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Si torna a parlare di pensione, un argomento che interessa davvero moltissime persone e non solo quelle che al momento si trovano nelle condizioni di poterla percepire, ma anche chi spera un giorno di potere riuscire a beneficiarne, un dettaglio non da poco con i tempi che corrono, non ci sono dubbi.
Ebbene, pare che per questo 2025 siano previste delle novità e dei cambiamenti che non sono di poco conto, cambiamenti che chi è interessato farebbe bene a tenere sempre a mente, per no rischiare di trovarsi impreparati al momento opportuno. Insomma novità davvero importanti e di non poco conto da tenere a mente.
Ma di che cosa si tratta? E’ possibile che le pensioni minime stiano andando per davvero verso un cambiamento e se si di che cosa si tratta? Cerchiamo di approfondire il discorso per avere davvero bene chiaro in mente come stanno le cose e poi agire di conseguenza. Ecco cosa sapere.
Pensione: si va verso la rivalutazione
Per quello che concerne la rivalutazione delle pensioni, è bene sapere che il calcolo avviene tenendo conto di tutte le pensioni che sono state erogate da un determinato soggetto, sapendo anche che alcune prestazioni assistenziali e di accompagnamento non sono soggette a rivalutazione, un dato importante e di non poco conto.
Le modalità di attribuzione segue ovviamente delle fasce stabilite, che sono: 100% per le pensioni che sono fino a 4 volte il minimo, 90% per chi ha tra le 4 e le 5 volte il minimo e alla fine 75% per chi è oltre 5 volte il minimo. Per chi invece è residente all’estero con dei trattamenti da parte dell’Inps non ricevono valutazione.
Le persone che invece sono vittime di stragi o di terrorismo ricevono un aumento minimo di 1,25% anche se poi di fatto l’indice ISTAT è inferiore. Ma le novità che riguardano questo settore non sono ancora finite, ci sono altre cose da tenere a mente che non sono di poco conto.
Cosa succede alle pensioni minime
L’incremento per le pensioni minime che era stato introdotto nel 2023, ha subito una conferma, infatti è stato prorogato fino al 2026, anche se poi le cose sono sempre diverse a secondo dei soggetti che prendono questa tipologia di pensione, insomma non è per tutti la stessa cosa, come detto prima.
Si deve sempre tenere conto di quello che è il reddito annuo del pensionato, che in alcuni casi viene cumulato con il reddito del coniuge e da li si riesce a calcolare quello che è l’importo minimo di cui ha diritto e anche l’aumento che potrebbe essere in grado di percepire.
Una cosa è certa, che per potere avere un aumento anche quando si parla di pensioni minime, si deve riuscire a rientrare dentro alcuni requisiti, gli stessi che poi determinano i benefici di cui abbiamo parlato. La legge deve sempre avere il suo rispetto dal quale non si può trasgredire.
Pensione 2025: requisiti e gestione fiscale
Ci sono poi anche dei requisiti anagrafici per quello che concerne l’accesso alla pensione di vecchiaia. Partiamo dal fatto che l’età minima per il pensionamento e per l’assegno sociale, anche nel 2025 resta di 67 anni. Ma accanto a questo si deve tenere conto di altre cose di non poco conto.
Irpef: la tassazione viene calcolata in base al reddito complessivo del pensionato. Conguagli fiscali: gli eventuali importi a debito vengono sempre recuperati su quelle che sono le pensioni di Gennaio e di Febbraio nel 2025. Esenzioni per superstiti orfani: la pensione di fatto non concorre alla formazione del reddito di 1000 euro.
Insomma sono dei dettagli che di fatto vanno a fornire i requisiti che possono andare bene per percepire questa tipologia di pensione, solo tenendo conto di queste cose si potrà avere la certezza di avere le carte in regola per accedere a quello che poi si sta richiedendo, non in altro modo.
Per finire
Quindi, per capire bene quello che abbiamo detto, una cosa è certa, le pensioni minime anche per questo 2025 potranno subire delle modifiche di non poco conto e in meglio, la solo cosa che si deve tenere a mente è quella di rispettare i requisiti che sono indicati dalla legge.
Partendo da questo presupposto tutto quello che abbiamo appena detto risulta valido e senza dubbio da prendere in considerazione. In un momento storico in cui l’economia sempre di più è al centro della nostra vita e i soldi sono la cosa che sembra non bastare davvero mai, è importante saperlo.
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