Banca Generali rinnova il suo impegno con l’arte alla Milano Art Week 2025

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Per il settimo anno consecutivo, Banca Generali si conferma main partner della Milano Art Week 2025, evento di rilievo per l’arte moderna e contemporanea in programma dal 1° al 6 aprile, organizzato in sinergia con la fiera miart e il Comune di Milano. La manifestazione propone un ricco calendario di mostre, installazioni, performance e talk, che trasformano la città in un punto di riferimento per la scena artistica internazionale.

BG Art Talent: valorizzare il talento artistico italiano

Un momento centrale della partecipazione di Banca Generali è rappresentato dal progetto BG Art Talent, nato nel 2018 per sostenere gli artisti italiani contemporanei e dare vita a una collezione capace di raccontare l’evoluzione dell’arte nel tempo. L’edizione di quest’anno è stata presentata ieri a Milano e  la collezione si arricchisce di due nuove opere: The Reign of Comus (2024) di Giangiacomo Rossetti, che esplora la contaminazione tra passato e presente attraverso la pittura, e Falsa Finestra V (2021) di Giuseppe Gabellone, una scultura che riflette sui concetti di spazio, percezione e illusione.

Le opere saranno esposte presso la sede di Banca Generali in Piazza Sant’Alessandro, all’interno della BG Art Gallery, uno spazio che si propone di avvicinare il pubblico alla bellezza e al valore del collezionismo artistico contemporaneo. Le visite sono disponibili su prenotazione durante l’intera settimana dell’evento.

La priorità di BG Art Talent è data alle opere e agli artisti, offrendo un “giusto riconoscimento” al loro lavoro. Viene enfatizzato un approccio equilibrato, che valorizza sia il contesto nazionale che quello internazionale, senza discriminare opere custodite all’estero. Questo bilanciamento è fondamentale per sostenere il panorama culturale e competitivo dell’arte italiana.

Italia, tra risparmio e patrimonio artistico: eccellenze e contraddizioni da valorizzare

Banca Generali promuovere l’arte e la sua valorizzazione in un contesto florido dal punto di vista culturale ma debole per investimenti e valorizzazione. Infatti, l’Italia, pur essendo tra i primi tre Paesi al mondo per risparmio pro capite, si posiziona al 40° posto per competenze finanziarie secondo le statistiche della Banca Mondiale. Questo dimostra una forte capacità di accumulare patrimonio, ma una scarsa attitudine a proteggerlo e valorizzarlo nel tempo. Se spostiamo l’attenzione dal patrimonio finanziario a quello artistico, l’Italia eccelle come leader globale, essendo tra i Paesi con il patrimonio culturale più ricco al mondo, con il maggior numero di siti UNESCO, sono 60 nel nostro territorio e 14 elementi immateriali, come la Dieta Mediterranea e l’arte dei pizzaioli napoletani. A questi si aggiungono collezioni di rilevanza internazionale nei musei italiani, tra cui la Galleria degli Uffizi, i Musei Vaticani e il Museo Egizio.

Nonostante tale ricchezza, l’Italia si colloca tra gli ultimi posti nei Paesi OCSE per la percentuale di PIL destinata alla tutela e conservazione del patrimonio artistico. Questo quadro mette in evidenza la necessità di una maggiore consapevolezza e di un impegno congiunto, pubblico e privato, per valorizzare e proteggere queste risorse fondamentali. Iniziative che combinano cultura e finanza, come quelle promosse da Milano, rappresentano un passo cruciale verso un modello più sostenibile e partecipativo.

Gli artisti protagonisti del BG Art Talent 2025

I due artisti selezionati per questa edizione sono esempi di ricerca e innovazione artistica. Giangiacomo Rossetti, nato a Milano nel 1989 e attualmente residente a New York, lavora principalmente con la pittura, interrogandosi sui suoi linguaggi e potenzialità nel panorama visivo contemporaneo. Le sue opere sono state esposte in prestigiosi contesti internazionali, tra cui il Greene Naftali di New York e la Triennale Milano.

