a febbraio il record negativo di pioggia. I dati provincia per provincia

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Piove sul bagnato. Ma solo in senso figurato. Anzi: magari piovesse letteralmente sul bagnato. Dopo il gennaio da record – con la temperatura più alta di sempre per questo mese a livello globale e aumenti vertiginosi anche nelle regioni italiane – per il caldo, febbraio è stato altrettanto anomalo e poco piovoso. E torna all’orizzonte il problema siccità. Nei giorni scorsi i sindacati pugliesi legati al mondo dell’agricoltura avevano espresso la propria preoccupazione (anche qualcosa in più, in realtà) per l’estate che verrà, soprattutto per le colture del Tavoliere. La siccità è un problema ormai storicizzato nel Sud Italia, che non nasce certo per un inverno meno piovoso. Eppure capire in quale direzione va il clima può certamente mettere a nudo una situazione globale che rischia di peggiorare anno dopo anno.

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Febbraio è stato, quindi, un mese piuttosto secco. Quantomeno se paragonato alla media delle precipitazioni di febbraio degli anni scorsi. A supporto di questa tesi arriva uno studio, effettuato ogni mese, da Lab24 de Il Sole 24 Ore sulle precipitazioni e l’indice di precipitazioni. L’SPI (Standardized Precipitation Index) è uno degli indici più utilizzati per monitorare la siccità. È stato sviluppato per quantificare le anomalie nelle precipitazioni rispetto alla norma storica di una determinata area. E nell’analisi di Lab24 misura “le anomalie di precipitazioni in una determinata località confrontando quelle osservate per un periodo di interesse (in questo caso gennaio) con dati storici (la media del periodo 2003-2022).

La premessa è chiara: “Febbraio è risultato estremamente secco su tutto il Nord Ovest, le dorsali adriatiche e ioniche e le isole maggiori. Anche ad aggregazioni maggiori, declina il forte surplus dei mesi precedenti”. E in Puglia? Ha piovuto molto meno rispetto allo stesso mese degli altri anni. E’ record nella Bat, con l’indice di piovosità a -6,59 rispetto alla media degli ultimi vent’anni. Ed è il dato peggiore d’Italia, seguito da un’altra provincia pugliese, quella di Foggia, con un -4,46 che preoccupa allo stesso modo. Segue Bari sulla stessa lunghezza d’onda, -3,44. L’anomalia dell’indice di piovosità di Lecce fa registrare un -2,86 che pone il Salento tra le province con i dati peggiori in Italia, ma comunque in una situazione leggermente migliore rispetto alle altre pugliesi. A Taranto e Brindisi invece ci si attesta sul -2,7.

Semplici numeri, ma cosa vogliono dire? I valori negativi indicano, all’interno dei calcoli per generare l’indice, un deficit di precipitazioni. A livello globale, secondo gli scienziati, al di sotto del -2 si può parlare di “siccità estrema”. Ed è il caso, quindi, di tutte le province pugliesi nello scorso mese di febbraio. E per gran parte anche degli altri territori del Mezzogiorno d’Italia. Piove meno e il terreno, quindi, ne risente. Per quanto il periodo che viene preso in analisi per calcolare la siccità per scopi agricoli sia più lungo di un mese, la cosiddetta siccità “meteorologica” dà il senso del periodo in corso.

A proposito di suolo, lo stesso studio de Il Sole 24 Ore fa emergere anche l’indice di umidità di febbraio dei suoli pugliesi. E anche qui i numeri dipingono un’emergenza. L’SMI (Soil Moisture Index) è un indice utilizzato per monitorare l’umidità del suolo, fondamentale per valutare lo stato di siccità agricola e la disponibilità idrica per le piante. Lo strumento misura la deviazione dell’umidità del suolo rispetto ai valori storici della stessa area e si basa su dati di modelli idrologici, osservazioni sul campo o telerilevamento satellitare, analizzando i primi 28 centimetri di profondità. Si ritiene un suolo secco, quello per cui l’Smi è inferiore a zero. A Lecce, per dare un’idea, il valore scende al di sotto dello zero di 63 centesimi. A Brindisi e Taranto va persino leggermente peggio. Segno che anche qui esiste un problema e questa volta riguarda soprattutto il Sud della Puglia.

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A ciò si aggiunga un ulteriore incremento delle temperature: in tutte le province pugliesi il clima di febbraio è stato più caldo rispetto alla media dello stesso periodo negli ultimi quindici anni. Solo numeri, che servono però a misurare gli effetti del cambiamento climatico nella vita di tutti i giorni. Fa più caldo, il suolo è più arido e nemmeno l’inverno è servito a cambiare le cose. E tra un po’ sarà primavera.

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