Giovanni Toti indagato per truffa allo Stato. Un contratto di lavoro per entrare gratis nello stabilimento balneare

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L’assessore regionale ligure alla protezione civile Giacomo Giampedrone e l’ex presidente Giovanni Toti sono indagati per truffa ai danni dello Stato. La vicenda, secondo quanto riportato da Il Secolo XIX on line, riguarderebbe un contratto, prima da co.co.co e poi da dipendente, fatto con soldi pubblici a Davide Marselli gestore dello stabilimento balneare San Marco di Ameglia, che Giampedrone e Toti frequentano, secondo l’accusa, gratuitamente. Secondo i pm, Marselli è stato pagato per dieci anni sebbene non abbia mai svolto alcuna mansione. Per la difesa si tratta di “Accuse infondate”

Il fascicolo era stato aperto a La Spezia in concomitanza con l’inchiesta che un anno fa aveva portato ai domiciliari l’allora presidente della Regione per corruzione. Lo scorso settembre Toti ha patteggiato una pena di due anni e un mese di reclusione per i reati di corruzione per l’esercizio della funzione e finanziamento illecito.

Secondo la procura spezzina Marselli non ha mai svolto i compiti per i quali era stato assunto. Nelle scorse settimane il faldone è stato trasmesso a Genova ed è finito sulla scrivania del pm Andrea Ranalli. La pm Elisa Loris aveva acquisito diversa documentazione e fatto sentire dirigenti e funzionari regionali. Per l’accusa, Marselli avrebbe guadagnato oltre 80mila euro lordi. Secondo la Guardia di finanza, è una cifra che compensa quanto Giampedrone e Toti hanno “risparmiato” per frequentare lo stabilimento e il ristorante.

“In riferimento alle indiscrezioni sull’inchiesta, è il commento dell’avvocato di Toti, Stefano Savi, il mio assistito è letteralmente trasecolato. Ogni presenza di Toti e della sua famiglia allo stabilimento balneare, per altro usato da moltissimo tempo, e negli ultimi anni in modo sempre più sporadico, è stata regolarmente pagata dallo stesso Toti o da un suo familiare. Appare singolare che i pagamenti, per lo più fatti con strumenti tracciabili, non siano stati riscontranti vista la mole di indagini che lo hanno coinvolto”.

“Per quanto riguarda l’attività di supporto politico, ha aggiunto Toti, per cui Marselli era retribuito ritengo sia stata svolta con scrupolo oltre che passione ed era nota a tutti. Peraltro, la posizione di staff politico ricoperta da Marselli con un contratto ritenuto regolare dalla Regione, lo accomuna alla situazione di altre decine di persone con un simile contratto. Non è chiara quale sia la peculiarità di questo rapporto, se non quella di essere alle dipendenze di Giampedrone e amico di Toti”.

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