Un pareggio 0 a 0 per il Perugia contro il Milan ma del Futuro non v’è certezza
di Gianluca Drusian
Non era il Milan di Arrigo Sacchi ma quello Futuro di Oddo tuttavia il Perugia, pareggiando 0 a 0 una partita opaca e noiosa, giocata in uno stadio da squadre minori e categoria minori che ha visto protagonista assoluta la mancanza assoluta di calcio, ha fatto un passetto piccolo piccolo in avanti verso la conquista della salvezza.
Dopo la squalifica della Lucchese ed i punti di penalizzazione inflitti con i quali la squadra toscana è sprofondata ad otto punti di distacco dai Grifoni in posizione da pregiudicare una qualsiasi ipotesi di recupero (anche se la matematica blablablabla…), per il Perugia il cammino in campionato si dischiude in maniera che, ancora con qualche piccolo ulteriore sforzo si potrebbe arrivare presto alla sicurezza di restare in questa categoria.
Il tutto in maniera che la società possa iniziare in anticipo a guardare e progettare per il prossimo campionato.
Perché di questo campionato, giocato in maniera così indecente da parte di una squadra che, pur cambiando allenatori ogni tre mesi o quasi si presenta sempre nella stessa inguardabile maniera, viene la voglia di vederlo chiudere definitivamente in un cassetto, sperare che sia stato un brutto sogno e pensare ad un futuro, senza la F maiuscola di Milan, che possa essere meno grigio e nero del presente.
La partita di Solbiate Arno, in poche parole, non ha fatto altro che confermare quanto di indefinibile sia la squadra di questa stagione e quanto indefinibili siano i giocatori che compongono questa rosa.
Gli allenatori che siedono sulla panchina del Perugia, che schierino il 4-3-3 di Cangelosi o tutte le altre numerazioni che gli altri allenatori hanno tentato di proporre, non hanno mai fatto crescere di un millimetro le prestazioni della squadra a segno che, oltre al manico ed alla testa, anche il corpo di questa strana creatura non abbia da dimostrare che quello che è.
Il primo tempo della partita odierna ne è stato un esempio.
Nonostante il tecnico avesse in qualche maniera cercato di caricare l’ambiente nel prepartita e di stimolarlo nel cercare di capire quanto i tre punti potessero essere importanti, i giocatori in campo hanno iniziato la gara con un ritmo da torneo della terza età e con una gestione della palla inesistente neanche si giocasse con il super santos in spiaggia.
Addirittura era il Milan Futuro a sfiorare la rete con un tiro in area di rigore di Sia servito da Camarda (enfant prodigio della squadra che ha toccato si e no tre palloni) salvato sulla linea di porta da Dell’Orco a Gemello battuto.
Neanche il pericolo però è riuscito a svegliare gli animi dei giocatori biancorossi impauriti, forse, non si è capito di cosa visto che anche il Milan Futuro si stava esibendo su ritmi da calcio d’estate.
Inesistente, in tutto il primo tempo Cisco che era stato inserito dal mister in luogo di Matos e lo stesso Kanoutè schierato al centro dell’attacco al posto dell’assente Montevago ma lo stesso Lisi, ,dalla parte sinistra del campo non è riuscito a giocare una palla “giocabile”.
Colpa, la mancanza di gioco e di palle reti anche di un centrocampo svogliato e troppo remissivo (con Torrasi-Joselito e Giunti) impossibile da giustificare.
Nel secondo tempo, dopo i cambi operati da Cangelosi al 57’ (quindi dopo aver constatato che l’andamento della prestazione era sempre la stessa) con Amoran- Broh e Yabre al posto di Leo-Lisi e Cisco, il Perugia trovava una occasione da rete che faceva il pari con quella del Milan del primo tempo.
Infatti Kanoutè, al minuto 65 servito da Torrasi, arrivava a tu per tu con il portiere avversario, lo superava e, a porta ormai vuota anche se in posizione leggermente defilata, calciava in rete una palla debole che un difensore recuperava prima che la stessa varcasse la linea della porta.
Dopo di ciò, dopo altri cambi con anche Seghetti (impalpabile,, svogliato e, comunque di ritorno da un infortunio) in campo, il Perugia continuava a giocherellare senza creare nessun presupposto per vincere la partita che così finiva per non accontentare nessuno.
Per cercare di fare un po’ meglio il Perugia avrà la possibilità di poter giocare due partite casalinghe, martedì contro la Torres e sabato contro il Legnago ma, come si usa dire nel capoluogo umbro: “gli atti ‘nn’èn belli!”
PROMOSSI: a trovarne uno è sempre più difficile ma se proprio si deve allora Kanoutè (almeno corre), Mezzoni (almeno corre), Yabre (almeno corre)
BOCCIATI: questa volta Cisco non entrato in partita, Lisi, Seghetti ed anche Cangelosi (la sua mano ancora non sembra aver avuto presa ma, come si usa dire in sala stampa, ancora c’è da lavorare (anche se mancano solo otto gare alla fine).
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link