Giuseppe Gabellone, classe 1973 e originario di Brindisi, si distingue invece per il suo utilizzo di scultura e fotografia, con cui crea un linguaggio unico che gioca sull’astrazione e la percezione. Le sue opere sono presenti in collezioni di grandi istituzioni come il Centre Pompidou e il MAXXI di Roma, e ha partecipato ad eventi di primo piano come la Biennale di Venezia e Documenta a Kassel.

La BG Art Gallery: un dialogo tra passato e presente

La sede di Banca Generali, situata nello storico Palazzo Pusterla, ospita la BG Art Gallery, dove il patrimonio dell’arte contemporanea incontra l’eredità storica della città. Le opere in collezione, curate da Vincenzo De Bellis, raccontano le diverse espressioni artistiche italiane, mettendo in dialogo materiali, tecniche e contenuti che esplorano la realtà contemporanea. 

Mentre Sabato 5 aprile, al Museo del Novecento, si terrà un talk con Vincenzo De Bellis, Direttore delle Fiere ed Esposizioni di Art Basel, e Maria Ameli, Head of Wealth Advisor di Banca Generali. Il tema del dibattito sarà “Politiche culturali come strumento di sviluppo economico”, con un focus sul collezionismo, gli investimenti nell’arte contemporanea e il loro ruolo nella crescita culturale ed economica del Paese.

Un investimento nell’arte e nella comunità

Lo stato dell’arte contemporanea in Italia vive un momento di rallentamento economico che, se da un lato può sembrare una difficoltà per il mercato, dall’altro è visto come un’opportunità per gli artisti. La fase attuale permette agli artisti di dedicare più tempo al loro lavoro creativo. Storicamente, i periodi di crisi hanno portato a una maggiore introspezione e profondità artistica, risultando in opere di grande valore per il futuro. Questo rallentamento, dunque, non è percepito solo come un ostacolo, ma come una “manna” creativa, offrendo spunti di riflessione sul potenziale delle difficoltà economiche come motore di rinnovamento artistico.

Il collezionismo privato italiano è tra i più raffinati al mondo, grazie alla preparazione e all’attenzione dei collezionisti. Tuttavia emerge un problema di fiscalità in Italia (IVA al 22% e importazioni al 10%), che crea uno svantaggio competitivo rispetto a Paesi come Francia, Svizzera e Germania. Questo scenario limita le opportunità dei galleristi italiani e ostacola la competitività del sistema culturale nazionale.

Banca Generali in tale scenario supporta i collezionisti integrando il patrimonio artistico nelle strategie familiari e finanziarie. Pur non essendo direttamente attiva come galleria o mercato, offre consulenza attraverso un dipartimento dedicato, collaborando con advisor esterni, case d’aste e restauratori. L’arte oggi rappresenta non solo una forma di espressione culturale e personale, ma anche un asset emotivo e finanziario. Il valore delle opere non si limita al “dividendo emotivo” che deriva dal possedere qualcosa che piace e che emoziona, ma si estende alla possibilità di inserirle in una strategia di diversificazione del patrimonio. Questa dualità – piacere e investimento – rende il collezionismo una scelta sempre più interessante per coloro che desiderano coniugare passione e gestione consapevole delle proprie risorse. Puntare sull’arte, infatti, non significa solo arricchire il proprio ambiente personale, ma anche esplorare una classe di investimento capace di conservare valore nel tempo e offrire nuove opportunità.

“Siamo orgogliosi di contribuire a un’iniziativa capace di unire pubblico e privato nella valorizzazione della creatività italiana. L’arte, con la sua forza innovativa, può stimolare idee e visioni utili per il progresso della società e il benessere della comunità” afferma Marco Bernardi, Vice Direttore Generale di Banca Generali.

L’obiettivo è valorizzare le collezioni come parte integrante del patrimonio dei clienti, garantendo un approccio trasversale che spazia dalla finanza alla conservazione, promuovendo l’arte ed il collezionismo come strumenti per consolidare il dialogo tra pubblico e privato, sia a livello nazionale che internazionale.



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