Eurodeputati: UE rispetti standard sociali e del lavoro

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Mercoledì 12 marzo, il Parlamento Europeo ha adottato due risoluzioni in cui si delineano le priorità europee per il prossimo ciclo di coordinamento economico e sociale tra gli Stati membri.

La preoccupazione per la crescita economica lenta e per il l fatto che all’orizzonte si profilano tempi economici turbolenti, ha portato il Parlamento a chiedere agli Stati membri di ridurre i deficit pubblici eccessivi e a metterli inoltre in guardia contro l’aumento dei prezzi delle case. A tali preoccupazioni risponde la Risoluzione sul Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche (A10-0022/2025), preparata dal deputato Fernando Navarrete Rojas (PPE, ES) e adottata con 469 voti a favore, 162 voti contrari e 54 astensioni. Per la prima volta, gli eurodeputati hanno esaminato l’attuazione dell’architettura di governance economica dell’UE dopo la sua revisione nel 2024. Essi affermano che gli Stati membri dovrebbero fare di più per applicare le raccomandazioni loro fornite e che non stanno consultando sufficientemente i loro organi di controllo fiscale nazionali e che la Commissione dovrebbe migliorare le sue analisi di sostenibilità del debito per ogni Stato membro; poiché sono fondamentali per il corretto funzionamento del processo di governance economica. Questa iniziativa mira a rafforzare la competitività industriale dell’Unione, garantendo al contempo il rispetto degli standard sociali e del lavoro e sottolinea l’importanza di bilanciare lo sviluppo economico con la tutela dei diritti dei lavoratori e la coesione sociale.

La Risoluzione sulle priorità occupazionali e sociali (A10-0023/2025) è stata invece preparata dalla deputata Maravillas Abadía Jover (PPE, ES) ed approvata con 351 voti favorevoli, 260 voti contrari e 70 astensioni. In essa, i deputati sottolineano l’importanza di ridurre gli oneri amministrativi per le aziende, salvaguardando al contempo gli standard sociali e del lavoro. Ritengono che un migliore supporto alle piccole e medie imprese (PMI) possa portare a maggiore innovazione e posti di lavoro di migliore qualità e che le imprese più forti possano promuovere opportunità di lavoro di qualità e l’economia circolare. La relazione afferma che le politiche fiscali nell’ambito del semestre europeo devono garantire che gli investimenti siano in linea con la crescita sostenibile e il pilastro europeo dei diritti sociali (EPSR), in particolare per quanto riguarda alloggi a prezzi accessibili, assistenza sanitaria e istruzione. Inoltre, i deputati invitano la Commissione a implementare l’EPSR e accolgono con favore l’imminente piano d’azione per promuovere il progresso sociale. Per affrontare la carenza di manodopera, sottolineano la necessità di investimenti in istruzione e formazione. Chiedono inoltre che si venga data maggiore attenzione allo sviluppo delle competenze nella forza lavoro. La relazione sottolinea l’importanza delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, e invita la Commissione a proporre misure sull’uso dell’IA sul posto di lavoro. Per quanto riguarda gli alloggi a prezzi accessibili, i deputati chiedono misure per promuovere gli investimenti in edilizia abitativa.

I punti fondamentali su cui si concentrano le Risoluzioni sono:

  • Necessità di aumentare gli investimenti pubblici e privati;
  • Miglioramento della competitività e dell’imprenditorialità;
  • Rafforzamento del consolidamento fiscale;
  • Necessità di assicurare un accesso sicuro alle materie prime critiche, essenziali per la transizione ecologica, e di pensare a strategie efficaci per ridistribuire, trasferire e rilocalizzare le industrie in Europa, specialmente in settori strategici come l’energia solare ed eolica, le pompe di calore e le batterie;
  • Istituzione di un Fondo europeo per la sovranità per evitare la frammentazione delle diverse strategie nazionali e garantire una risposta coesa alle sfide attuali, rafforzando l’autonomia strategica dell’UE e sostenendo le transizioni verde e digitale, integrandosi nel bilancio pluriennale dell’Unione e mobilitando investimenti privati;
  • Rafforzamento delle norme sugli aiuti di Stato e concorrenza globale attraverso una soluzione europea condivisa e una maggiore semplificazione di esse, a consentire una flessibilità mirata, temporanea e proporzionata, in linea con gli obiettivi politici dell’UE;
  • Incremento della qualità dei servizi professionali per preservare il modello sociale europeo, attraverso un maggiore equilibrio nei quadri normativi nazionali, al fine di garantire la competitività e salvaguardare l’interesse pubblico, proponendo una regolamentazione proporzionata, non discriminatoria e trasparente;

Le risoluzioni del Parlamento Europeo rappresentano un passo significativo verso una strategia industriale che coniughi competitività economica e rispetto degli standard sociali e del lavoro. Attraverso misure mirate, l’UE punta a rafforzare la propria autonomia strategica, promuovere l’innovazione e garantire condizioni di lavoro dignitose, assicurando una crescita sostenibile e inclusiva per tutti i cittadini europei.

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