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Studiare in carcere per avere nuovi strumenti, una sfida da cogliere ma anche un’opportunità.
Nasce da queste premesse il corso professionalizzante che è stato presentato mercoledì 12 marzo presso il Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, in “Gestione sostenibile del verde urbano” che sarà tenuto per le persone detenute (a fine pena) nella Casa di Reclusione Ancona Barcaglione da docenti dell’Università Politecnica delle Marche. Il corso, che inizierà il 14 marzo 2025, mira a formare operatori esperti in gestione e manutenzione del verde urbano, con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei partecipanti nel mondo del lavoro e nella società.
“Dalla didattica, alla ricerca fino alla terza missione UnivPM è sempre stata fortemente impegnata nel dedicare le proprie energie per costruire una realtà sostenibile – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori – dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Questi aspetti sono strettamente collegati col tema del diritto allo studio che ogni Ateneo ha il dovere di potenziare e di rendere accessibile a tutte e tutti, soprattutto in direzione di coloro che si trovano in condizioni di fragilità. Questo corso è un importante esempio di come le Università Pubbliche siano un imprescindibile motore di rinascita per la società”.
Il corso ha una durata di 80 ore e si articola da marzo a maggio, in 28 ore di lezioni teoriche e 52 ore di tirocinio pratico-applicativo. L’obiettivo è fornire le seguenti competenze: Conoscenza delle piante ornamentali, Manutenzione differenziata del verde urbano, Riconoscimento delle avversità fitopatologiche, Interventi in sicurezza, Materie oggetto di studio, Botanica, Agronomia, Arboricoltura, Patologia vegetale, Entomologia, Manutenzione del verde e sicurezza sul lavoro. I corsisti dovranno poi svolgere un tirocinio pratico-applicativo presso le aree verdi del Comune di Ancona e dell’Ateneo.
“L’UnivPM ha aderito alla Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari (CNUPP) nel 2023 – afferma il referente per il Polo Universitario Penitenziario Prof. Nunzio Isidoro – per garantire il diritto allo studio delle persone detenute e la reale fruibilità di questo diritto. Negli anni il numero delle persone detenute iscritte ad un corso universitario, in Italia, è fortemente cresciuto, sono più di 1500 gli iscritti, un dato che mostra quanto può essere importante avere obiettivi nuovi e quindi anche nuove possibilità”.
Hanno accolto con molto entusiasmo l’iniziativa la Direttrice della Casa di reclusione di Ancona Barcaglione Manuela Ceresani e il Responsabile Area Trattamentale II. PP. di Ancona Francesco Tubiello presenti alla conferenza stampa: “la Direzione degli II.PP. di Ancona ha espresso pieno gradimento alla proposta di organizzare un corso professionalizzante attinente la Gestione del Verde Urbano, proveniente dal Dipartimento di scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali, dell’Università Politecnica delle Marche. La proposta corsuale, mirata alla gestione sostenibile del verde urbano, formerà e professionalizzerà 12 detenuti, tutti residenti presso la sede di Barcaglione degli II.PP. di Ancona. Il Progetto, tra l’altro, ben si inserisce nel complesso della attività agricole caratterizzanti l’Istituto anconetano (apicoltura, allevamento ovino, laboratorio caseificazione, laboratorio smielatura, oliveto e frantoio per la produzione diretta di olio EVO), contribuendo a rafforzare le proposte formativo/rieducative già erogate”.
Oltre al rettore prof. Gregori e al referente del polo penitenziario prof. Isidoro, per l’Università Politecnica delle Marche hanno partecipato il Direttore Generale dott. Alessandro Iacopini e il Direttore del Centro di ricerca e servizi interdipartimentale per le innovazioni e le metodologie applicate al terzo settore (CRISMAT) Prof. Valerio Temperini che collabora all’iniziativa, assieme all’assessore all’Università del Comune di Ancona Marco Battino. Il corso ha il supporto della Fondazione Cariverona.
“Iniziative di questa natura dimostrano – afferma il Direttore Generale Alessandro Iacopini – che istruzione e conoscenza possono essere strumenti di profonda trasformazione personale e sociale. Siamo orgogliosi dell’impegno che il nostro Ateneo ha assunto nell’ideare e sostenere un progetto in grado di coniugare formazione, inclusione e sostenibilità, nella speranza che questa esperienza possa divenire un modello replicabile contribuendo a realtà più eque e più attente al valore delle seconde opportunità”.
“Attraverso il CRISMAT, centro di ricerca interdipartimentale relativo al Terzo Settore, l’Università Politecnica delle Marche intende svolgere un ruolo sempre più incisivo – afferma il Prof. Valerio Temperini – per lo sviluppo dei processi innovativi e delle competenze utili a migliorare le attività e la gestione degli enti attivi in ambito sociale. I programmi di formazione, come quello presentato oggi, sono progettati sulla base di analisi approfondite dei fabbisogni del territorio, con l’obiettivo di offrire risposte mirate, dal punto di vista dei contenuti ed anche delle modalità di erogazione”.
“Questo protocollo di intesa che presentiamo oggi rappresenta un ulteriore passo avanti sul fronte della fattiva collaborazione tra Università e Comune di Ancona – afferma l’Assessore Marco Battino – e questa volta anche con la partecipazione della Casa di Reclusione Ancona Barcaglione. L’Amministrazione comunale, che metterà a disposizione insieme all’Università le aree verdi e supporterà il corso di formazione, vuole così dare il proprio contributo sia per il reinserimento sociale dei detenuti, attraverso istruzione e formazione sia per la promozione della sostenibilità ambientale e del miglioramento degli spazi verdi della città. Un percorso virtuoso che mette insieme le istituzioni per fornire una risposta concreta sia sul piano ambientale che sociale”.
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