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Il comune di Petralia Sottana, ha introdotto ufficialmente l’imposta di soggiorno. La misura, a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive del borgo madonita, verrà applicata dal prossimo 1 luglio. L’imposta, sarà di 1 euro a notte e potrà essere applicata per massimo 5 giorni. Una deliberazione della Giunta comunale, infatti, ha reso esecutivo il provvedimento.
Sul piede di guerra, però, gli albergatori: “La maggioranza delle strutture ricettive – spiegano i titolari delle attività produttive – così come evidenziato in precedenza dalla raccolta firme, chiede la revoca dell’imposta, in quanto poco consona al flusso turistico di un comune montano come il nostro, per la quale i costi di gestione potrebbero superare le entrate. A tal proposito si chiede di informare la cittadinanza sugli effettivi costi del software necessario per la messa in pratica del progetto, dei costi di formazione degli addetti ai lavori e per finire dei costi dei dipendenti incaricati di gestire la riscossione. Un’amministrazione trasparente, non può tralasciare quanto tutto ciò inciderà sulle tasche dei cittadini, perché se è vero che le entrate copriranno i costi, nella fase iniziale e per almeno un anno non ci saranno entrate. Le stesse saranno utilizzate per servizi al turismo e non potranno essere impiegate per coprire i costi di gestione che rimarranno a carico dei cittadini”.
Parere negativo anche da parte del gruppo di minoranza, “Unità Cittadina Petralia”: “Riteniamo – ha detto il capogruppo Santo Inguaggiato – che tale misura sia dannosa per il tessuto economico locale e ingiustificata rispetto alla realtà del nostro comune che, a differenza di altre località grandi e piccole e delle città d’arte, vive già notevoli difficoltà nel promuovere il turismo e sostenere le attività economiche connesse. E poiché nessun altro comune delle alte Madonie ha imposto tale tassa, la decisione dell’amministrazione pone il nostro comune in una posizione di svantaggio competitivo e disincentiva i visitatori che saranno portati a scegliere altri paesi. Inoltre, contestiamo il metodo con cui tale decisione è stata presa: non c’è stato alcun percorso partecipato con gli operatori turistici e la cittadinanza, ignorando il confronto e il coinvolgimento di chi vive e lavora nel settore. Va sottolineato, inoltre, che questa iniziativa non era presente nel programma elettorale con cui l’attuale sindaco si è presentato ai cittadini, tradendo così la fiducia di chi, tra gli operatori economici e i residenti, aveva sostenuto questa amministrazione con il proprio voto. È importante ricordare – conclude il leader della minoranza – che l’opposizione in Consiglio comunale ha già espresso il proprio voto contrario a questa misura, riconoscendone l’inadeguatezza e la dannosità per l’economia locale. Ribadiamo, quindi, la richiesta all’amministrazione comunale di ritirare immediatamente tale provvedimento e di aprire un dialogo concreto con gli operatori del settore per individuare alternative più efficaci e condivise per lo sviluppo turistico del nostro territorio”.
Dopo lo scontro tra la maggioranza e gli stessi operatori, avvenuto nel gennaio del 2024, quando lo stesso gruppo dichiarò di voler procedere sull’attuazione dell’imposta, il primo cittadino, Pietro Polito, e la Giunta comunale, avevano affermato di aver tentato di mediare proprio con i titolari delle attività produttive, sulla destinazione dei fondi: “Abbiamo trovato un muro invalicabile – aveva commentato il sindaco di Petralia Sottana – la risposta è stata negativa. Di fronte alla legittima resistenza dei nostri operatori, abbiamo proposto di stilare un documento di comune accordo con degli impegni reciproci. L’obiettivo, è quello di arricchire l’offerta turistica con l’impegno di ottimizzare, organizzare e migliorare i servizi in favore dei turisti ospiti nel nostro comune e del benessere generale della società”. Nessun dietrofront, però, da parte degli albergatori e nessuna disponibilità a trattare. “Consapevoli del percorso tracciato – sottolinea il primo cittadino – andremo avanti nel massimo rispetto di tutti i soggetti coinvolti”.
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