Tempi di attesa per l’esito della domanda di pensione: i chiarimenti dell’Inps

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Pianificare per tempo la domanda di pensione è essenziale per evitare ritardi nell’erogazione dell’assegno.

L’Inps ha chiarito che per conoscere l’esito della domanda di pensione bisogna attendere almeno 55 giorni. Questa informazione è fondamentale per pianificare la richiesta in modo che l’assegno pensionistico decorra dal mese successivo a quello in cui si maturano i requisiti.

Nuove indicazioni dell’Inps sui tempi di attesa

Con la circolare n. 55/2021, l’Inps ha aggiornato i tempi necessari per la definizione delle domande di pensione, in seguito alle modifiche introdotte dal decreto Semplificazioni (DL n. 76/2020) alla legge 24/1990.

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Il nuovo regolamento chiarisce che il termine generale di 30 giorni, stabilito dalla legge n. 241/1990, non si applica alle domande di pensione, poiché l’Inps necessita di più tempo per esaminare le richieste. Vediamo nel dettaglio i tempi di attesa previsti.

Tempi di attesa per le diverse tipologie di pensione

L’Inps stabilisce che il termine decorre dalla presentazione della domanda o dalla data di decorrenza del diritto, se successiva. I tempi di attesa variano in base al tipo di pensione richiesta:

  • Pensione di vecchiaia e pensione anticipata: 55 giorni
  • Pensione in cumulo o totalizzazione: 90 giorni
  • Pensione di inabilità: 85 giorni (120 giorni con cumulo)
  • Pensione di reversibilità: 50 giorni
  • Pensione ai superstiti indiretta: 55 giorni
  • Assegno ordinario di invalidità: 85 giorni
  • Pensione di invalidità specifica e privilegiata: 115 giorni
  • Pensioni supplementari e fondi speciali: tra 55 e 85 giorni
  • Riscatti e ricongiunzioni ai fini pensionistici: 85 giorni

Chiarimenti dell’Inps sulle tempistiche

L’Inps ha specificato che i termini indicati possono essere sospesi se è necessaria l’acquisizione di informazioni o certificazioni da parte di istituzioni estere. Se il termine di attesa scade senza una risposta, il richiedente può rivolgersi al soggetto titolare del potere sostitutivo, il quale deve concludere il procedimento entro la metà del tempo originariamente previsto.

Ad esempio, nel caso della pensione di vecchiaia (55 giorni), il soggetto titolare del potere sostitutivo dovrà concludere il procedimento entro 27 giorni. Se anche questo termine viene superato, l’amministrazione potrebbe essere soggetta a sanzioni o risarcimenti per danni ingiusti, salvo il coinvolgimento di enti esteri nel processo.

Decorrenza della pensione

La decorrenza della pensione dipende dal tipo di misura applicata:

  • Pensione di vecchiaia (67 anni): l’assegno decorre dal primo giorno del mese successivo al raggiungimento dei requisiti.
  • Pensione anticipata: decorre dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti, a causa della “finestra mobile”.
  • Quota 103: pagamento dopo 7 mesi per il settore privato e 9 mesi per il pubblico impiego.
  • Opzione Donna: attesa di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome.

Se l’Inps ritarda il pagamento, il pensionato ha diritto a ricevere arretrati e interessi.

Interessi in caso di ritardo nel pagamento della pensione

Se la pensione viene pagata in ritardo, l’Inps deve riconoscere gli interessi legali. Nel 2025, il tasso applicato è del 2,5%, ridotto rispetto al 5% del 2023.

Il calcolo degli interessi si basa sull’importo lordo della pensione. Ad esempio:

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  • Su una pensione lorda di 1.500 euro, l’interesse mensile per il ritardo sarà di 37,50 euro.
  • Se il ritardo è di tre mesi, il pensionato riceverà 112,50 euro di interessi, oltre agli arretrati.

Il nuovo tasso di interesse si applica anche a TFS e TFR, riducendo le sanzioni per il ritardato pagamento dei contributi in caso di crisi aziendale o incertezze normative.

L’importanza della pianificazione per presentare la domanda

Pianificare per tempo la domanda di pensione è essenziale per evitare ritardi nell’erogazione dell’assegno. Conoscere i tempi di attesa previsti dall’Inps permette di gestire al meglio la transizione dalla vita lavorativa alla pensione, evitando inconvenienti economici dovuti a eventuali ritardi nel pagamento.





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