Veneto. Robert Da Re è il nuovo segretario generale della Fns Cisl. Carenza di organico e sicurezza sul lavoro al centro del dibattito congressuale: “Situazione insostenibile per le donne e gli uomini della polizia penitenziaria di Belluno e Treviso”

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Anche la Cisl Fns, la Federazione nazionale della Sicurezza, che riunisce vigili del fuoco e polizia penitenziaria, ha celebrato il suo Congresso territoriale. Venerdì 7 a Cison di Valmarino (Treviso) è stato eletto segretario generale della categoria Robert Da Re, 51 anni, coneglianese, nel Corpo di polizia penitenziaria dal 1993 e in servizio presso la Casa Circondariale di Belluno dal 1996. Già componente della segreteria della Fns territoriale da 8 anni, Da Re succede ad Antonio Zambon, storico volto dei vigili del fuoco di Treviso, che ha guidato la Federazione per 8 anni e che comunque è stato rieletto in segreteria come coordinatore dei Vigili del fuoco. Nuovo ingresso come segretaria territoriale per Paola De Filippo, poliziotta penitenziaria che lavora al minorile di Treviso. 

Da Re in questi anni è stato protagonista di una lunga battaglia per la chiusura della sezione Articolazione per la Tutela della Salute Mentale del carcere di Belluno, aperta con scelta unilaterale dell’amministrazione penitenziaria e considerata da tutte le organizzazioni sindacali del tutto inadeguata a garantire sicurezza e salute ai detenuti e agli agenti penitenziari, vittime di decine di aggressioni ed episodi di violenza. 

“Rimane comunque difficile la situazione al carcere di Baldenich – sottolinea Da Re – a causa della carenza di personale che supera il 20%: i lavoratori sono appena 78 su una pianta organica che ne prevede 94. Anche nella casa circondariale di Treviso l’organico è sotto di 11 unità: 134 in servizio a fronte di 145 previsti in pianta organica, che comunque non è adeguata ai molteplici servizi istituzionali svolti”.

All’istituto penale per i minori di Treviso, l’organico è quasi al completo, “ma le innumerevoli lunghe assenze, segno di cattiva gestione dell’istituto, stanno portando allo stremo il personale operativo”, spiega il neo segretario generale.

La conseguenza della mancanza di personale in tutte e tre gli istituti è l’abuso dell’utilizzo degli straordinari per coprire i turni, con l’aggravante che i lavoratori continuano ad accumulare diritti maturati e non goduti (ferie, permessi). “Una situazione che comincia ad essere insostenibile per le donne e gli uomini della polizia penitenziaria di Belluno e Treviso, soprattutto per quanto riguarda l’istituto penale minorile, ai quali va tutta la solidarietà di questa segreteria per le loro condizioni lavorative”, spiega Da Re.

Il Congresso della Fns ha fatto emergere come questi siano stati anni segnati dal costante lavoro di dialogo e di presenza, così come di concertazione con la dirigenza locale, di partecipazione costruttiva alla ricerca delle soluzioni migliori per risolvere i problemi, sottolineando come il problema principale oggi sia la carenza di organico: minimi storici così bassi non sono mai stati raggiunti, neppure al comando dei Vigli del fuoco di Treviso, dove la carenza di personale è del 15%. “Sono in sofferenza sia i reparti operativi che gli uffici amministrativi – spiega il coordinatore Fns per i Vigili del fuoco Antonio Zambon -, il che comporta difficoltà nel creare le squadre di servizi, ferie arretrate dal 2024, poco tempo per la formazione e anche per l’addestramento quotidiano”. 

Proprio il tema della sicurezza e della insufficienza degli organici è stato al centro del dibattito congressuale, al quale è intervenuta Roberta Barbieri della segreteria Cisl Belluno Treviso. “Le strutture obsolete, la mancanza di personale e le difficili condizioni di lavoro – sottolinea la segretaria – mettono in pericolo ogni giorno la sicurezza e la salute di chi ci lavora. Sono necessari interventi concreti per garantire luoghi di lavoro sicuri e dignitosi”. “I congressi – ha detto Barbieri intervenendo all’assemblea congressuale – sono il cuore della nostra organizzazione. Il sindacato rappresenta uno degli ultimi strumenti rimasti per difendere il lavoro, i diritti, la dignità, lo sviluppo, la sicurezza, in un contesto sempre più complesso e segnato da grandi incertezze. Oggi più che mai c’è un bisogno urgente di un sindacato di prossimità, presente sul territorio, responsabile e coraggioso, capace di adattarsi ai cambiamenti nel mondo del lavoro, nella società e nell’ambiente”. 

Il segretario della Fns Veneto Stefano Pegoraro è infine intervenuto approfondendo le tematiche legate all’ultimo contratto firmato dalla categoria e ai problemi legati agli straordinari, al Tfs (trattamento di fine servizio) e alle malattie professionali.



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