Agriturismo: tour di incontri in tutta l’Umbria sui nuovi scenari

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“Insieme per l’ascolto”: è il titolo scelto per gli incontri territoriali in programma in tutta la regione e partiti da Terni, per confronto, aggiornamenti, progetti e promozione dell’agriturismo, organizzati da Coldiretti e Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica. Un’occasione pure per illustrare le novità di carattere politico sindacale, il bando regionale sull’agriturismo in uscita, servizi, convenzioni e opportunità offerte da Terranostra, insieme alle progettualità future. Grazie all’intervento di esperti – spiega Coldiretti – si tratta anche di momenti di riflessione e ascolto con gli imprenditori su fiscalità, previdenza, manodopera, consulenza, attività connesse e su tutto quello che c’è da sapere per una corretta conduzione aziendale.

«Il confronto con gli operatori del settore e la formazione, sono indispensabili per programmare al meglio le nostre attività, che mirano – afferma Elena Tortoioli, presidente Terranostra Umbria – a potenziare e valorizzare il modello dell’agriturismo umbro di Campagna Amica. Un esempio di turismo sostenibile, con le nostre strutture che rappresentano sempre di più un volano economico per l’intero circuito economico, pure per le aree più marginali. Un modello che ruota sulla qualità dei prodotti che nascono nelle campagne e nei piccoli borghi grazie al lavoro delle imprese agricole, cui occorre garantire un giusto reddito. Un percorso che intendiamo rafforzare con nuove iniziative di promozione che puntino ad attrarre visitatori anche nei mesi meno “propizi” e di bassa stagione. Resta fondamentale per questo – conclude Tortoioli – l’autenticità delle nostre imprese ognuna con identità e peculiarità inimitabili».

«Nonostante tutte le difficoltà che il comparto agricolo sta scontando, il nostro segmento è proiettato verso nuove sfide – commenta Elisa Polverini, Vicedirettore Coldiretti Umbria. Il successo degli agriturismi deriva da un’offerta sempre più qualificata e sostenibile, a partire da un turismo esperienziale legato ai singoli settori, dall’oleoturismo, all’enoturismo, dal turismo della birra, a quello dei formaggi e del tartufo. Serve in quest’ottica, una maggiore specializzazione per offrire al meglio quelle esperienze genuine e autentiche sempre più ricercate. Grazie al turismo rurale e alla multifunzionalità, è possibile mettere in campo modelli turistici integrati, che contribuiscono non solo allo sviluppo economico ma anche al mantenimento della coesione sociale».

Ma l’agriturismo è diventato anche centrale – ricordano Coldiretti e Terranostra- Umbria – per la vita delle zone interne e rurali, luoghi dove il turismo non sostituisce le attività economiche locali, prevalentemente agricole e artigianali, ma le completa e permette attraverso le risorse economiche prodotte di manutenere al meglio borghi e paesaggi, proteggendo dai dissesti idrogeologici e dal rischio di spopolamento/ scomparsa.

Importante in tale ottica, come evidenziato dall’ultimo consiglio regionale di Terranostra, i passi avanti fatti con le recenti normative contro la concorrenza sleale, dalle misure per l’emersione delle abitazioni private fino a quelle sulle false recensioni. Importante anche il nuovo piano strategico della Pac, con i bandi sulla diversificazione, mentre sul fronte delle azioni sindacali si è ottenuto lo sconto massimo (15%) sul pagamento dei diritti Siae.

L’agriturismo conta in Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat (2023), 1.307 strutture, con 439 dedite alla ristorazione, 335 alla degustazione e 518 ad altre attività. Circa un agriturismo su sei (222) si trova in montagna, mentre il 44,8 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 21.402, mentre quelli a tavola sono 14.777. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende agrituristiche. Ma non dimentichiamo il turismo dei cammini che si stanno consolidando come una delle principali tendenze nel turismo lento, offrendo brevi vacanze all’insegna della scoperta dei territori umbri. Cammini, ciclovie, ippovie, sentieri e vie di pellegrinaggio costituiscono una rete fitta di percorsi che permettono di esplorare gli angoli più nascosti del nostro paese

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