100 km auto elettrica: costi e tariffe

Passare a un veicolo a batteria, oltre che favorire la riduzione dell’impatto ambientale, significa risparmiare sui costi di alimentazione. Sapere quanto costa fare 100 km con un’auto elettrica è un buon parametro per valutare la convenienza di questa scelta. Ci sono differenze tra ricaricare la vettura alle colonnine pubbliche oppure utilizzando una presa domestica. Ecco come orientarsi.

In primis, va tenuto presente che costo dell’energia elettrica, così come il tempo che serve per la ricarica, varia in base al tipo di infrastruttura utilizzata. Esistono due principali modalità di rifornimento: la ricarica domestica, generalmente più economica, e quella presso colonnine pubbliche, che può avere tariffe più elevate a seconda del gestore e della velocità di ricarica.

Comprendere quanto costa fare 100 km con un’auto elettrica significa quindi avere un quadro chiaro della spesa reale, ottimizzando le scelte in base alle proprie abitudini di guida e ai prezzi dell’energia. Analizziamo i fattori che influenzano questa cifra, facendo un confronto tra le diverse opzioni di ricarica elettrica.

Per ricaricare l’auto elettrica è possibile risparmiare con la soluzione dell’abbonamento. Secondo i dati Motus-E aggiornati a ottobre 2024, il prezzo oscilla tra gli 0,53 e gli 0,68 per kWh presso infrastrutture pubbliche. In caso di ricarica in casa il costo scende ancora e corrisponde a quello della normale bolletta. Inoltre, chi dispone di un impianto fotovoltaico può addirittura ricaricare a costo zero grazie all’energia autoprodotta.

Prendendo come esempio un SUV familiare di medio-grandi dimensioni, il prezzo per percorrere 100 km è in media di circa 4,65 euro con ricarica domestica e 8 euro con abbonamento a una colonnina pubblica. Valori in ogni caso nettamente inferiori all’equivalente per un’auto diesel (in media circa 10,45 euro), a benzina (circa 11,97 euro) e anche a GPL (5,51 euro): il risparmio sul carburante è notevole.

Allo stesso modo, fare 100 km con una city car elettrica costa mediamente tra 4,34 euro con ricarica domestica) e da 7,47 ai 9,42 euro con ricarica pubblica in abbonamento. Le tariffe per una city car a benzina e una a GPL sono rispettivamente di 11 e 4,7 euro. Ricaricare in un punto pubblico o sfruttare la rete di casa ha ovviamente pro e contro: le colonnine pubbliche sono più costose ma offrono maggior potenza e tempi ridotti, mentre la presa o la wall box nel proprio garage richiede svariate ore per ricaricare la batteria.

Da cosa dipende il costo della ricarica elettrica?

Il costo dell’energia elettrica per ricaricare un’auto a batteria è influenzato da diversi fattori. Uno dei principali è la modalità di ricarica: collegare il veicolo alla rete casalinga, come nel caso delle wall box o delle colonnine domestiche, permette di risparmiare, soprattutto con una tariffa agevolata o se si sfruttano le fasce orarie in cui l’energia costa meno. Al contrario, l’utilizzo delle colonnine di ricarica pubbliche (soprattutto le fast charge e le colonnine ultra-fast) comporta tariffe superiori, applicate dai vari operatori.

Anche la capacità della batteria dei veicoli elettrici ha un impatto sulla spesa: accumulatori più grandi garantiscono maggiore autonomia reale, ma richiedono quantità superiori di carica per fare il pieno. A ciò si aggiunge l’efficienza del veicolo, ovvero quanti kWh consuma per ogni chilometro percorso. Alcuni tipi di auto elettriche sono progettati per ottimizzare i consumi; altri, a causa di peso, aerodinamica o potenza del motore, possono risultare meno efficienti.

Infine, le politiche tariffarie dei fornitori di energia incidono notevolmente sul costo finale. Alcuni propongono piani specifici per la mobilità elettrica, con prezzi ridotti di notte o nei weekend. Inoltre, bonus colonnine e accordi con aziende di distribuzione possono offrire condizioni vantaggiose per chi decide di installare una stazione di ricarica privata.

Articolo Modificato Il:13 Marzo 2025