L’Assemblea legislativa respinge mozione contro droghe leggere – L’Assemblea informa

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L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha respinto con dieci voti contrari (Pd, M5S, Avs) e otto a favore (FdI, Lega, FI, Tp-Uc) la mozione di Laura Pernazza, Andrea Romizi (FI), Paola Agabiti (FdI), Enrico Melasecche (Lega), Eleonora Pace (FdI) e Donatella Tesei (Lega) sulle “iniziative urgenti di contrasto alle droghe e alle dipendenze, con particolare riferimento alle cosiddette ‘droghe leggere’ quali potenziale via di accesso alle sostanze più pesanti”.
    Illustrando l’atto di indirizzo prima del voto, Pernazza ha spiegato – riferisce una nota della Regione – che esso mira a “predisporre un costante monitoraggio del fenomeno delle droghe e delle dipendenze, in collaborazione con le Autorità competenti, al fine di aggiornare e migliorare gli interventi su base territoriale. Elaborare un piano regionale di intervento, in sinergia con le forze dell’ordine, il sistema sanitario, le comunità di recupero, i comuni, le province e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado mirato alla prevenzione e al contrasto dell’uso di droghe, includendo specifiche azioni per combattere il consumo di droghe leggere quale via d’accesso alle sostanze più pesanti. Istituire tavoli tecnici e consultivi con esperti del settore, istituzioni locali e rappresentanti delle associazioni, per definire strategie efficaci, condivise e monitorabili nel tempo”.
    Gli obiettivi sono oltre quelli di “promuovere il potenziamento di campagne di informazione ed educazione rivolte a tutte le fasce d’età, in particolare ai giovani e alle scuole, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti rafforzando ed integrando iniziative già avviate con successo come ad esempio quelle organizzate da Provincia di Terni e Comunità Incontro con ‘Un Calcio alla Droga’. Rifinanziare la ‘Giornata regionale contro la droga’, garantendo la continuità e l’efficacia delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione previste dalla legge regionale approvata nella scorsa legislatura. Allocare risorse adeguate per rafforzare i servizi di prevenzione, assistenza e riabilitazione, specie nelle aree più colpite dal fenomeno.
    Sollecitare la collaborazione di tutte le amministrazioni pubbliche, gli enti e le associazioni operanti sul territorio regionale, affinché si crei una rete di contrasto capillare e integrata contro l’uso e il traffico di sostanze stupefacenti.
    Coordinare le azioni regionali con quelle nazionali, sfruttando al meglio le risorse stanziate dal Governo per la lotta alle droghe, al fine di implementare e ottimizzare gli interventi sul territorio”.
    “Risulta urgente – ha sottolineato Laura Pernazza – intervenire a livello regionale per contrastare il fenomeno della droga e delle dipendenze, attraverso misure di prevenzione, educazione, assistenza e riabilitazione. Un approccio multidisciplinare e coordinato, che coinvolga istituzioni, enti locali, forze dell’ordine, operatori sanitari, associazioni del territorio e soprattutto le scuole di ogni ordine e grado è indispensabile per fronteggiare efficacemente il problema. Il coinvolgimento attivo del Consiglio regionale è fondamentale per definire e attuare strategie integrate, capaci di rispondere alle criticità emerse dagli studi e dalle esperienze sul campo. Il fenomeno dell’uso e dell’abuso di sostanze stupefacenti, incluse quelle ritenute ‘leggere’, comporta rilevanti costi sociali e sanitari per l’intera collettività oltre che noti problemi per i consumatori. La Regione può svolgere un ruolo chiave nell’implementazione di piani di contrasto e di prevenzione”.

 

Michelini, destra sensibile a fasi alterne su fragilità

Per consigliera Pd ‘grande incoerenza’

“Una destra sensibile a fasi alterne a dipendenze e fragilità, porta in Aula una mozione per chiedere iniziative urgenti contro le droghe leggere, ma vota contro la mozione che abbiamo approvato la scorsa seduta del Consiglio per interventi sulla salute mentale dei giovani, per contrastarne il disagio che può portare non solo a disturbi depressivi o alimentari, ma incentivare l’uso delle droghe e l’abuso di alcol”: a dirlo è la consigliera regionale del Pd Letizia Michelini. Sottolineando “la grande incoerenza della destra umbra, che ricorda le fragilità e dipendenze solo in maniera strumentale, a seconda delle convenienze politiche del momento”. “Ricordiamo – spiega Michelini – i tanti impegni spot della destra nella scorsa legislatura, le ‘giornate’ di celebrazione istituite e a cui sono seguiti impegni solo di facciata. Se la destra vorrà davvero andare oltre la campagna elettorale dovrà superare un atteggiamento tartufesco e affrontare con serietà e senza retropensieri la discussione, costruendo insieme a noi soluzioni condivise”.

