La Campania a Discover Italy valorizza le aree interne

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Un’offerta turistica sempre più orientata al turismo trasformativo e alla sostenibilità. E’ questo l’aspetto che la Regione Campania trasmetterà a Sestri Levante nel corso di Discover Italy. “Puntiamo sulla valorizzazione delle aree interne con percorsi esperienziali legati all’enogastronomia, al turismo lento e ai cammini storici – commenta la regione -. Tra le novità, ci sarà la presentazione dell’aggiornamento dell’Atlante dei Cammini, una rete strategica che unisce arte, natura e benessere, integrando nuovi itinerari tematici legati alle nostre eccellenze culturali e paesaggistiche soprattutto dell’entroterra”. Tra l’altro, la sola Francigena ha costituito un’occasione di crescita della ricettività turistica che oscilla tra il 30 e il 40%. A questa ossatura va aggiunta l’Appia Antica, di recente riconosciuta come bene Unesco. Saranno inoltre presentate iniziative di digitalizzazione dell’accoglienza turistica e strumenti innovativi per la promozione internazionale della Campania.

Le politiche di marketing

Per il 2025 la Regione Campania mette in campo un approccio integrato che valorizza l’enogastronomia, la cultura e i cammini. “L’enogastronomia si conferma un pilastro strategico della promozione turistica regionale – precisa la regione – con il sostegno del Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc) 2021/2027 attraverso il progetto “Praesentia – Gusto di Campania. Divina“. Questa iniziativa è dedicata alla valorizzazione del turismo enogastronomico e racconta l’identità campana attraverso il gusto, proponendo un itinerario che si sviluppa in tappe nazionali e internazionali”. L’obiettivo è consolidare la Campania come destinazione d’eccellenza per il turismo del gusto, mettendo in luce la qualità e la tradizione dei prodotti tipici locali e creando occasioni di incontro tra produttori, chef e visitatori anche in chiave solidale. Parallelamente, la Regione Campania porta avanti un’importante azione di programmazione e coordinamento per la promozione del brand Campania nel mercato turistico globale. La strategia punta sulla creazione e il rafforzamento di un’identità unitaria capace di rappresentare la ricchezza e la diversità delle esperienze offerte dalle destinazioni territoriali mediante l’attivazione delle Dmo supportate da linee guida ad hoc.

Le opere infrastrutturali

Dopo circa otto mesi dall’inaugurazione del secondo aeroporto campano, il Salerno-Costa d’Amalfi, si iniziano a valutare gli effetti sull’incoming turistico in Campania. “È già possibile tracciare un primo bilancio dell’impatto di questo nuovo scalo, che, insieme all’aeroporto di Napoli Capodichino, punta a una crescita significativa nel 2025, grazie all’ampliamento delle rotte intercontinentali e a un forte orientamento verso la sostenibilità ambientale”, dichiara la regione. L’aeroporto di Napoli Capodichino ha raggiunto un nuovo record nel 2024, accogliendo 12,65 milioni di passeggeri, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente. Questo traguardo consolida la sua posizione di principale hub aeroportuale del Mezzogiorno e lo colloca al quarto posto a livello nazionale, subito dopo Fiumicino, Malpensa e Bergamo. La vocazione internazionale dello scalo è confermata dai numeri: su 116 destinazioni totali, ben 99 riguardano collegamenti con l’estero. Il 2025 si preannuncia un anno strategico per Capodichino, con un’importante espansione dei voli diretti verso il Nord America. Sono previste sette nuove rotte intercontinentali, di cui sei verso gli Stati Uniti e una verso il Canada, con destinazioni come Atlanta, Chicago e Montreal. Questa operazione consentirà un notevole aumento dei posti disponibili per il mercato nordamericano, passando da 100mila a 425mila, e rafforzerà ulteriormente Napoli come una delle mete più attrattive per il turismo internazionale. Nel frattempo, l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, ancora in fase di consolidamento, ha chiuso il 2024 con 180mila passeggeri nazionali e 16.597 internazionali ma punta a superare abbondantemente queste cifre nel 2025.

Un nuovo terminal

Parallelamente, sono in corso i lavori per la realizzazione di un nuovo terminal, con un investimento complessivo previsto fino al 2043 di circa 254 milioni di euro, di cui 134 milioni finanziati con fondi pubblici. Il terminal, progettato secondo gli standard di certificazione Leed per la sostenibilità, sarà completato entro la fine del 2026. I primi riscontri confermano un impatto positivo sull’accessibilità della Costiera Amalfitana, del Cilento e delle aree interne della regione. Il rafforzamento delle rotte, con l’introduzione di nuovi collegamenti nazionali ed europei, sta contribuendo a incrementare l’afflusso di turisti, alleggerendo al contempo il traffico sull’aeroporto di Napoli e favorendo una migliore distribuzione dei flussi. Sebbene i primi segnali siano incoraggianti, il vero banco di prova sarà la stagione estiva 2025, quando l’aumento delle frequenze e l’attivazione di nuove tratte permetteranno di misurare appieno il potenziale di questo nuovo scalo. L.D.

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