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AGI – La compagnia aerea italiana ITA Airways potrebbe riprendere i voli diretti tra Roma e l’aeroporto internazionale di Bengasi-Benina in Libia a partire da giugno. La notizia è stata resa nota in seguito all’incontro avvenuto il 10 marzo tra Belgassem Haftar, direttore generale del Fondo per la ricostruzione della Libia, e una delegazione italiana presso l’aeroporto di Bengasi-Benina. Del gruppo facevano parte l’ambasciatore italiano a Tripoli, Gianluca Alberini, il console generale a Bengasi, Francesco Saverio De Luigi, il presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), Pierluigi Di Palma, la direttrice dei servizi commerciali dell’ENAV, Cristiana Cafiero, il direttore di ITA Airways, Francesco Presicce, Alessandro Giulivi di Elitaliana, e il presidente del consorzio Aeneas, Elio Franci.
“La cooperazione tra Libia e Italia sta procedendo rapidamente e nel 2025 verrà annunciato ufficialmente il Forum italo-libico per lo sviluppo e la ricostruzione, a cui parteciperanno numerose aziende italiane”, ha affermato Haftar. “Questa visita a Bengasi, città della sicurezza, è particolarmente significativa, soprattutto perché segue subito dopo il nostro viaggio a Roma e l’incontro con il Ministro degli Esteri italiano”, ha sottolineato Haftar, ricevuto il 5 marzo alla Farnesina dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. “Gli incontri tra le controparti italiana e libica dimostrano la forza delle relazioni tra i nostri Paesi. Anche la vostra presenza oggi all’aeroporto di Benina è un segnale importante, in quanto può aprire nuovi orizzonti per sviluppare ulteriormente e rafforzare le relazioni reciproche”, ha aggiunto.
Haftar ha sottolineato l’importanza dell’aeroporto di Benina nei piani del Fondo per lo sviluppo e la ricostruzione. “L’aeroporto è uno degli obiettivi prioritari del Fondo, che intende rinnovarlo e modernizzarlo secondo i più elevati standard internazionali. Stiamo lavorando per superare tutti gli ostacoli che hanno finora impedito il ritorno dei voli diretti e faremo del nostro meglio per garantire che i collegamenti tra Roma e Bengasi possano riprendere il prima possibile. Sosteniamo tutti gli sforzi per ripristinare questo collegamento aereo, che consideriamo fondamentale, sia dal punto di vista strategico che economico. Ci auguriamo che ciò avvenga il prima possibile, magari anche nei prossimi mesi”, ha sottolineato.
L’Ambasciata d’Italia in Libia ha confermato che la delegazione italiana “ha visitato il nuovo terminal dell’aeroporto di Benina, dove un team di esperti dell’ENAC ha verificato i progressi compiuti nell’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali agli standard internazionali”. L’ENAC ha poi sottolineato che la visita “ha consolidato il percorso di cooperazione avviato mesi fa, evidenziando la ferma volontà politica, istituzionale e imprenditoriale di riattivare i collegamenti aerei diretti tra i due Paesi, anche da e per l’aeroporto internazionale di Bengasi, dopo quello di Tripoli”.
Il Presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma ha commentato l’incontro con Haftar: “Lo ringrazio per l’importante e proficuo confronto di ieri, che realizza gli impegni presi lo scorso dicembre in sede di ENAC, consentendo l’attivazione, a partire dal prossimo giugno, del primo volo Roma-Bengasi, che si aggiunge ai collegamenti diretti già operati da ITA Airways e Medsky Airways. “Si tratta di un’ulteriore conferma del ruolo chiave del trasporto aereo come strumento per collegare i popoli e favorire reciproche opportunità di crescita economica e commerciale, ma soprattutto per rafforzare il legame di amicizia tra i due Paesi”. Haftar ritiene che il ritorno dei voli diretti tra Bengasi e l’Italia, nonché la ripresa delle attività delle aziende italiane in Libia, siano un passaggio fondamentale per il successo della cooperazione bilaterale. La fase di ricostruzione, guidata dal Fondo per lo sviluppo e la ricostruzione, riguarda diversi settori strategici, tra cui l’edilizia residenziale, le infrastrutture e i progetti sanitari. “La ripresa dell’attività imprenditoriale italiana sarà cruciale per la ripresa delle nostre relazioni economiche e per la crescita del settore privato”, ha concluso il direttore generale del Fondo libico.
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