 Nel suo intervento – prosegue il comunicato della Regione – Fabrizio Ricci (Avs) ha affermato che “le dipendenze da sostanze e da comportamenti compulsivi rappresentano un problema complesso. Però la mozione si fonda sulla ‘teoria del passaggio’, che risale agli anni ‘70 del 1900. Una teoria ampiamente smentita dalla comunità scientifica. Non risulta dunque esistere un legame causale tra le droghe leggere e quelle pesanti: il consumo di cannabis non è determinante per il passaggio a droghe pesanti mentre i dati Istat ci dicono che è il contesto sociale che mette i giovani a rischio di sviluppo di dipendenze da droghe pesanti. Nel testo non ci sono temi cruciali come il gioco d’azzardo patologico, gli alcolici e gli psicofarmaci. In Italia l’alcol è la prima causa di morte per i giovani sotto i 24 anni, risultando quindi molto più grave dell’utilizzo dei cannabinoidi”. “Serve la legalizzazione della cannabis – ha aggiuto Ricci – una regolamentazione rigida del mercato da parte dello Stato, per spezzare il monopolio della criminalità. In Europa ci sono esempi in cui queste scelte hanno comportato benefici sociali, per la salute e per la sicurezza pubblica. Anche Stati che avevano scelto altre strade oggi si stanno orientando alla ‘riduzione del danno’, una direzione che non è quella indicata dalla mozione. Avs voterà quindi contro questo testo”. Per Luca Simonetti (M5S), “serve attenzione verso il mondo delle dipendenze. La riduzione del danno interviene per evitare che anche un singolo errore possa avere una conseguenza fatale sulla vita di una persona. Dal Sert di Terni è stato recentemente lanciato l’allarme per la grande diffusione di cocaina e crack in città. Ogni popolo ha la sua droga sociale. Non possiamo fingere che l’alcol, una sostanza che in dieci anni ha causato oltre 400 mila morti, non sia una droga. Dobbiamo mettere al centro del nuovo Piano sanitario il contrasto alle dipendenze, un settore in cui lavorano operatori che affrontano situazioni critiche. Questa mozione non può essere votata da noi”. “Noi ci occupiamo sempre di questi argomenti – ha sottolineato Eleonora Pace (FdI) – tanto da aver voluto la legge regionale contro la droga. La presidente Proietti ha fatto una delle sue prime uscite proprio alla Comunità Incontro. Ci siamo stati molto spesso anche noi ed abbiamo visto quanti ragazzi si trovano lì proprio per aver iniziato con droghe leggere. Anzi la Terza commissione dovrebbe fare un sopralluogo in quella Comunità, per ascoltare quelle voci. La mozione chiede di monitorare, di predisporre interventi, di fare educazione per i più giovani, di rifinanziare la giornata regionale contro la droga. Spero che la maggioranza potrà votare questo atto per dare un segnale alle nuove generazioni. Chi è davvero contrario all’utilizzo anche delle droghe leggere può dimostrarlo votando questo atto, che non è affatto strumentale”. L’assessore Thomas De Luca ha ricordaro di avere “partecipato attivamente ai lavori della legge cha ha istituito la Giornata regionale contro la droga. Come allora – ha detto – ribadisco che il mondo si cambia con l’esempio e non con le opinioni. Facemmo inserire un emendamento affinché fossero organizzati test antidroga volontari per amministratori comunali, provinciali e regionali. Quindi oltre a finanziare la legge, bisognerebbe capire perché questi test non sono mai stati organizzati. Personalmente ho rispettato l’impegno, facendo i test in modo volontario e pubblicandone i risultati”. “Sono fortemente convinta di quanto affermato da De Luca”, ha detto Laura Pernazza (FI). “La nuova maggioranza – ha osservato – potrà organizzare i test per gli amministratori, se lo riterrà opportuno. Ben vengano questi test quindi, anche per dare un segnale ai giovani. Negli anni in cui ho visitato la Comunità Incontro non mi è mai successo di parlare con qualche ragazzo che non fosse passato dalle droghe leggere a quelle pesanti. La situazione poi oggi si è deteriorata con l’aggravante del disagio psichiatrico, che rende il recupero ancora più complesso. La presenza di altri tipi di dipendenza non toglie forza e attualità alla mozione che discutiamo oggi. Ricordo che anche la presidente Proietti si è espressa chiaramente sull’argomento. Peraltro, se la maggioranza vuole richiamare l’attenzione su altri tipi di dipendenza può farlo con appositi atti di indirizzo”. Enrico Melasecche (Lega) ha affermato: “Voteremo convintamente questa mozione. Sarebbe stato interessante ascoltare l’opinione della presidente Proietti sull’argomento. Rispetto alle droghe leggere, è una certezza che alcuni pezzi del Campo largo sono a favore. Quindi i test anti droga andrebbero fatti immediatamente. Alcune dichiarazioni sembrano volte ad utilizzare il consumo sereno delle droghe leggere. Inutile demonizzare l’alcol e la produzione di vino, quando sono gli eccessi a danneggiare la salute”. Per Nilo Arcudi (Tp – Uc), “ad oggi in Italia lo spaccio di droghe leggere è reato, a differenza di quanto avviene per gli alcolici. Nel rispetto delle norme nazionali voteremo anche noi la mozione”. Simona Meloni (assessore) ha detto: “Non siamo a favore delle droghe leggere e siamo consapevoli della loro pericolosità, anche se esse non portano direttamente all’utilizzo di quelle pesanti. Oltre alle giornate regionali servono atti amministrativi che consentano di intervenire sui comportamenti e sulle dipendenze, che nel post-covid si sono accentuate. Servono interventi di prevenzione e di recupero verso giovani e famiglie”. 

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