La storia giallorossa è piena zeppa di meteore arrivate a Trigoria magari con grandi aspettative ma poi rivelatisi dei veri e propri buchi nell’acqua: lui è uno di questi
Dal campo al Tribunale, passando per il grande schermo. E ad un setto nasale mandato in frantumi. La vita di questo ex calciatore non può certo definirsi banale, come banale non è il suo ricco palmares in carriera: un campionato spagnolo vinto, il bis in Francia con annesse due supercoppe e in più i trionfi in patria. Per non parlare della Nazionale: certo, nessun successo in questo caso ma comunque il traguardo appena sfiorato delle 100 presenze e lo score dei gol segnati, 24, che gli vale ancora oggi il quinto posto nella classifica di tutti i tempi.
Insomma, non proprio “uno dei tanti” della storia del calcio anche se alla Roma purtroppo non è andata come sperato. Ma squadra e città gli sono rimasti comunque nel cuore, così come il ricordo che ha lasciato di sé tra i tifosi. Una meteora sì ma non di quelle che ti fanno storcere il naso quando ci ripensi, magari ricordando i tanti soldi investiti. Immaginando di aver preso un campione che invece non lo era. La sua storia però è leggermente diversa.
John Carew: il ricordo lasciato alla Roma
Norvegese di nascita, classe 1979, Carew era il tipico centravanti forte fisicamente, dotato al contempo di una buona tecnica individuale. Qualità non certo frequente in calciatori della sua stazza (è alto 1.93 m!). In carriera gli sono stati dati diversi soprannomi – Lille-John, Jirafa e Gulliver – ed etichettato dagli esperti come “potente, tecnico e rapido“. Come visto in effetti la sua carriera testimonia il valore che ha avuto in campo per le squadre in cui ha giocato.
E alla Roma? Nonostante il suo percorso breve – 29 presenze ma comunque con 8 gol nella stagione 2003/04 – di lui a Trigoria si ricordano diversi aneddoti positivi. A colpire molti tifosi fu infatti la sua dedizione al lavoro, specie in allenamento; in più come scordare la sua esultanza contro il Lecce quando andò ad abbracciare un raccattapalle a bordo campo?
Le controversie: dalla condanna per evasione alla rissa col compagno Riise
Il calciatore è stato protagonista tuttavia di diverse controversie al di fuori del campo. Coinvolto in una causa di paternità, rimase anche vittima di un incidente stradale proprio ai tempi della Roma nei pressi del centro sportivo Fulvio Bernardini. Un maxi tamponamento nel quale rimediò un brutto colpo di frusta che lo costrinse a rimanere ai box per un po’. Carew è stato inoltre condannato anche a 14 mesi per evasione fiscale nonché al pagamento di una mega multa da 50mila euro.
Non che i soldi siano mai stati un problema per lui considerando la brillante carriera avuta nel mondo del calcio: oltre alla parentesi romanista, il centravanti ha vestito anche le maglie di Valencia, Lione, Aston Villa e West Ham, mettendo assieme circa 166 gol a fronte di quasi 500 presenze. Ma Carew aveva anche un temperamento piuttosto burbero, da classica “testa calda”: nel settembre 2003 fece a botte ad esempio con un altro ex Roma, Riise, arrivando a spaccargli il naso. Per questo episodio venne escluso dalla Nazionale: tempo dopo i due spiegheranno di essersi chiariti.
Che fine ha fatto Carew della Roma: cosa fa oggi
Lo abbiamo detto: il centravanti non ha avuto decisamente una vita – in campo e fuori – ordinaria. Ma cosa fa oggi dopo il ritiro? Di certo uno come lui non poteva starsene con le mani in mano. Ma anziché re-inventarsi allenatore come tanti suoi colleghi, l’ex Roma ha deciso di cambiare completamente vita. Carew infatti si è dedicato anima e corpo alla recitazione ottenendo alcune parti in diversi film in Norvegia. Ha partecipato inoltre a progetti di moda. Curiosità: tra il 2011 e il 2012, un anno prima del ritiro, l’attaccante venne preso in prova dall’Inter ma non superò le visite mediche.
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