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La Legge di Bilancio 2025 ha confermato la Quota 103 anche per il prossimo anno. Non ci sono novità nei requisiti né nelle regole generali. Tuttavia, pur trattandosi di una pensione già calcolata con il sistema contributivo, esiste una possibilità aggiuntiva per chi sta per maturare i requisiti: la cosiddetta opzione contributiva.
Qualcuno potrebbe chiedersi perché una pensione già contributiva possa beneficiare di questa ulteriore opzione, e soprattutto perché un lavoratore dovrebbe preferire il calcolo contributivo, generalmente considerato penalizzante, se ha diritto al calcolo misto. Proprio per questo è utile una guida dettagliata su questa opzione, che può rivelarsi vantaggiosa soprattutto per chi sceglie Quota 103.
Come vedremo, infatti, la pensione a 62 anni con opzione contributiva è più facile.
La pensione a 62 anni con opzione contributiva è più facile, ecco come
Anche se pochi ne sono consapevoli, in alcuni casi il calcolo della pensione con il sistema contributivo può rivelarsi vantaggioso. Normalmente, infatti, le regole del calcolo contributivo – basato sul montante contributivo accumulato e non sulle retribuzioni degli ultimi anni – penalizzano l’importo finale della pensione. Tuttavia, è altrettanto vero che, seppur in casi isolati, alcuni lavoratori possono ottenere una pensione più alta proprio con questo sistema rispetto al calcolo retributivo.
Ad esempio, chi negli ultimi anni della propria carriera lavorativa ha avuto retribuzioni più basse e periodi mal retribuiti potrebbe trovare conveniente il calcolo contributivo. Va però precisato che, generalmente, coloro che hanno diritto al calcolo misto (ovvero con il sistema retributivo fino al 2011), cioè i lavoratori che avevano almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, ottengono risultati peggiori scegliendo il calcolo interamente contributivo.
Come funziona la pensione con quota 103
Detto ciò, è innegabile che il sistema contributivo offra anche alcuni evidenti vantaggi per il pensionamento anticipato.
Ad esempio, seppur con regole complesse, esiste la possibilità della cosiddetta pensione anticipata contributiva, che consente di andare in pensione già a 64 anni con soli 20 anni di contributi, purché l’importo della pensione non sia inferiore a 3 volte l’assegno sociale (con riduzioni a 2,6 o 2,8 volte per le donne con figli).
Ci sono poi ulteriori vantaggi legati proprio al sistema contributivo che, come vedremo, sostengono l’affermazione iniziale secondo cui, con la Quota 103, la pensione a 62 anni tramite l’opzione contributiva diventa effettivamente più semplice.
Come sfruttare i vantaggi dell’opzione contributiva con la quota 103
L’esercizio dell’opzione contributiva permette ai lavoratori che hanno iniziato a versare contributi prima del 1996 di ottenere alcuni benefici normalmente riservati soltanto a chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 (i cosiddetti “contributivi puri”).
Ad esempio, chi nel 2025 vuole andare in pensione tramite Quota 103 deve aver compiuto almeno 62 anni di età. E accumulato almeno 41 anni di contributi. Anche senza esercitare l’opzione contributiva, la pensione con Quota 103 sarebbe comunque calcolata integralmente col sistema contributivo, ritenuto da molti penalizzante. Inoltre, tale pensione non potrebbe comunque superare l’importo di 4 volte il trattamento minimo.
Tuttavia, il lavoratore che intende pensionarsi con Quota 103, considerando i limiti appena citati, potrebbe trovare conveniente chiedere comunque l’opzione contributiva, che in diverse situazioni semplifica l’accesso alla pensione anticipata a 62 anni.
Sebbene sul metodo di calcolo pensionistico non cambi nulla rispetto a chi non esercita questa opzione, i vantaggi concreti sono evidenti.
Ad esempio, un lavoratore potrebbe ottenere il riconoscimento della cosiddetta contribuzione maggiorata per i periodi lavorati prima dei 18 anni di etandà (precoci). Questi contributi, per chi ricade interamente nel sistema contributivo (primo accredito successivo al 1995), vengono valutati 1,5 volte. Tale beneficio vale anche per la Quota 103, ma esclusivamente per chi esercita formalmente l’opzione al contributivo.
Altri vantaggi notevoli riguardano le madri lavoratrici. Che con il sistema contributivo possono beneficiare di uno sconto sull’età pensionabile pari a 4 mesi per ogni figlio avuto. Inoltre, solo per i “contributivi puri” è disponibile anche il riscatto agevolato della laurea, che consente un risparmio fino al 70% rispetto al riscatto ordinario.
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