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CATANZARO – Il Progetto ICC (Intelligent Cities Challenge), rete delle Città Intelligenti d’Europa, ha vissuto il suo epilogo qualche giorno fa a Bruxelles, con un momento finale di incontro e scambio di esperienze, promosso dalla Commissione Europea; momento al quale ha partecipato anche il capoluogo di Regione».
Catanzaro, infatti, è stata parte del progetto insieme con le altre ottantotto città europee impegnate a governare il cambiamento urbano con i processi di transizione digitale ed ecologica. La delegazione dei Tre Colli era composta dal presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, dall’assessore al Marketing territoriale, Vincenzo Costantino, dal coordinatore del progetto ICC, Antonio De Marco e dall’esperto locale nonché direttore del Mudiac (Museo Diffuso di Arte Contemporanea Catanzaro), Matteo Sainato. Era presente anche il coordinatore per Catanzaro del Progetto, Saverio Romeo, designato dall’U.E.
Il Comune capoluogo di regione, nell’ambito delle reti previste da ICC, ha partecipato a quella tematica sulla “Cultura” e sul “Turismo”. Il resoconto finale del lavoro è stato illustrato nel corso della prima giornata in un apposito “panel”, riassuntivo delle attività svolte con il partenariato socio-economico, l’associazionismo culturale e il Terzo Settore per la progettualità legata al PON Metro Plus Catanzaro, che ha inteso intrecciare cultura e inclusione sociale e ha richiesto una esplicita attenzione al tema del “green deal” nell’ambito delle proposte progettuali che sono state definite.
Un’esperienza, quella di Catanzaro, citata da ICC come “buona prassi” per il settore della “Cultura”, molto apprezzata dai rappresentanti delle altre città europee, soprattutto in ragione dell’originale integrazione garantita dal capoluogo tra interventi culturali e processi di inclusione sociale e di economia innovativa sociale.
La seconda giornata dell’incontro di Bruxelles è stata dedicata al confronto tra gli amministratori delle città europee presenti sulle scelte in materia di sviluppo urbano sostenibile, con Catanzaro che ha aderito all’appello rivolto alla Commissione europea e ai governi dei Paesi membri che prevede il rilancio della competitività locale sostenibile attraverso i “Green Deal locali”, riconoscendo il ruolo cruciale dei partenariati pubblico-privato a livello territoriale nel guidare la transizione verde.
Da rilevare, inoltre, che dalla partecipazione di Catanzaro alla rete delle Città Intelligenti d’Europa è anche scaturita la sottoscrizione di specifici accordi di collaborazione con le città partner di Dortmund (Germania) e Camara de Lobos (Portogallo) per progetti di cooperazione e scambi sul tema della cultura e della creatività artistica giovanile, che consentirà al capoluogo di consolidare il suo ruolo originale di realtà urbana protagonista di relazioni e buone prassi in ambito comunitario.
Commentando la due giorni dedicata a ICC, il presidente Bosco si è detto «soddisfatto per i risultati del progetto, che rappresentano un punto fermo contro ogni attuale tentativo di rimettere in discussione gli obiettivi ambientali delle strategie dell’Unione Europea. Sono in più orgoglioso – ha aggiunto – del forte coinvolgimento del comune di Catanzaro in questo impegno globale delle città europee sul cosiddetto green deal. Un modo per ribadire, per quanto ci riguarda, la nostra ambizione collettiva ad uscire dai confini angusti e provinciali in cui la città è stata relegata per troppo tempo; ma anche la nostra determinazione che abbiamo nel programmare scelte politiche finalizzate a una qualità dello sviluppo urbano centrato sul raggiungimento dei target comunitari e dell’ONU in materia di transizione ecologica».
L’assessore Costantino, dal canto suo, ha voluto sottolineare «l’importanza per la nostra città di essere presente sulla scena internazionale, all’interno di quei network che, dimostrando di apprezzare il lavoro che stiamo facendo, proprio com’è avvenuto nell’incontro di Bruxelles, diventano al contempo occasione molto preziosa per instaurare con le altre realtà relazioni di confronto e rapporti di collaborazione. La nostra partecipazione alla rete su cultura e turismo è infatti tutt’altro che casuale, avendo noi scommesso su entrambe non solo per favorire crescita e coesione sociale interne ma anche per farne elementi forti di marketing verso l’esterno e aprire così la città ai flussi che dall’esterno possono arrivare diventando economia».
stefaniasapienza@calabriainchieste.it
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