arrivò a superare i 20 gol stagionali, in un calcio dove le partite erano molte di meno rispetto a quelle di oggi.

Silvio Piola

Silvio Piola (© S.S. Lazio)

La prima stagione da capocannoniere di Piola fu la 1936/1937. In quell’annata, l’attaccante italiano chiuse con 21 gol in 28 presenze nel solo campionato italiano. L’altra, invece, la portò a termine nel 1942/1943, l’ultima con la maglia della Lazio. Segnò lo stesso numero di reti di 6 anni prima, ma totalizzando 6 presenze in meno. Chiuse quindi quel campionato con la media di quasi 1 gol a partita.

L’esperienza biancoceleste di Silvio Piola si concluse dopo 243 presenze e 159 gol. Solo Ciro Immobile, in tempi recenti, riuscì a superarlo come numero di gol con la maglia della Lazio.

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