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Oltre 37.400 nel 2024 le nuove partite ivain Veneto, dato in linea con il 2023, quasi 124.600 le assunzioni di lavoratori cosiddetti “somministrati”, ossia -2,4 per cento rispetto al2023, e poco meno di 23.800 le attivazioni di contratti a progetto e co.co.co rispetto alle oltre 62mila dell’anno precedente, probabilmente a causa della riforma del lavoro sportivo, introdotta a luglio 2023, che ha portato molti lavoratori sportivi a diventare collaboratori occasionali. Sono gli ultimi dati – i pochi finora disponibili per il 2024 –, che fotografano il trend dei lavori indipendenti e “atipici”, i cui lavoratori sono rappresentati da FeLSA Cisl Veneto, categoria oggi al suo 4° Congresso regionale a Teolo (Padova). Una federazione che conta in Veneto 4394 iscritti (dati dicembre 2024) e rappresenta e tutela, appunto, i lavoratori somministrati (ossia dipendenti di un’agenzia per il lavoro ma impiegati presso un’altra azienda), i collaboratori a vario titolo (come i “co.co.co”, i contratti a progetto, etc), quelli autonomi con partita Iva, gli “occasionali”,…
«È un universo variegato e complesso nelle sue articolazioni, che chiede conurgenza di porre in campo tutele idonee e mirate e un “riordino” normativo globale che tarda ad arrivare. Lavoratori che al Veneto portanocompetenze e producono economia e PIL, a cui come sindacato siamo chiamati a garantire maggior riconoscimento e tutela». Così Giovanni Battista Possamai, oggi riconfermato dall’Assemblea dei delegati e delle delegate segretario generale di FeLSA Cisl Veneto per i prossimi quattro anni. Accanto a lui resta in Segreteria Andrea Padoan, di Rovigo, con il ruolo di segretario generale aggiunto, ed entra Chiara Abbati di Verona.
Vicentino, classe 1992, laureato in Giurisprudenza, Giovanni Possamai ha lavorato come operatore nella cooperazione, in organizzazioni internazionali e in progetti di accoglienza di persone richiedenti asilo. Nel 2018, perfezionata la propria formazione con un master in “Immigrazione. Migrazioni e trasformazioni sociali”, entra in Cisl Vicenza come operatore dell’Ufficio vertenze. Nel 2019 comincia la propria attività a livello provinciale all’interno di FeLSA e nel 2021 è eletto segretario generale regionale della categoria, della quale da gennaio 2024 è anche nella Segreteria nazionale.
«La nostra categoria si è consolidata in misura rilevante negli ultimi anni, ma le sfide rimangono molteplici e complesse – dice ancora Possamai –, e in buona parte sono connesse alla necessità di ripensare gli schemi del mondo del lavoro. Che, se da un lato si confronta con una richiesta imprescindibile di flessibilità da parte del sistema economico, dall’altra fa i conti con un’evoluzione della concezione stessa del lavoro». «Tra le priorità garantire continuità occupazionale ai lavoratori somministrati, che pagano spesso il prezzo più salato nelle congiunture economiche meno favorevoli come l’attuale, basti pensare ai tanti già espulsi dalle aziende venete in ridimensionamento. Lavoratori che costituiscono una parte fondamentale della forza lavoro per molte aziende dei settori di punta della nostra regione:dalla meccanica all’occhialeria, passando per chimica, concia e logistica,turismo e servizi sociosanitari». «E vogliamo dare piena dignità e tutela ai tanti che, in pressoché tutti i settori produttivi, hanno contratti precari di collaborazione – prosegue ancora – e spesso rappresentano un ambito d’avanguardia: sono ad esempio gli addetti alla preparazione, l’acquisto e la consegna della spesa a domicilio tramite piattaforme digitali, ossia gli shopper e i più noti rider. Come pure continueremo a stare al fianco dei numerosi lavoratori autonomi con partita Iva sostenendo la proposta di legge del Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), elaborata puregrazie al contributo decisivo di FeLSA, che mira a garantire l’accesso al welfare anche a loro».
«È fondamentale comprendere le ragioni dei profondi cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e nella società: solo così sapremo interpretarli e adeguare con efficacia la nostra capacità di esercitare rappresentanza. Cisl, insieme a FeLSA, vuole essere in questo protagonista» evidenzia il segretario generale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini, intervenuto nel corso dei lavori, econtinua: «Crediamo che la precarietà non si contrasti con il ritorno all’articolo 18, ma favorendo la vera partecipazione dei lavoratori al governo dell’economia e delle imprese, per alzare i salari, tutelare la persona nella sua interezza e nei suoi diritti fondamentali, a partire dal diritto alla formazione continua, vera garanzia per poter stare con dignità e prospettiva lunga e solida nel mondo del lavoro».
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