non finirà a poltronate … c’è Giuseppe Rinaldi – il Quotidiano di Salerno

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


 

Aldo Bianchini

SALERNO – L’unica garanzia di democraticità che offre, non per virtù dei politici, la Provincia di Salerno (intesa come Ente) per il rinnovo elettorale delle cariche è la matematica certezza che almeno nelle file del cdx non finirà a poltronate.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Causa ne è l’unicità della nostra provincia in campo nazionale alla luce di una legge che più becera non era possibile fare, ma che qui da noi si risolve da oltre dieci anni con un risultato già scontato in partenza: la vittoria di Vincenzo De Luca.

Badate bene, ho scritto la vittoria di De Luca e non del csx, perché qui da noi impera la legge del “sistema di potere politico deluchiano” che va oltre i partiti ed oltre la stessa becera legge elettorale ideata dalla fervida mente di Graziano Delrio sotto la guida spirituale del presunto ex rottamatore Matteo Renzi.

Dunque dicevo che non finirà a poltronate almeno nel cdx che non ha, conti alla mano, nessunissima possibilità di sperare in un capovolgimento di fronte; è finito il tempo in cui il cdx, pur perdendo quasi sempre, riusciva a contrastare le falangi deluchiane o almeno a tenere l’elettore in fibrillazione nell’attesa di un risultato incerto. Nel centro destra si tratta, oggi, di capire soltanto chi si butta al massacro <con la speranza che sia Aliberti che Rinaldi non accettino un simile mercimonio> con la speranza di un lauto incarico per un domani migliore. Tutta qui l’elezione provinciale del 6 aprile 2025 che vedrà come nuovo presidente dal sindaco Enzo Napoli di Salerno PD – partito deluchiano -, scelto per sopprimere qualsiasi tipo di aspirazione.

Come era bello scrivere di politica elettorale provinciale quando votavano i cittadini al posto di questi scrannizzati (cioè votati all’occupazione permanente di scranni di potere) di sindaci e di consiglieri comunali. Per un voto già ampiamente scontato.

Per chi avesse tempo e volesse “farsi la bocca” come si dice in gergo, ripropongo l’articolo che scrissi il 27 gennaio 2009 sulle allora imminenti elezioni provinciali da tenersi nei 36 collegi che coprivano tutto il territorio provinciale:

“””La corsa è partita. Verso le poltrone di Palazzo Sant’Agostino si stanno lanciando un pò tutti. Sugli starting-block si sono già posizionati alcuni pezzi da novanta ed anche novelli aspiranti, non tutti però desiderosi di sedersi sui semplici scranni del Consiglio provinciale. In molti già guardano alle poltrone più ambite, quelle sistemate al centro del salone del consiglio, insomma le poltrone degli assessori. Oggi sono in dodici e tutti, in caso di vittoria del centro-sinistra, aspirano (inutile dirlo) ad una riconferma nei loro incarichi. Ad esempio, ma solo per esempio, come poter escludere Pasquale Stanzione dalla scuola o Corrado Martinangelo dall’agricoltura, oppure Massimo Cariello dal lavoro o Angelo Paladino dall’ambiente, oppure Pierangelo Cardalesi dallo sport o Gaetano Arenare dalla cultura, oppure Carmine Cennamo da caccia e pesca o Rocco Giuliano dai trasporti; e mi fermo a questi per non fare tutti i nomi. Ma come fare per fermare le ambizioni, anche giustificate, del crescente Mino Pignata (presidente del consiglio uscente), del sempreverde (fisicamente!) Ermanno Guerra il quale potrebbe sperimentarsi come assessore provinciale nell’interminabile attesa di fare il vice sindaco o addirittura il sindaco di Salerno. E come fare per bloccare l’astro e l’estro di Nino Savastano che quotidianamente frequenta il “palazzo” come già fosse assessore, ma c’è anche Simone Valiante che dopo anni di capo-gruppo potrebbe pretendere la poltrona più consona di assessore. Per non dire dei nuovi previsti arrivi come quello di Piero De Luca con un target familiare di assoluto rispetto, ma anche Alfonso Buonaiuto che da anni rimane rispettosamente sui blocchi. Il problema per il centro sinistra è serio; potrà contenere le richieste di tutti i sindaci che si candideranno per sostenere Villani, e i delusi come si comporteranno in campagna elettorale? L’interrogativo vale anche per il centro destra, anzi di più per il centro destra. Se dovesse vincere Edmondo Cirielli (ma è il vero candidato?) per il centro destra saranno più spine che rose sulle modalità di assegnazione non soltanto dei 36 collegi elettorali ma soprattutto delle “dodici poltronissime” che contano nell’amministrazione della cosa pubblica provinciale. Partiamo da Alberico Gambino (brutalmente tenuto lontano dalla candidatura a presidente, cosi si dice!!); da sindaco più votato d’Italia potrà accettare un ruolo di semplice consigliere? La stessa cosa dicasi per gli altri sindaci dell’agro (sia di destra che di sinistra) che notoriamente, come territorio, decidono le vittorie o le sconfitte in campo provinciale. Anche perchè in casa centro-destra l’atmosfera non è delle più tranquille; mentre le alleanze sono ancora tutte da definire già diversi personaggi pongono le loro candidature per le poltronissime. Tra gli aspiranti ci sono nomi eccellenti come quello di Antonio Mauro Russo (coordinatore provinciale amministrativo di FI) e di Anna Ferrazzano (delusa dalle politiche) ma anche delle new-entry come l’avvocato Marcello Feola (trombato per la presidenza del Parco del Cilento e VD) ma anche degli stessi Antonio Lubritto e Franco Di Comite. Per non parlare delle altrettante legittime aspirazioni di Maria Teresa Baione che qualcuno vuole alle “politiche sociali” o di Antonio Zarrillo che garantirebbe un solido rapporto con l’UDC; ma c’è anche l’MPA di Gaetano Fasolino e Franco Brusco, come c’è l’Alleanza di Centro di Francesco Pionati oltre alla lista che fa capo a Daniela Santanchè con la promanazione salernitana dell’avvocato Enzo Cammarota, senza dimenticare la Democrazia Cristiana di Ortensio De Feo.  Un bel nodo scorsoio al collo del centro destra ed a quello del neo Presidente (se eletto!). Edmondo Cirielli probabilmente ci stupirà ancora e, forse, mostrerà tutti i suoi attributi nominando soltanto assessori tecnici? Questa è la domanda che serpeggia negli ambiente bene informati; ma lo dovrà dichiarare prima, costi quel che costi. Poi si vedrà.

Finì che quella volta vinse a sorpresa il cdx <<pur avendo la maggioranza in pochissimi comuni>> e Edmondo Cirielli fu eletto presidente; il primo ed unico di cdx e l’ultimo regnante veramente capace di dare una svolta immediata all’architettura principale del sistema di potere politico provinciale; una svolta che il suo fedele Antonio Iannone seppe proteggere in quel periodo burrascoso del cambio di regime elettorale.

Ma allora votavano i cittadini.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

 

 

 

ULTIM’ORA: La speranza di non vedere impegnati Aliberti e Rinaldi, sembra essere caduta; sarà molto verosimilmente il prof. Giuseppe Rinaldi (sindaco di Montesano sulla Marcellana in quota FdI) il candidato presidente del cdx; avrebbe raccolto l’ok da tutti i partiti della coalizione. Ma su questo ritornerò nei prossimi giorni.

 

 

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link