Morto un detenuto a Sollicciano, Uilpa: “Ipotesi overdose. Strage infinita nel penitenziario”

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Il carcere di Sollicciano

Un detenuto italiano, poco più che trentenne, è deceduto nel carcere Sollicciano di Firenze. A darne comunicazione è il segretario generale regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco: “La morte sembrerebbe dovuta ad una overdose e che lo stesso sia stato colto da malore all’interno della cella del carcere – si legge in una nota – per poi essere condotto nell’ospedale dal personale di polizia penitanziaria. Sembrerebbe che siano state trovate siringhe e materiale per uso di stupefacenti”. Grieco parla di “ennesima morte” e di “una strage infinita nel penitenziario fiorentino che non trova soluzione”: dall’inizio dell’anno altri due detenuti sono deceduti, entrambi si sono tolti la vita.

“Come Uilpa polizia penitenziaria denunciamo da mesi che il carcere di Sollicciano è fuori controllo ed abbiamo ribadito la necessita di avere una direzione stabile e un comando che riporti l’ordine e la sicurezza nei reparti di detenzione oltre a tutto quello che manca per la sua normale funzionalità. Da mesi – aggiunge Grieco – diciamo al Provveditore Regionale che dobbiamo incontrarci e parlare di Firenze Sollicciano e di tutti i suoi problemi, ma sembra che si è di fronte ad un muro di gomma, oltre al fatto che manca anche in rispetto delle rappresentanze sindacali dal momento che non si accoglie l’incontro. A questo punto – conclude il segretario generale – chiediamo che si apra immediatamente un tavolo al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e si inizi a mettere al centro la catena di responsabilità di questa amministrazione che sembrerebbe divenuta insensibile dinanzi alla vita umana”.

I commenti

La situazione di Sollicciano “mi preoccupa da tutti i punti di vista”, “è un carcere che deve essere completamente riformato, deve essere buttato giù e ricostruito”. Così la sindaca di Firenze Sara Funaro rispondendo alle domande dei cronisti a margine di un evento di +Europa. “Preoccupa dal punto di vista dei percorsi che si possono fare all’interno di un carcere come questo, perché un carcere in quelle condizioni non è certo un carcere che porta alla riabilitazione” continua Funaro “mi preoccupa che all’interno del carcere circolino delle droghe: io mi auguro che possano arrivare il più velocemente possibile le risposte, perché queste cose non devono succedere”. Inoltre, ha aggiunto Funaro, “mi continuano a preoccupare i continui suicidi che ci sono nel carcere di Sollicciano e nelle carceri in generale” sottolineando che “c’è da fare un lavoro molto importante, perché oltre a persone che fanno abuso di sostanze, ci sono anche persone con fragilità mentali molto forti, e spesso ci sono anche dei suicidi a causa di questo, per cui è necessario lavorare sul controllo delle carceri, e lavorare tanto sulla prevenzione e sulle risorse sanitarie che devono essere investite per questo”.

Paulesu: “Ennesima tragedia, una situazione inaccettabile”

“Si continua a morire a Sollicciano, ed è inaccettabile. Oggi l’ennesima tragedia che si consuma all’interno di un contesto su cui, come abbiamo detto tante volte, c’è bisogno di azioni urgenti. Emerge dalle prime ricostruzioni una situazione complessa, con la presenza di sostanze stupefacenti. È evidente che non si possa più perdere tempo, le condizioni di Sollicciano sono insopportabili, per i detenuti, per i lavoratori della struttura, per gli operatori delle associazioni. Come Comune di Firenze siamo impegnati con un tavolo multidisciplinare che raccoglie tutte le realtà che operano all’interno del carcere, e poi per potenziare progetti di accoglienza per il fine pena, su percorsi di supporto alle persone più vulnerabili, su opportunità di formazione e reinserimento. È un lavoro complesso e lungo, che richiede un grande coordinamento, ma che rischia di essere vanificato se non ci saranno presto interventi sulla struttura penitenziaria. E la mancanza di una direzione stabile rende tutto ancora più difficile. Lo abbiamo già detto e lo torniamo a ripetere, su Sollicciano interventi concreti da parte del Governo sono necessari e non più rimandabili. Non è più tollerabile. C’è il dolore, il cordoglio ma c’è anche, di nuovo, la necessità di una presa di coscienza che così a Sollicciano non si può andare avanti”. Così l’assessore al Welfare del Comune di Firenze Nicola Paulesu sulla notizia della morte di un detenuto nel carcere di Sollicciano.

Gianassi (Pd): “Fermare la strage a Sollicciano”

“A Sollicciano è in atto una strage, il ministro Nordio smetta di girarsi dall’altra parte: non è più possibile andare avanti così, venga di persona a vedere la situazione inumana in cui si trova il carcere fiorentino. I sindacati oggi denunciano la terribile notizia della morte per possibile overdose di un detenuto. A Sollicciano entra anche la droga? I lavori di ristrutturazione, già finanziati dal precedente governo, sono fermi da oltre due anni; molti detenuti sono in condizioni psicologiche e psichiatriche precarie; i suicidi e i morti sono all’ordine del giorno; le aggressioni agli agenti della Polizia penitenziaria continue. In presenza di questo scenario il carcere è senza direttore dopo il sollevamento dal suo incarico della direttrice. Adesso basta. È in atto un fallimento clamoroso da parte del governo e della gestione nelle carceri: non c’è più tempo da perdere, il governo deve intervenire immediatamente. Oggi stesso presento l’ennesima interrogazione, che segue le precedenti dalle quali non ho avuto risposta” dichiara il deputato dem Federico Gianassi.

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