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L’influenza delle tecnologie di intelligenza artificiale sulla consulenza finanziaria è stata al centro del convegno AiCONOMY. Il nuovo equilibrio tra innovazione e regole che si è tenuto nella seconda giornata di ConsulenTia25, la manifestazione dell’associazione dei consulenti finanziari che ha registrato una partecipazione di circa 2700 visitatori unici. Il presidente di Anasf Luigi Conte ha introdotto il tema con un suo avatar che in un video ha esaltato la perfezione e l’assenza di errori che solo l’intelligenza artificiale può fornire ai risparmiatori. Una maniera originale e provocatoria per fare vedere quali possono essere i rischi dei fake video. Il vero Luigi Conte, invece, ha espresso una posizione opposta e cioè che la componente umana è insostituibile e ha affermato inoltre che “Una macchina può simulare un’intuizione, ma non potrà mai condividere la tensione di un padre che investe per il futuro dei figli. Un algoritmo può fornire consigli statistici impeccabili, ma non sa stringere una mano e infondere coraggio in un momento di incertezza, eppure, se sapremo integrare questa formidabile potenza di calcolo con la sensibilità che ci rende umani, avremo la chiave per costruire un futuro più solido e inclusivo, per tutti noi e per l’intero Paese”. Gli ha fatto eco Federico Freni, sottosegretario Ministero dell’economia e delle finanze secondo cui “Temere l’intelligenza artificiale è il più grande errore che si possa fare. L’integrazione tra IA e intelligenza umana è l’unica chiave per poter rispondere ai cambiamenti tecnologici in atto. L’IA non farà mai educazione finanziaria ai cittadini, non guarderà mai negli occhi un cliente, non fornirà mai il tocco umano come chi, invece, la consulenza la fa quotidianamente insieme alle persone, nelle loro case. Il nostro dovere è quello di interagire in modo attivo. Non abbiate paura dell’implementazione dell’IA perché temerla vuol dire morire e questa professione è vitale in un sistema economico come quello italiano”.
Anche per Andrea Turi, responsabile Divisione vigilanza intermediari e protezione investitori Consob, il ruolo dell’IA sul mercato è significativo e “può supportare una transizione verso una consulenza finanziaria a più alto valore aggiunto, allargando il mercato alle fasce di piccoli investitori, attraverso forme di interazione diverse dal passato”. È stato affrontato anche il tema dell’informal advice a cui molti giovani, secondo un’analisi della Consob, si rivolgono invece di affidarsi a consulenti professionali, con rischi conseguenti di potenziali truffe o di effettuare scelte finanziarie dettate da suggestioni più che da ragionamenti consapevoli di allocazione delle proprie risorse. Ma attenzione alle semplificazioni: secondo una ricerca Assoreti i giovani che investono in alcuni casi fanno investimenti più riflessivi di quelli effettuati dagli over 60. Quello che è certo è che è necessaria un’educazione finanziari diffusa che aiuti nella consapevolezza delle scelte in materia di risparmio e investimenti finanziari. L’IA, se utilizzata correttamente potrebbe anche essere un alleato dell’alfabetizzazione finanziaria. E il tema degli strumenti per la consapevolezza delle scelte finanziarie è ancora più importante se si pensa che nei prossimi anni è previsto un importante trasferimento di ricchezza intergenerazionale che sarà influenzato anche dall’educazione alla responsabilità delle nuove generazioni.
Per quanto riguarda, poi, il mondo bancario Pierfrancesco Gaggi, vicedirettore generale ABI “occorre attrezzarsi per questo cambiamento di paradigma e per questa evoluzione rilevante apportata dall’intelligenza artificiale. Il processo richiede un forte presidio umano di legalità, senza prescindere da regole e normative. Innanzitutto è necessaria una tutela dei dati, che devono essere puliti ai fini di un utile utilizzo, ma anche gestiti nel modo corretto nella loro governance”.
Ma a che punto è l’integrazione tra IA e consulenti finanziari? Per Marco Tofanelli, segretario generale Assoreti “Non si può temere l’IA in quanto rappresenta, forse, il culmine del fenomeno della digitalizzazione in sé. Non si tratta di cambiare la professione, ma di cambiare le competenze nei confronti del mestiere. Il servizio di consulenza finanziaria crea valore nel tempo e non viene più percepito come un costo, diventando subordinato al valore che crea”.
“Noi siamo stati, siamo, e saremo il cambiamento, anche per la responsabilità che esprimiamo nella nostra quotidianità. La parola d’ordine è insieme e in questi giorni abbiamo dimostrato che, insieme, si può guardare al futuro con grande ottimismo”, ha dichiarato Luigi Conte, presidente Anasf al termine dell’evento. Proprio per questo Anasf ha annunciato la realizzazione di un sistema di intelligenza artificiale denominato Rosebud, che sarà integrato nei digital asset dell’Anasf e messo a disposizione degli associati.
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