Comprendere il divario retributivo di genere: definizione, fatti e cause | Tematiche

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Anche se il principio della “parità delle retribuzioni per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore” venne introdotto nel Trattato di Roma nel 1957, il cosiddetto “divario retributivo” persiste – con miglioramenti marginali raggiunti negli ultimi anni.

Cos’è il divario retributivo di genere e come viene calcolato?

Il divario retributivo di genere rappresenta la differenza tra la media delle retribuzioni orarie lorde tra donne e uomini. È calcolato sulle retribuzioni pagate direttamente agli impiegati prima della deduzione delle tasse sul reddito e dei contributi previdenziali.

Ci possono essere molteplici motivi per l’esistenza del divario salariale di genere. Alcuni potrebbero essere legati al livello di istruzione, all’esperienza lavorativa o al lavoro part-time. Ci sono più donne che uomini in alcuni settori economici dove i salari medi sono più bassi. Un’altra ragione potrebbe essere che gli uomini occupano spesso posizioni meglio retribuite rispetto alle donne nello stesso settore.

Il divario retributivo di genere, statistiche per Paese nell’UE

Nel 2023 il divario retributivo medio di genere nell’UE è stato del del 12%. (Calcolato su imprese con 10 o più dipendenti).

In tutta l’UE, il divario retributivo varia notevolmente, le discrepanze più alte sono state rilevate nei seguenti paesi: Lettonia (19%), Austria (18,3%), Repubblica Ceca (18%), Ungheria (17,8%) e Germania (17,6). Il Lussemburgo ha colmato il divario di genere nelle retribuzioni. Altri paesi con divari salariali di genere ridotti nel 2023 sono: Belgio (0,7%), Italia (2,2%), Romania (3,8%), Malta (5,1%) e Slovenia (5,4%).

Nell’Unione europea il . Nel 2021 le discrepanze più alte sono state registrate in: Estonia (20,5%), Austria (18,8%), Germania (17,6%), Ungheria (17,3%) e Slovacchia (16,6). Il Lussemburgo ha colmato il divario retributivo di genere. Altri paesi con divari retributivi di genere inferiori nel 2021 sono: Romania (3,6%), Slovenia (3,8%), Polonia (4,5%), Italia (5,0%) e Belgio (5,0%).

Scoprite di più riguardo all’azione del Parlamento europeo per la parità di genere

Il divario salariale di genere aumenta con l’età : potrebbe aumentare a causa delle interruzioni di carriera delle donne, anche se questi modelli variano da paese a paese. Differisce anche a seconda del settore e nel 2023 era più alto nel settore privato che in quello pubblico nella maggior parte dei paesi dell’UE.

Le cause del divario retributivo di genere

Lavoro part time per il 28% delle donne

In media, le donne svolgono più ore di lavoro non retribuito,  per esempio prendendosi cura dei bambini o badando ai lavori domestici.

Tutto ciò implica una minore disponibilità di tempo per il lavoro retribuito: stando ai dati raccolti nel 2022 quasi un terzo delle donne (30%) lavora part-time, mentre solo l’8% degli uomini lavora part-time. Quando si tengono in considerazione sia il lavoro non retribuito che quello pagato, inoltre, risulta che le donne lavorano più ore a settimana degli uomini.

Un terzo delle donne ha avuto un’interruzione del lavoro per la cura dei figli

Sebbene nell’UE più donne che uomini completino il ciclo di istruzione superiore, le stesso sono meno rappresentate sul mercato del lavoro.

Le donne sono inoltre più propense ad avere interruzioni di carriera: nel 2018, un terzo delle donne occupate nell’UE ha subito un’interruzione del lavoro per motivi di custodia dei figli, rispetto all’1,3% degli uomini. Alcune scelte di carriera delle lavoratrici sono influenzate dalla cura e dalle responsabilità familiari.

Più donne nei settori a bassa retribuzione

Circa un quarto del divario retributivo di genere totale, può essere spiegato con una sovra-rappresentanza di donne in settori relativamente a basso salario come l’assistenza, la sanità e l’istruzione.

Circa 3 donne su 10 nell’UE lavorano nel settore dell’istruzione , della sanità e del sociale, settori tradizionalmente a bassa retribuzione, mentre solo l’8% degli uomini è impiegato in questi settori . D’altro canto, quasi un terzo degli uomini è impiegato nei settori della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, settori a retribuzione più elevata.

Meno dirigenti donne e meno pagate

Un altro motivo del divario retributivo di genere è che le donne sono spesso sottorappresentate nelle posizioni più remunerative delle aziende. Ad esempio, nel 2021, le donne ricoprivano in media il 34,7% delle posizioni dirigenziali nell’UE. Se guardiamo al divario tra le diverse professioni, le donne manager sono le più svantaggiate: guadagnano il 23% in meno all’ora rispetto agli uomini manager.

Colmare il divario: i benefici

La riduzione del divario retributivo di genere crea una maggiore uguaglianza di genere, riducendo la povertà e stimolando l’economia.

Aumenterebbe la base imponibile e alleggerirebbe parte dell’onere gravante sui sistemi previdenziali. Le valutazioni  indicano che la riduzione di un punto percentuale del divario retributivo di genere comporterebbe un aumento del prodotto interno lordo dello 0,1%.



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